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Parere della VII commissione cultura scienza e istruzione della Camera sulla relazione al Def 2015 – 22.04.15

Oggi 22 marzo la Commissione cultura scienza e istruzione della Camera ha dato parere favorevole alla relazione sul Documento di economia e finanza 2015 (Def), con condizioni specifiche per aggredire alcuni nodi del nostro sistema della formazione e della ricerca. Questo il testo: Al Presidente della V Commissione Sede Oggetto: Parere sul Documento di Economia e Finanza 2015 (Doc. LVII, n. 3 e Allegati). La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione), esaminate le parti di competenza del Documento di economia e finanza 2015 (Doc. LVII, n. 3 e Allegati), nelle sedute del 21 e 22 aprile 2015, e udita la relatrice, on. Manuela Ghizzoni; ritenute condivisibili le considerazioni contenute nel medesimo documento a proposito delle raccomandazioni rivolte nel luglio 2014 all’Italia, le quali appaiono valorizzate nell’azione di Governo; valutato positivamente il risultato prodotto dalle strategie di contrasto alla dispersione scolastica, che hanno consentito una riduzione dell’abbandono al 15 per cento, avendo quindi raggiunto e superato il target 2020 fissato dal nostro Paese al 16 per cento; tenuto conto che la previsione di iniziative specifiche volte …

“Geologi: Ghizzoni e Mariani (Pd), approvata una buona legge per tutela e prevenzione ambientale” – AGV News – 22.04.15

“Oggi abbiamo ottenuto risultati concreti, non parole, nell’azione di tutela del territorio e per la sicurezza dei cittadini. La legge prevede “Interventi a sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche”, ed è fondamentale per diffondere una coscienza della tutela ambientale e una cultura della prevenzione dei rischi naturali,”- lo dichiarano Manuela Ghizzoni, deputata Pd e relatrice della proposta di legge approvata in prima lettura in Commissione Cultura, scienze e Istruzione e Raffaella Mariani, deputata Pd e prima firmataria della proposta – “Si interviene nel settore della formazione e della cultura, perché – spiegano le deputate -sono questi i pilastri su cui dobbiamo fondare gli interventi per il dissesto idrogeologico. Il nostro territorio è sottoposto a uno stato di emergenza continua. il Paese ha mostrato tutta la sua fragilità nel corso degli ultimi anni, per questo è necessario salvaguardare il territorio attraverso la prevenzione e la conoscenza, oltre che garantire la sicurezza dei cittadini”. “A questo scopo concorre la formazione di professionisti esperti quali i geologi. Ecco perché la legge approvata prevede sostegno dell’attività …

“Prima viene il paziente”, di Gilberto Corbellini – Il Sole 24 Ore 19.04.15

Alberto Malliani, notissimo e influente medico-intellettuale milanese scomparso nel 2006, coltivava una visione politica della medicina. Che non era l’idea di una medicina piegata alla politica, molto in voga nell’era cosiddetta post-moderna, e che spesso confonde politica ed economia – cioè descrive strumentalmente medici, medicina e sanità tenute al guinzaglio dalle multinazionali per emettere una condanna ideologica inappellabile per un presunto sistema complottistico scientifico-medico-affaristico-etc. Versione aggiornata delle paranoie populiste e fasciste per il complotto demo-giudo-pluto-etc. Malliani non risparmiò negli ultimi anni dure critiche alle pressioni indebite esercitate dall’industria farmaceutica sul sistema medico di valutazione dell’utilità dei trattamenti, così come criticò l’aggressività e l’aziendalizzazione della ricerca medica. Riconosceva però il ruolo essenziale dell’industria nel processo sociale di produzione della salute. La lezione che ha lasciato, anche attraverso l’esempio, dimostra che per evitare le derive potenzialmente dannose di una domanda di salute fuori controllo, occorre investire in una formazione culturalmente più articolata del medico. Per farne non uno strumento politico-governativo di controllo dei comportamenti individuali o delle strategie di consumo del bene salute, ma un catalizzatore di …

“Diritto allo studio significa futuro” – campagna RUN – 16.04.15

IL DIRITTO ALLO STUDIO IN ITALIA Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo Messaggio al Parlamento nel giorno del giuramento, ha citato il Diritto allo studio tra i diritti fondamentali da garantire nel rispetto della nostra Costituzione. Infatti, esso è definito dall’ art.34, che enuncia il diritto dei capaci e dei meritevoli di raggiungere i più alti gradi degli studi, anche se privi di mezzi. In fin dei conti, esso si inserisce nella più complessa cornice fornita dal secondo comma dell’Art.3, che affida alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto il pieno sviluppo della persona umana, tra i quali vi è senza dubbio il non avere una possibilità, per motivi economici e sociali, di realizzare i propri sogni e le proprie aspettative. Inoltre, uno degli obiettivi dell’UE per il 2020 è far sì che il 40% della popolazione tra 30 e 34 anni sia laureata. L’Italia è ultima, nel 2012, per popolazione di questa fascia di età con un titolo di studio universitario (21,7%) ed anche il più modesto …

“Il Mit premia le 10 aziende che «spaccano» il mercato”, di Dario De Vico – Corriere della Sera 07.04.15

Anche noi abbiamo aziende «dirompenti», capaci di rivoluzionare un mercato grazie a un’idea originale. L’edizione italiana della Mit Technology Review, fondata da Alessandro Ovi e Romano Prodi, sta per pubblicare l’elenco delle 10 aziende disruptive italiane in grado per innovazione, salto tecnologico o nuovo modello di business, di spazzare via i concorrenti. La lista è frutto di un monitoraggio che ha coinvolto associazioni, università e specialisti e che ha prodotto questi nomi: Almawave, Bio-On, Brembo, Coelux, Finceramica, Greenrail, Holostem, Horus, Sun4People e Texa. Un mix nel quale troviamo aziende medio-grandi, spin off universitari, piccole start up e persino una Onlus siciliana. Quanto alle specializzazioni la fanno da padrone le biotecnologie e l’automotive. «La differenza tra le aziende dirompenti italiane e quelle americane sta però nella dimensione. Da noi si tratta per lo più di piccole imprese, le grandi sono un’eccezione» sottolinea Ovi. L’eccezione si chiama Brembo più ST Microelectronics: dopo l’introduzione delle vetture ibride ed elettriche hanno immaginato un nuovo tipo di freno che viene gestito da un sistema di controllo elettronico e dà insieme …

“L’astrofisico italiano in copertina su Nature “Per fare scienza è bello avere 30 anni””, di Silvia Bencivelli – La Repubblica 01.04.15

Ha risolto uno dei misteri dell’Universo: dove sono le stelle che mancano al conto? E si è guadagnato la copertina di Nature . Francesco Tombesi ha trentatré anni, è marchigiano ma ha studiato a Bologna e adesso è astrofisico alla Nasa, assistant research scientist all’università del Maryland, e associato Inaf. Abita in America da cinque anni e ha appena richiesto la carta verde per restarci. Ma lo ha fatto solo per necessità («mi stava scadendo il visto!»). Esiste secondo lei un’età migliore per fare scienza? «Penso che si possa fare buona scienza a tutte le età. Ma tra i trenta e i quaranta in effetti è più facile, perché si hanno più forze, più capacità di mettersi in gioco e di viaggiare per il mondo. Poi in genere gli impegni familiari a questa età sono minori. E tecnologie e social network non favoriscono i giovani rispetto agli anziani? «In media gli scienziati se la cavano bene con le tecnologie. Non dimentichiamo che il World wide web è nato al Cern per facilitare le comunicazioni tra scienziati! …

Dagli enti di ricerca una task force per il restauro dei beni culturali – Il Sole 24 Ore 31.03.15

Il restauro e la conservazione delle opere d’arte in Italia si fanno sempre più scientifici. Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), il Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali (Instm) e l’Opificio delle pietre dure (Opd) si sono uniti per creare una rete mobile e integrata di esperti, «Iperion_Ch.it», in grado di fare le diagnosi più sofisticate possibili sull’opera d’arte per organizzarne il restauro e la conservazione. Gli interventi per i beni culturali Questo progetto è il nodo italiano di una rete europea per i beni culturali nell’ambito del programma europeo di ricerca Horizon 2020. «A Iperion partecipano – spiega Francesco Taccetti, coordinatore della rete beni culturali dell’Infn – 25 soggetti da diversi Paesi. In Italia abbiamo voluto costituire un blocco italiano che si allargherà a varie università», finanziato dal ministero dell’Istruzione. «Usiamo tecniche sofisticate sviluppate in laboratorio – continua Taccetti – e gli strumenti degli enti di ricerca. Finora queste tecniche non sono mai state usate in modo così massiccio da enti di ricerca tutti …