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Bagarinaggi online, mentre la Commissione Cultura indaga, Vasco Rossi punta su Modena per un concerto “trasparente”

Parte da Modena, da casa mia, lo sforzo più ponderoso per garantire massima trasparenza e tracciabilità nella vendita dei biglietti di un grande concerto rock. Il prossimo 1° luglio Vasco Rossi, dopo 40 anni, torna laddove aveva cominciato, in quel “Modena Park” (il Parco Ferrari) reso famoso in tutta Italia dalle sue canzoni. Ebbene, mi fa piacere sottolineare che, mentre la Commissione Cultura della Camera di cui faccio parte ha avviato un’indagine conoscitiva sul bagarinaggio online (il fenomeno per cui, pochi minuti dopo l’apertura della prevendita online dei biglietti di un grande concerto, tutti i ticket sono già esauriti per poi ricomparire sul mercato secondario a prezzi decuplicati), a Modena gli organizzatori non solo si sono posti seriamente il problema, ma, insieme agli organismi preposti, stanno prevedendo meccanismi, mai sperimentati prima in tutta la loro complessità, che siano in grado di tutelare tanto gli acquirenti dei biglietti quanto, come immediata ricaduta, l’immagine degli stessi artisti. E’ stato reso noto proprio oggi, a Milano, dagli organizzatori del concerto, mentre la Siae annunciava il ricorso alla magistratura per …

Beni archivistici e bibliografici, le riproduzioni a fini di studio e ricerca siano libere e gratuite

Ad oggi, nonostante a più riprese – prima con il decreto Art bonus e poi con il ddl Concorrenza, fermo da molti mesi al Senato – si sia cercato di introdurre un principio di salvaguardia del lavoro di studiosi e ricercatori, non è ancora possibile riprodurre liberamente, e in maniera gratuita, manoscritti e documenti di archivio per finalità non lucrative, appunto di studio e di ricerca. E’ per questo motivo che ho presentato una interrogazione al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per chiederne un intervento in via amministrativa, nell’attesa di una norma specifica. Il tema è particolarmente sentito, tanto che circa 3mila studiosi di tutto il mondo hanno sottoscritto l’appello del movimento “Fotografie libere per i Beni culturali”. Di recente, nel maggio scorso, anche il Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici si è fatto portavoce dell’esigenze espressa dagli studiosi di una riforma del regime delle riproduzioni dei beni archivistici e bibliografici, naturalmente nel rispetto delle esigenze di conservazione e delle norme a tutela del diritto di autore e della riservatezza. Quello che era …

Tempa rossa, dalla gogna mediatica all’indifferenza per le richieste di archiviazione

Un’altra vicenda giudiziaria che si avvia alla chiusura con l’archiviazione; dal clamore mediatico si passa al generale silenzio dei media. Forse avete dimenticato la vicenda di Tempa rossa e della sguattera guatemalteca – archiviata alla categoria “indignazione” – ma a marzo occupò le prime pagine dei giornali con ripercussioni politiche non banali. Il ministro Federica Guidi fu travolta dallo scandalo sollecitato dalla pubblicazione di telefonate con l’allora compagno Gianluca Gemelli: telefonate non penalmente rilevanti, ma che rivelavano anche aspetti privati di un rapporto al capolinea, dati in pasto all’opinione pubblica che si fissò su quel termine (“sguattera guatemalteca”) che sviliva la donna e il suo ruolo pubblico. Il ministro non fu indagato, ma si dimise. La vicenda fu cavalcata, con indignata gravità dalle opposizioni, Movimento 5 stelle in primis, traendone un vantaggio in termini di consensi. A distanza di poco meno di un anno, la  Procura di Roma, a cui per competenza è arrivata l’indagine, chiede l’archiviazione per i principali indagati, inclusi Gianluca Gemelli e l’ammiraglio De Giorgi, accusato di abuso d’ufficio e che in estate è andato silenziosamente in …

Terra dei padri, anche io aderisco al presidio Anpi

Insieme ai colleghi modenesi del Pd Baruffi, Guerra, Pini e Vaccari, anche io sarò presente al presidio antifascista organizzato per il pomeriggio di sabato prossimo davanti al Sacrario della Ghirlandina. L’apertura del circolo La Terra dei Padri rischia di trasformarsi in una ferita per la città di Modena e per valori dell’antifascismo che sono strettamente connessi con il nostro territorio. L’obiettivo di tale struttura è quello di veicolare vera e propria cultura neo-fascista per il tramite di manifestazioni cosiddette “culturali”. Riteniamo tutto ciò chiaramente incompatibile con la nostra città e riteniamo che tale iniziativa vada contrastata politicamente e legalmente. Oltre all’intervento degli organismi preposti dalla legge a vigilare contro i pericoli di rigurgiti di fascismo, è necessaria la mobilitazione della società civile modenese per questo, come parlamentari Pd, aderiremo al presidio presso il Sacrario dei Caduti della Ghirlandina convocato per il 14 gennaio alle ore 16 dall’ANPI provinciale. Modena è e rimarrà una città antifascista.

Sulla sicurezza importante il dialogo fra Ministero ed Enti locali

Giovedì il sindaco di Modena e presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli incontrerà il ministro dell’Interno Marco Minniti per affrontare il tema sicurezza. Insime ai colleghi modenesi del Pd Baruffi, Guerra, Pini e Vaccari, già all’indomani dell’insediamento del neo-ministro, ci erano attivati per segnalare le sollecitazioni in materia arrivate da diverse parti della provincia. Il tema della sicurezza resta, anche in questo inizio d’anno nuovo, uno dei capitoli più delicati con i quali le istituzioni sono chiamate a confrontarsi, in particolar modo gli Enti locali e i sindaci, i primi ai quali i cittadini rivolgono le loro istanze. Proprio perché convinti che un tema così complesso e articolato, come quello della sicurezza, non possa che essere affrontato attraverso la fattiva collaborazione di tutti i livelli istituzionali, come parlamentari Pd, già all’indomani dell’insediamento del nuovo Governo ci siamo attivati presso il nuovo ministro dell’Interno Minniti per segnalare le diverse sollecitazioni che, proprio sul tema sicurezza, provenivano da sindaci e associazioni di categoria del nostro territorio, con il duplice obiettivo da un lato, di far giungere quelle stesse …

Europarlamento, quel trasloco “di opportunità” dai 5stelle da Farage ai liberali di Alde

Decidere l’appartenenza ad una famiglia politica europea è questione di non poco conto per la missione di un partito. La discussione nel Pd è durata anni e solo con Matteo Renzi segretario si è riusciti a chiudere, in una delle prime Direzioni nazionali della sua segreteria, sull’ingresso nella famiglia socialista europea che, per l’occasione, al Parlamento europeo, è diventata Gruppo dei Socialisti e Democratici. Nel Movimento 5 stelle la questione del trasloco dagli euroscettici di Farage al gruppo dei liberali “ultraeuropeisti” dell’Alde è stata resa nota, proposta e sottoposta a votazione degli iscritti nel giro di 36 ore. Alla base dell’iniziativa, più che le motivazioni politiche – cioè, in altre parole, la coincidenza di valori e di una visione per il futuro –  ci stanno ragioni pratico-organizzative. Sul suo blog Grillo scrive: “Far parte di un gruppo politico significa avere diritto di parola durante le sessioni plenarie del Parlamento, essere rappresentati all’interno della Conferenza dei Presidenti, avere la possibilità di seguire l’iter legislativo come autori di regolamenti europei, ottenere fondi da spendere sul territorio, per …

I numeri in chiaroscuro dei nostri consumi culturali

Lo scorso anno, le lunghe file hanno accompagnato le aperture domenicali gratuite dei nostri musei. Qualcuno, abituato evidentemente a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, sottolineò come gli italiani si interessassero alla cultura solo a costo zero. A smentire quell’ipotesi, almeno in parte, arrivano i dati 2016 relativi all’affluenza nei nostri musei: i numeri certificano un significativo incremento tanto di presenze quanto  di incassi rispetto all’anno precedente. Quello su cui forse ci si dovrebbe soffermare è tuttavia come esista ancora, invariato oltretutto rispetto al 2015, uno “zoccolo duro” di italiani, pari a circa il 18,5% della popolazione, che non solo non è mai entrato in un museo, ma non ha mai nemmeno aperto un libro o un giornale, non mai acquistato musica o non è mai andato ad un concerto. A testimonianza di come, accanto a meritorie iniziative di promozione quali le domeniche gratuite ai musei, sia necessario impegnarsi con decisione a favore all’educazione al consumo culturale e a rimuovere le cause dell’analfabetismo di ritorno. Tema caro a Tullio De Mauro, che ci ha messi più volte in guardia …