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Atenei, è l’Italia che ha pochi laureati, non Unimore

“Il convegno “L’Emilia dei motori, un modello della crescita” tenutosi lunedì a Modena ha sollevato questioni importanti in merito al sistema universitario, a cui ho dedicato buona parte del mio impegno parlamentare di questi anni. Non ho potuto parteciparvi proprio perché ero impegnata in Aula dove era in programma un dibattito sulle politiche universitarie. Dai dati presentati a Modena, risulta che il tessuto imprenditoriale locale necessiti di un numero di ingegneri superiore a quello effettivamente formato dall’ateneo modenese. Io credo che il tema sopravanzi le sole, pur fondamentali, esigenze locali. Non è tanto che Unimore non licenzia un numero sufficiente di ingegneri, il problema, cruciale per il futuro del nostro Paese, è semmai che l’Italia non ha un numero sufficiente di laureati per garantire competitività sul mercato globale della conoscenza e delle opportunità. Intervenendo a Montecitorio ho ricordato che siamo ultimi per numero di laureati fra i paesi aderenti all’Ocse e che nell’ultimo decennio abbiamo perso per strada qualcosa come 70mila matricole (il dato demografico spiega solo in parte il calo). Con una forte disparità, …

Sostenere l’università e il diritto allo studio serve al Paese

  Signor Presidente, Sottosegretario, Onorevoli Colleghi, * Su impulso della mozione presentata dal collega Pisicchio, oggi discutiamo temi ai quali ho dedicato buona parte della mia attività di parlamentare negli ultimi anni, cioè le politiche universitarie e il diritto allo studio universitario, pertanto molte sono le riflessioni che affido a questo lungo intervento, che chiedo di poter consegnare affinché sia pubblicato integralmente negli atti di seduta. Preliminarmente anticipo che anche il Partito democratico presenterà una propria mozione, di cui anticipo premesse e impegni nel corso dell’intervento. Per quanto attiene ai contenuti delle premesse ricorrerò a molti dati di contesto: mi scuso per l’aridità dei numeri e delle percentuali che citerò ma non si possono individuare delle linee di intervento se prima non si osserva la realtà da governare. Non vorrei quindi lasciare cadere nel vuoto la predica del presidente Einaudi del “conoscere per deliberare”, poiché in questo campo, quello dell’accesso agli studi universitari e dell’equa ripartizione delle risorse sul territorio nazionali, c’è già un “groviglio inestricabile”, creato da deliberazioni velleitarie o frettolose. Pertanto, non è …

Tasse universitarie: eppur si muove

Oggi pomeriggio, in Commissione Istruzione alla Camera, il sottosegretario Faraone è intervenuto al comitato ristretto che, dopo una lunga pausa, ha ripreso l’esame delle due proposte di legge (una a mia firma e l’altra del collega Vacca del M5S) che intervengono sulle tasse universitarie. La notizia sta nell’interesse e nell’impegno che, a nome del Governo, il sottosegretario ha espresso sulla proposta alla quale stiamo lavorando. Di cosa si tratta? Nello stabilire l’esenzione dalle tasse per la fascia di studenti a basso reddito, nella determinazione di un meccanismo per garantire equità e progressività alla tassazione per i redditi medi e nel garantire agli atenei la compensazione della riduzione delle entrate. Questo è lo stato dell’arte dopo quasi due anni di riflessioni e approfondimenti. I colleghi del M5S si sono affrettati, a mezzo comunicati stampa, a mettere il cappello sulla proposta e a rivendicare come un successo loro l’atteggiamento positivo del Governo. Secondo me le cose stanno diversamente e provo a spiegare perché. 1. l’impianto della proposta che ho descritto è, di fatto, una formulazione “alleggerita” della …

Una buona notizia dal Consiglio superiore dei Beni culturali

Gli amici del gruppo Foto Libere BCulturali (@Fotoliberebbcc) mi segnalano la mozione appena approvata dal Consiglio superiore dei Beni culturali sulla possibilità di fotografare, in modo libero e gratuito, beni bibliografici e archivistici, a fini personali e di studio. Un ottimo testo e di sostegno al comune intento che perseguiamo da due anni. Ora aspettiamo che sia approvato in via definitiva il ddl concorrenza, nel quele uno specifico emendamento fa propri i principi di questa mozione. Per chi fosse interessato ad approfindire quanto approvato oggi dal Consiglio superiore dei Beni culturali, di seguito il documento: Mozione_Riproduzioni_CSBCP_16_maggio_2016

Finanziamento delle università e costo standard: dal senso comune al buon senso

Le settimane che ci attendono saranno, a mio parere, importanti per il nostro sistema universitario: a Montecitorio sono imminenti le discussioni sul finanziamento del diritto allo studio e del funzionamento universitario e su una proposta di legge sulle contribuzioni universitarie; l’ANVUR è in procinto di illustrare il suo secondo Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca; CUN e CRUI saranno alle prese con il parere da esprimere sul decreto ministeriale che dispone i criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento ordinario (FFO), cioè dei 6,9 miliardi che lo Stato si accinge a trasferire agli Atenei. Nell’attesa di conoscere nuovi dati sul sistema e di partecipare ai dibattiti annunciati, mi preme spendere qualche riflessione sul “costo standard”, cioè il nuovo meccanismo in base al quale viene calcolata una parte significativa delle risorse che saranno trasferite ad ogni singolo Ateneo. Nei prossimi giorni proporrò una riflessione più complessiva sulla proposta ministeriale di ripartizione dell’intero FFO. Su questo “pesante” decreto ministeriale il Parlamento non è chiamato a pronunciarsi, mentre lo è a proposito del DM che ripartisce l’analogo Fondo …

Università, torna d’attualità il dibattito sulla contribuzione studentesca

Il diritto allo studio torna al centro del dibattito politico. Oggi un importante quotidiano nazionale ha dato notizia della ripresa della discussione in Commissione Istruzione alla Camera su un tema caldo: la contribuzione universitaria. Che il tema sia centrale per il futuro dei nostri giovani e delle nostre università lo conferma anche l’interesse suscitato da un’affermazione fatta ieri dal presidente del Consiglio Renzi nel corso della diretta social “Matteo risponde”. A un partecipante che chiedeva maggiore coerenza di azione sul fronte tasse universitarie, il premier ha confermato che, pur trattandosi di un tema complesso, l’auspicio era che, nelle prossime settimane, ci potesse essere qualche segnale positivo. Naturalmente questo è anche il mio auspicio visto che sono l’autrice di una delle due proposte di legge presentate in materia, la mia per il Pd e quella del Movimento 5 stelle. Entrambe sono state depositate a inizio legislatura. Per chi volesse saperne di più ecco il file pdf del testo della mia proposta di legge sulla “Disciplina della contribuzione studentesca per le università statali e le istituzioni statali …