Tutti gli articoli relativi a: università | ricerca

Università, la didattica, tema importante ma negletto

I meccanismi delle carriere accademiche premiano soprattutto l’attenzione alla ricerca, mentre sullo sviluppo della carriera scolastica degli studenti incidono enormemente le modalità di didattica adottate. Se ne parlerà, giovedì 29 settembre, a Roma, nel corso di un convegno su “La didattica in università: una ricerca nelle differenti discipline” organizzato dalla Commissione Cultura della Camera, a cui prenderò parte. “Si tratta di un tema delicato, per certi versi anche negletto ma di grande rilevanza per gli esiti del percorso universitario degli studenti, soprattutto se si considera che l’Italia sconta un grave ritardo rispetto agli altri Paesi Ocse per il basso numero di laureati, un handicap che pesa non solo sullo sviluppo della vita lavorativa dei singoli, ma anche sulle possibilità di crescita del Paese. Uno degli aspetti da indagare, quindi, è anche il ruolo della didattica nell’università e quello dei metodi applicati nell’insegnamento e nella valutazione dell’apprendimento degli studenti”. Grazie all’Associazione Italiana Editori e alla Fondazione Giovanni Agnelli, nel corso del convegno verranno presentati i risultati della ricerca condotta dal professor Matteo Turri dell’Università di Milano …

Perchè l’Università di Modena ha stregato Mr Facebook

Avevo già commentato il dono di Mark Zuckerberg alla Università di Modena, ma l’articolo di Fabio Poletti pubblicato su La Stampa di questa mattina stimola alcune ulteriori considerazioni: 1. Un paio di anni fa, all’uscita della classifica delle università redatta dal Sole 24 ore, a Modena si sprecarono commenti non molto lusinghieri per Unimore: allora mi limitai a suggerire che questi strumenti sono utili nella misura in cui conosciamo (e quindi possiamo interpretare) i parametri valutati per redatte la classifica. Oggi, arriva la conferma di quel lontano suggerimento: un sistema complesso e di formazione come un’ateneo non si può buttare giù dalla torre per unediocre posizionamento in classifica o innalzato al cielo per l’ottima performance di un dipartimento… spero che tutti i commentatori – esperti e no – traggano da questa vicenda la voglia di conoscere meglio e in profondità la complessità questo mondo; 2. Il sistema universitario pubblico è sottofinanziato, ormai da 10 anni. Il “dono” del mega server – in realtà frutto di un bando vinto dai ricercatori modenesi e quindi credo che …

Ilaria Capua, quanto poté l’invidia e l’indifferenza verso la ricerca

L’incubo giudiziario è finito, ma l’Italia, nel frattempo, ha perso una scienziata di valore, disposta a mettere le sue competenze al servizio della propria comunità nonché di quella scientifica internazionale. La ricercatrice Ilaria Capua, quella che per prima al mondo isolò il virus dell’influenza aviaria, era anche parlamentare di Scelta Civica e sedeva in Commissione Cultura e Istruzione della Camera e ne era, come me vicepresidente. Una donna dal forte profilo professionale, pacata, molto ironica e molto determinata. Quando venne indagata con l’accusa di aver fatto commercio di virus e delle sue scoperte, su di lei si scatenò una bufera mediatica e politica. L’Espresso venne in possesso di un dossier “riservato” la sbatté in prima pagina come “trafficante di virus”, i deputati del M5S in Commissione l’attaccarono chiedendone – come resta agli atti del 9 aprile 2014 – “formalmente le sue dimissioni dalla carica di vicepresidente della Commissione. Ritiene, infatti, che tale carica richieda, a chi la ricopra, trasparenza, stato d’animo e statura adeguati”. Peraltro a quella data a Ilaria Capua nulla era stato contestato …

Più studenti all’università, per un sistema universitario nazionale solidale, sostenibile, smart

In tarda mattinata, la Camera ha approvato una mozione, a mia prima firma, che impegna il Governo ad assumere precise misure per non sprecare il talento e il valore di migliaia di giovani diplomati che ogni anno, per decisione autonoma o per costrizione, non proseguono gli studi o la loro formazione. Tra le misure proposte e accolte dal Governo, ci sono la stabilizzazione delle risorse del Fondo integrativo per il diritto allo studio e il loro progressivo incremento, l’istituzione di una “no tax area” per gli studenti con reddito familiare basso e la relativa compensazione per i bilanci degli atenei statali nonchè l’indicazione di interventi migliorativi per la ripartizione del Fondo di finanziamento degli atenei statali, in particolare per contrastare i divari territoriali. Per chi fosse interessato, cliccare qui per leggere il testo della mozione approvata. La discussione in Aula aveva preso avvio diverse settimane fa: ecco il mio intervento, lungo (me ne rendo conto), ma credo di poter dire anche circostanziato, senza tema di essere smentita. In calce, chi avesse interesse all’argomento, ma poco tempo a disposizione, pongo la mia dichiarazione …

Bufale scientifiche, siamo poco attrezzati per capirle

Sabato a Carpi, nel corso della Festa de l’Unità, affronteremo un argomento complesso, ma di strettissima attualità come dimostrato, ad esempio, dalle recenti prese di posizione di personaggi del mondo dello spettacolo sul delicato tema delle vaccinazioni. Come capire quando ci troviamo davanti a una cosiddetta “bufala” fatta passare per scienza? Pur bombardati da grandi quantitativi di informazioni, siamo la società meno informata e meno attrezzata per discernere il vero dal falso. E’ la stessa Europa ad avere lanciato, di recente, l’allarme sul nostro Paese: una larga fetta della popolazione italiana non possiede gli strumenti per affrontare con spirito critico non solo le vicissitudini quotidiane, ma anche il flusso informativo, specialmente quello fatto circolare sulla Rete. Quelle che ci mancano sono competenze di base, le competenze che ci fanno essere cittadini consapevoli, che ci permettono di scegliere stili di vita e comportamenti più corretti per salvaguardare la nostra salute. Abbiamo avuto recrudescenze di epidemie perché si è diffusa, pur senza evidenze scientifiche, la convinzione che le vaccinazioni facciano male. Di tutto questo, di un argomento …

Il nostro impegno a favore delle scienze geologiche

Continua l’attenzione sulla proposta di legge della collega Mariani e mia a sostegno dei dipartimenti di scienze geologiche. Giusto ieri ne ha parlato anche scuola24 che ha fatto il punto della situazione. Di seguito, per chi volesse approfondire, l’articolo completo: Vincoli troppo stretti: rischio estinzione per lo studio della Geologia di Benedetta Pacelli Lo studio della geologia a rischio estinzione nelle università italiane. E’ il risultato del combinato disposto dei blocchi del turnover e dei concorsi, dell’abbassamento dell’età di pensionamento e dei parametri fissati dalla riforma universitaria targata Gelmini (legge 240/10) che, tra le altre cose, ha imposto il vincolo di almeno 40 tra professori e ricercatori del settore scientifico per la costituzione dei dipartimenti universitari. Ma le Scienze della terra sono un’area disciplinare piccola e, in tutta Italia, i docenti del settore sono meno di un migliaio e in costante diminuzione. Le cifre Secondo alcuni numeri elaborati dal consiglio universitario nazionale dal 2000 al 2014 i professori ordinari di Scienze della terra hanno avuto un crollo del 44,4%. E i dipartimenti puri di geologia, …

Per difendere il nostro territorio, investiamo nelle Scienze geologiche

Condivido le considerazioni dai geologi: in un Paese fragile, che si sbriciola sotto i nostri occhi, la migliore prevenzione è l’investimento nella promozione delle scienze geologiche. Ecco perché con la collega Mariani ho presentato una piccola proposta di legge, con la finalità di sostenere gli studenti che intraprendono gli studi in geologia, di realizzare dipartimenti di Scienze della Terra anche in deroga ai limiti imposti dalla legge Gelmini, e di acquisire strumentazione e finanziamenti per la ricerca in ambito geologico. Con un bel lavoro di squadra da parte delle diverse forze politiche, la proposta è stata approvata all’unanimità in sede legislativa in Commissione Cultura alla Camera e inviata al Senato nell’aprile 2015 (il testo integrale). Ma a causa dell’ingorgo di provvedimenti all’esame, il provvedimento ha incrociato purtroppo la legge di stabilità, che è intervenuta sui capitoli di bilancio individuati per la copertura della proposta originaria, rimasta, quindi, in parte definanziata. Sono stati allora predisposti dalla relatrice al Senato degli emendamenti al testo, al fine di rimediare alle carenze di copertura finanziaria, sottoposti alla preventiva lente …