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Università, garanzie per l’accesso e diritto allo studio: cosa cambia con la nuova legge di Bilancio?

In questa tabella grafica le novità in materia di accesso all’università e diritto allo studio contenute nella Legge di bilancio. Si tratta di misure frutto del lavoro di questi ultimi mesi della Commissione Cultura della Camera, di cui sono componente, che sta esaminando anche alcune proposte di legge, sempre su questi temi, una delle quali a mia prima firma. Le misure evidenziate nella tabella, se confermate al Senato, entreranno in vigore già a partire dal prossimo anno accademico.

La finanziaria in pillole per università, ricerca e scuola

UNIVERSITA’ E RICERCA Garanzia di accesso all’università e prosecuzione degli studi, perché nessuno resti indietro Ridefinita la disciplina della tassazione universitaria: per gli studenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e dei corsi AFAM che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE fino a 13.000 euro, è istituita la “no tax area”. Per gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro è definita una tassazione “calmierata”. Sono inclusi nelle disposizioni gli studenti fino al primo anno fuori corso. I dottorandi di ricerca che non sono beneficiari di borsa di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Si compensano gli atenei dei mancati introiti con un incremento del Fomdo di finanziamento ordinario di 105 milioni di euro. Aumentato stabilmente di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio, che supererà quindi i 216 milioni. Le risorse saranno assegnate sulla base dei fabbisogni finanziari regionali, da attribuire entro il 30 settembre di ogni anno. Si prevede l’istituzione, in ogni regione, di un unico ente erogatore …

Violenza contro le donne, le ultime azioni compiute e le risorse stanziate

100mila donne, sabato pomeriggio, a Roma, sono scese in piazza all’insegna dello slogan “Non una di meno”. Per tutta la giornata sono stata impegnata, a Bologna, nel seminario nazionale promosso dal Partito democratico sui temi dell’università, se no, come certamente sa chi mi segue sul blog o su fb, sarei stata in piazza, insieme alle altre, per ribadire un no deciso alla violenza sulle donne. Una vera e propria emergenza nazionale, come anche gli ultimi dati ci dimostrano. Una emergenza sulla quale, comunque, anche se con fatica, cominciano a convergere azioni e risorse. Nelle ultime settimane sono arrivate a compimento alcune iniziative su cui il Governo e il Parlamento sono impegnati da tempo. E’ chiaro che c’è ancora tanto da fare, soprattutto per provare a cambiare una mentalità che è, purtroppo, trasversale alle classi sociali, alle etnie, alle fasce d’età, ma passi in avanti sono stati certamente compiuti. Provo a elencarne gli ultimi in ordine di tempo: Come previsto dal Piano nazionale, sono stati finalmente insediati e convocati la Cabina di regia e l’Osservatorio contro …

Violenza sulle donne, necessaria educazione affettiva nelle scuole di ogni grado

In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con le colleghe Pd in Commissione Cultura Mara Carocci, Titti Di salvo, Irene Manzi, Simona Malpezzi, Gianna Malisani, Tamara Blazina e Maria Grazia Rocchi, abbiamo senalato l’avvio del lavoro su una serie di proposte sull’educazione affettiva. La violenza contro le donne è uno dei drammi più grandi dei nostri tempi. La politica deve dare delle risposte lavorando, soprattutto, alla realizzazione di progetti che coinvolgano le studentesse e gli studenti. Per questo, oltre le iniziative positive messe in campo dal Governo, vorremmo segnalare il lavoro avviato dalla commissione Cultura della Camera attraverso l’esame di una serie di proposte sull’educazione affettiva. E’ fondamentale, infatti, che le ragazze e i ragazzi imparino a scuola sin da piccoli a rispettare il diverso e la parità di genere. Esperienze e buone pratiche già esistono – proseguono le deputate dem -, tuttavia, mancano ancora gli strumenti di formazione adeguati per le studentesse e gli studenti ma anche per le insegnanti e gli insegnanti. Per questo stiamo lavorando …

Università, si amplia la possibilità di diventare ricercatore (tipo B)

Un’altra buona notizia per la nostra Università. Dopo gli emendamenti in tema di diritto allo studio, la Commissione Bilancio ha approvato un altro emendamento, a mia prima firma, che si propone di sanare un’altra anomalia del nostro sistema di reclutamento dei ricercatori e che amplia il numero di coloro che possono accedere al bando per diventare ricercatore di tipo b, l’anticamera per passare ad associato. Più in generale devo dire che la legge di Bilancio presentata dal Governo riserva una significativa e positiva attenzione al sistema universitario. In particolare prevede aggiuntivi finanziamenti destinati ai dipartimenti di eccellenza, una parte cospicua dei quali potrà essere destinata ad assumere ricercatori a tempo determinato cosiddetti di tipo (b). Com’è noto, si tratta del primo livello della carriera universitaria, quello che, al termine di un triennio, dà la garanzia di chiamata a professore associato purché l’interessato sia in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale e di valutazione positiva dell’ateneo di appartenenza. E qui si inserisce l’emendamento che porta la mia prima firma, ma che è stato poi firmato da tutti i …

Decolla l’Università gratuita per i meno abbienti

Con l’approvazione di un mio emendamento alla legge di stabilità, sottoscritto da tutti i deputati Pd della Commissione Cultura, la no-tax area per gli studenti universitari prende forma più precisa ed estesa. Già il Governo aveva proposto nella versione iniziale della legge di stabilità che gli studenti che appartengono a famiglie con meno di 13.000 euro di ISEE (indice di reddito e patrimonio) non devono pagare alcuna tassa alle università per iscriversi alla laurea triennale, purché siano studenti in corso e attivi, cioè abbiano superato un certo numero di esami, mentre per le famiglie tra 13.000 e 25.000 euro di ISEE la proposta di legge stabiliva un calmieramento alle tasse universitarie in dipendenza dal valore dell’ISEE, con un’aliquota massima dell’8%. Con l’emendamento il provvedimento di sgravio viene esteso alle lauree magistrali e agli studenti fino al primo anno fuori corso, in modo da coprire una fascia assai più ampia di studenti di tutti i corsi di studio e non lasciarli in difficoltà dopo la laurea triennale o nel caso di un piccolo ritardo nel completamento …