Europarlamento, quel trasloco “di opportunità” dai 5stelle da Farage ai liberali di Alde
Decidere l’appartenenza ad una famiglia politica europea è questione di non poco conto per la missione di un partito. La discussione nel Pd è durata anni e solo con Matteo Renzi segretario si è riusciti a chiudere, in una delle prime Direzioni nazionali della sua segreteria, sull’ingresso nella famiglia socialista europea che, per l’occasione, al Parlamento europeo, è diventata Gruppo dei Socialisti e Democratici. Nel Movimento 5 stelle la questione del trasloco dagli euroscettici di Farage al gruppo dei liberali “ultraeuropeisti” dell’Alde è stata resa nota, proposta e sottoposta a votazione degli iscritti nel giro di 36 ore. Alla base dell’iniziativa, più che le motivazioni politiche – cioè, in altre parole, la coincidenza di valori e di una visione per il futuro – ci stanno ragioni pratico-organizzative. Sul suo blog Grillo scrive: “Far parte di un gruppo politico significa avere diritto di parola durante le sessioni plenarie del Parlamento, essere rappresentati all’interno della Conferenza dei Presidenti, avere la possibilità di seguire l’iter legislativo come autori di regolamenti europei, ottenere fondi da spendere sul territorio, per …