Tutti gli articoli con tag: manuela ghizzoni

Perchè manca l’antisismica?

Di seguito l’articolo pubblicato su l’Unità sabato 3 settembre firmato insieme alla collega Raffaella Mariani: Su una questione sembrano essere tutti d’accordo. Mille volte meglio prevenire che dover poi, a posteriori, cimentarsi nella drammatica conta delle vittime e dei danni. E allora perché la prevenzione sismica in Italia non decolla? Esempi virtuosi, come quello di Norcia dove non sono stati registrati feriti, non mancano. Eppure, quando c’è da costruire in sicurezza, ma lontani da un’emergenza sismica, quando c’è da rivolgersi a professionisti in grado di dare le opportune indicazioni, le lamentele per l’eventuale incremento dei costi non mancano. Le imprese che avevano costruito i capannoni industriali seguendo l’ultima normativa antisismica varata dalla Regione Emilia-Romagna, ad esempio, con il terremoto del 2012 non riportarono danni. Eppure la normativa era stata osteggiata a causa proprio dell’aumento delle spese e per la presunta burocratizzazione delle procedure. Da notare che nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto erano stati pochissimi gli interventi effettuati per miglioramento ed adeguamento antisismico dei fabbricati privati e produttivi che pure potevano beneficiare del …

Siamo tutti lobbisti? Solo nelle fantasie di Di Maio

Non sapevo di appartenre ad una lobby. Mi ci ha iscritto di diritto Di Maio, vicepresidente della Camera, per il quale i malati di tumori sono una “lobby”. Semplicemente inqualificabile. Che abbia scritto e che pensi ai malati di cancro come ad una consorteria tesa a perseguire un proprio limitato interesse (perché è questo il significato circostritto attribuito da Di Maio al termine “lobby”) restituisce la statura morale di un uomo politico che, secondo i media, si starebbe allenando per potersi sedere sulla poltrona di “premier”. Parlo a titolo personale, ma, purtroppo, ben conoscendo i fatti. Un malato di tumore non è un semplice “portatore di interessi”, è una persona che sta lottando per la vita, che vuole riconquistare la sua quotidianità, che, per queste ragioni, può sostenere un’associazione che ha tra i suoi compiti statutari la ricerca di cure più efficaci. Non c’è nulla di “lobbistico” in tutto questo. Ma Di Maio, con le sue parole, riecheggia il suo guru, Beppe Grillo che, se ricordate, nei suoi spettacoli aveva attaccato Umberto Veronesi, precursore della …

Dl Enti locali, si può assumere per i servizi 0-6 anni

La Camera approva il dl Enti locali e, all’articolo 17, introduce ulteriori novità, rispetto al testo varato dal Consiglio dei ministri nel giugno scorso, in materia di assunzioni del personale insegnante ed educativo delle scuole d’infanzia e degli asili comunali. Con queste nuove norme si garantisce continuità e stabilità ai servizi educativi 0-6 anni gestiti dai Comuni e si prevedono maggiori tutele occupazionali per il personale docente ed educativo. L’articolo 17 del dl Enti locali, infatti, prevede, in deroga alla normativa vigente sul turn-over per il pubblico impiego, la possibilità per i Comuni di assumere a tempo indeterminato personale docente ed educativo per le scuole d’infanzia e i nidi. “Lo potrà fare attraverso un piano di assunzione straordinario triennale, ricorrendo a specifiche procedure di stabilizzazione (nel triennio scolastico 2016-2019) di contingenti del personale impiegato a tempo determinato. Rispetto al testo originario del decreto legge in Commissione Bilancio sono state introdotte altre misure. Gli Enti locali hanno ora la facoltà di esperire ulteriori procedure concorsuali finalizzate a valorizzare le esperienze professionali maturate all’interno dei medesimi Enti …

Il nostro impegno a favore delle scienze geologiche

Continua l’attenzione sulla proposta di legge della collega Mariani e mia a sostegno dei dipartimenti di scienze geologiche. Giusto ieri ne ha parlato anche scuola24 che ha fatto il punto della situazione. Di seguito, per chi volesse approfondire, l’articolo completo: Vincoli troppo stretti: rischio estinzione per lo studio della Geologia di Benedetta Pacelli Lo studio della geologia a rischio estinzione nelle università italiane. E’ il risultato del combinato disposto dei blocchi del turnover e dei concorsi, dell’abbassamento dell’età di pensionamento e dei parametri fissati dalla riforma universitaria targata Gelmini (legge 240/10) che, tra le altre cose, ha imposto il vincolo di almeno 40 tra professori e ricercatori del settore scientifico per la costituzione dei dipartimenti universitari. Ma le Scienze della terra sono un’area disciplinare piccola e, in tutta Italia, i docenti del settore sono meno di un migliaio e in costante diminuzione. Le cifre Secondo alcuni numeri elaborati dal consiglio universitario nazionale dal 2000 al 2014 i professori ordinari di Scienze della terra hanno avuto un crollo del 44,4%. E i dipartimenti puri di geologia, …

Per difendere il nostro territorio, investiamo nelle Scienze geologiche

Condivido le considerazioni dai geologi: in un Paese fragile, che si sbriciola sotto i nostri occhi, la migliore prevenzione è l’investimento nella promozione delle scienze geologiche. Ecco perché con la collega Mariani ho presentato una piccola proposta di legge, con la finalità di sostenere gli studenti che intraprendono gli studi in geologia, di realizzare dipartimenti di Scienze della Terra anche in deroga ai limiti imposti dalla legge Gelmini, e di acquisire strumentazione e finanziamenti per la ricerca in ambito geologico. Con un bel lavoro di squadra da parte delle diverse forze politiche, la proposta è stata approvata all’unanimità in sede legislativa in Commissione Cultura alla Camera e inviata al Senato nell’aprile 2015 (il testo integrale). Ma a causa dell’ingorgo di provvedimenti all’esame, il provvedimento ha incrociato purtroppo la legge di stabilità, che è intervenuta sui capitoli di bilancio individuati per la copertura della proposta originaria, rimasta, quindi, in parte definanziata. Sono stati allora predisposti dalla relatrice al Senato degli emendamenti al testo, al fine di rimediare alle carenze di copertura finanziaria, sottoposti alla preventiva lente …

Atenei, è l’Italia che ha pochi laureati, non Unimore

“Il convegno “L’Emilia dei motori, un modello della crescita” tenutosi lunedì a Modena ha sollevato questioni importanti in merito al sistema universitario, a cui ho dedicato buona parte del mio impegno parlamentare di questi anni. Non ho potuto parteciparvi proprio perché ero impegnata in Aula dove era in programma un dibattito sulle politiche universitarie. Dai dati presentati a Modena, risulta che il tessuto imprenditoriale locale necessiti di un numero di ingegneri superiore a quello effettivamente formato dall’ateneo modenese. Io credo che il tema sopravanzi le sole, pur fondamentali, esigenze locali. Non è tanto che Unimore non licenzia un numero sufficiente di ingegneri, il problema, cruciale per il futuro del nostro Paese, è semmai che l’Italia non ha un numero sufficiente di laureati per garantire competitività sul mercato globale della conoscenza e delle opportunità. Intervenendo a Montecitorio ho ricordato che siamo ultimi per numero di laureati fra i paesi aderenti all’Ocse e che nell’ultimo decennio abbiamo perso per strada qualcosa come 70mila matricole (il dato demografico spiega solo in parte il calo). Con una forte disparità, …

Servizi 0-6 anni, serve piano straordinario assunzioni

Il grave problema del precariato nei nidi e nelle scuole comunali d’infanzia è al centro di una risoluzione presentata alla Camera dai deputati Pd della Commissione Istruzione, compresa la modenese Manuela Ghizzoni. “Lo stato di sofferenza dei Comuni è stato più volte denunciato dall’Anci – spiega l’on. Ghizzoni – Occorre che si preveda un piano straordinario di assunzione di educatori e insegnanti e, nel frattempo, si applichi la possibilità di reiterare i contratti di lavoro a tempo determinato in attesa di attivare il nuovo piano e le nuove procedure concorsuali”. I Comuni devono essere messi nelle condizioni di attuare un piano di azione per la salvaguardia e lo sviluppo dei servizi educativi e scolastici per l’infanzia, grazie anche alla risoluzione della cronica carenza di personale attuata attraverso un piano straordinario di assunzione di educatori e insegnanti e alla possibilità di reiterare, nel frattempo, per il prossimo triennio i contratti di lavoro a tempo determinato. La sofferenza in cui versano i Comuni nel mantenere la qualità dei servizi educativi rivolti ai bambini della fascia d’età 0-6 …