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Lo StudentAct visto da me: quattro gambe per il tavolo che sorregge l’art. 34 della Costituzione

Una misura mai applicata in Italia, la no tax area, e tre provvedimenti complementari in grado di allargare la risposta a diverse sfaccettature dello stesso bisogno, il diritto allo studio universitario. Una sorta di tavolo con quattro gambe: tutte insieme garantiscono l’equilibrio, se ne viene a mancare una, il tavolo si ribalta. Il tavolo, nel mio immaginario, è il dettato dell’articolo 34 della Costituzione, laddove dice che “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Le quattro gambe sono i provvedimenti contenuti nella legge di bilancio appena presentata dal Governo. In quelle quattro gambe c’è molto del mio lavoro, ma anche di quello di tutti i colleghi del Pd e delle altre forze politiche che, in questi anni, si sono interessati al diritto allo studio. Nel luglio scorso, alla Camera è stata approvata una mozione a mia prima firma sull’accesso all’università, promossa anche a fronte degli sconfortanti dati circa le percentuali di immatricolati e di laureati del nostro Paese. Quella mozione impegnava il Governo …

Cosa cambia con la riforma costituzionale? Il nuovo articolo 55

Mi è stata rivolta quella che voglio definire una battuta: “Voterai Sì perché non l’hai capita”. Il riferimento è, naturalmente, alla riforma costituzionale e al referendum del 4 dicembre prossimo. Non ho replicato con pari battuta: “Al contrario: voterò Sì perché l’ho capita”, ma ho assicurato al mio interlocutore di aver letto ogni norma modificata. Si può dire altrettanto di lui? Il punto è che tanti parlano per sentito dire. E allora, ben venga l’iniziativa di Repubblica che mettendo a confronto i testi della Costituzione vigente e modificata consente a tutti di farsi un’idea sulla materia oggetto di referendum. Nel mio piccolo, sui miei spazi (sito e pagina Fb), cercherò di fare così anch’io. Nei prossimi giorni, e nelle prossime settimane, racconterò le modifiche proposte alla Costituzione, articolo per articolo. Si comincia con l’articolo 55 che, prevedendo funzioni differenti per i due rami del Parlamento, dispone il superamento del bicameralismo paritario (quello italiano è l’unico modello europeo che lo prevede), cioè uno dei pilastri della riforma. E’ esperienza quotidiana che tanti disegni di legge si …

Legge Bilancio, nello Student act ci sarà la “no tax area”

“La prossima legge di Bilancio dovrà affrontare un tema non più rinviabile, quello del supporto all’accesso universitario dei ragazzi delle fasce sociali meno abbienti, in particolare quelli che mostrano attitudini verso lo studio, ma che, se non sostenuti economicamente, non potrebbero proseguire la loro formazione. L’Italia è in coda ai Paesi Ocse per numero di laureati: il dato deve preoccupare perché le competenze sono una delle leve fondamentali per garantire l’innovazione necessaria a far ripartire il nostro tessuto economico e permettere la promozione sociale personale. Da componente della Commissione Istruzione della Camera ho lavorato a lungo su questi temi insieme ai colleghi in Parlamento e alla segreteria tecnica del sottosegretario Faraone. La discussione che si è sviluppata all’interno del Pd, e anche nel confronto con le altre forze parlamentari, ha confermato che il problema deve essere affrontato con uno spettro organico di interventi e di impegni finanziari. E’ per questo che, come ha preannunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, la Legge di Bilancio prevedrà un pacchetto di misure attese da tempo da …

Università, l’Adi denuncia le scarse prospettive per gli assegnisti di ricerca

Il 93% degli assegnisti di ricerca, nei prossimi anni, uscirà dal mondo accademico. E’ una dato molto preoccupante, come ho detto al Sole 24 ore e come ho confermato anche, ieri pomeriggio, alla Camera, nel corso della conferenza stampa, a cui sono stata invitata a partecipare, convocata dall’ADI, l’associazione dei dottori e dottorandi, per presentare il rapporto che fotografa lo stato di salute (evidentemente cagionevole) del comparto. Ringrazio l’associazione non solo per l’invito, ma anche per il lavoro accurato frutto di raccolta dati e somministrazione di questionari. Non è che la politica non ascolti – penso ai mille ricercatori che grazie alla passata Legge di bilancio sono stati assunti, misura che puntiamo a stabilizzare anche in questa Legge di bilancio – ma, è certo, che non è stato fatto ancora abbastanza per recuperare gli anni di disattenzione passati i cui effetti continuano a riverberarsi in negativo sul mondo delle università e degli enti di ricerca. Non possiamo permettere che tanti giovani, sulla cui formazione e competenze si è investito, non possano poi proseguire il cammino …

Legge editoria, Baruffi e Ghizzoni “Per il pluralismo dell’informazione”

“Una legge capace di sostenere le imprese editoriali minori, ma vitali, capaci cioè di stare sul mercato, e con propensione all’innovazione digitale”: così i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni commentano l’approvazione in via definitiva della nuova legge sull’editoria che istituisce un nuovo Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. La Camera dei deputati, nella serata di martedì 4 ottobre, ha approvato in via definitiva la legge che istituisce un nuovo Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e prevede deleghe al Governo per ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all’editoria. Il provvedimento contiene norme a favore delle realtà editoriali medio-piccole, comprese le radio e le televisioni locali, escludendo dagli aiuti gli organi di partito e i grandi gruppi editoriali quotati in Borsa. Contiene anche norme che fissano un tetto massimo per gli stipendi dei dipendenti e collaboratori della Rai, norme relative al sistema distributivo attraverso le edicole e norme che disciplinano il funzionamento del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e i prepensionamenti dei giornalisti. Hanno votato contro il Movimento 5 stelle …

Referendum, dopo il 4 ci sarà anche il 5 dicembre

#5dicembre. No, non è un errore: ho proprio voluto scrivere hashtagcinquedicembre. Perché dopo il 4, ci sarà il 5 dicembre e, come ho scritto ieri, dovremo continuare a parlarci, a camminare insieme. Pensavo fosse una preoccupazione solo mia, ma oggi leggendo l’editoriale di Mario Calabresi su la Repubblica mi accorgo che il tema comincia a essere sentito anche dai media. Le parole di Calabresi sono naturalmente molto più efficaci delle mie, ma il pensiero è il medesimo. Calabresi scrive “credo che i prossimi due mesi rischino di essere l’occasione perfetta per incenerire ogni possibilità di dialogo e di discussione in Italia. Così il 5 dicembre, quale che sia il risultato del referendum, ci troveremo a fare l’inventario delle macerie e a prendere nota delle lacerazioni che resteranno nel tessuto sociale italiano”. E allora il quotidiano Repubblica si propone come luogo mediatico dove il confronto si attenga al merito della riforma e al reciproco rispetto. E’ quanto, in tempi non sospetti, avevamo già cominciato a fare, a luglio, alla Festa de l’Unità di Carpi, quando, per …

Parliamo di come ridare centralità alla didattica universitaria

Una didattica incentrata, in media, più sull’insegnamento e sul docente piuttosto che sull’apprendimento e sullo studente: è uno degli snodi salienti della ricerca sulla didattica universitaria presentata a Montecitorio in un’aula gremita di docenti e tecnici del settore, ma alla presenza pure di un gruppo di studenti. Un convegno che parla anche modenese: fortemente voluto dalla deputata Pd Manuela Ghizzoni e a cui ha partecipato una rappresentanza dei Giovani democratici modenesi. La ricerca, che ha approfondito diversi aspetti, ha l’obiettivo di avviare una riflessione su un tema centrale non solo nella vita degli accademici, ma soprattutto degli studenti. Il video integrale del convegno sul sito della Camera dei deputati Sala del mappamondo gremita, a Montecitorio, giovedì 29 settembre, per parlare di didattica universitaria, tema un po’ negletto, ma centrale nella vita dei docenti universitari e, naturalmente, degli studenti. Nel pomeriggio, a Roma, si è tenuta l’anteprima della presentazione della ricerca del professor Matteo Turri sulla didattica nell’Università, promossa dall’Associazione Italiana Editori e dalla Fondazione Giovanni Agnelli. La presentazione alla Camera è stata fortemente voluta dalla …