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Serve un piano «Formazione Italia» per salvare l’educazione superiore

Mentre scendevo a Firenze, mercoledì scorso, per partecipare alla Festa de l’Unità nazionale tematica sulla Scuola, Università e Ricerca, riflettevo su come sarebbe stato opportuno realizzare un patto per la formazione superiore analogo a quanto il Governo sta mettendo in campo con il progetto «Casa Italia» per realizzare un grande piano per la prevenzione sismica basato su conoscenze, competenze e investimenti a medio periodo. Un’idea che grazie anche ai contributi degli altri ospiti al dibattito – la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, il rettore dell’Univerità di Firenze Luigi Dei e Rebecca Ghio della Rete Universitaria Nazionale – si è meglio definita nelle motivazioni e negli obiettivi. Di questo intervento pluriennale per la crescita del nostro capitale umano e quindi dello sviluppo del Paese ne scrivo oggi su Scuola24 del Sole24Ore

Dl Enti locali, si può assumere per i servizi 0-6 anni

La Camera approva il dl Enti locali e, all’articolo 17, introduce ulteriori novità, rispetto al testo varato dal Consiglio dei ministri nel giugno scorso, in materia di assunzioni del personale insegnante ed educativo delle scuole d’infanzia e degli asili comunali. Con queste nuove norme si garantisce continuità e stabilità ai servizi educativi 0-6 anni gestiti dai Comuni e si prevedono maggiori tutele occupazionali per il personale docente ed educativo. L’articolo 17 del dl Enti locali, infatti, prevede, in deroga alla normativa vigente sul turn-over per il pubblico impiego, la possibilità per i Comuni di assumere a tempo indeterminato personale docente ed educativo per le scuole d’infanzia e i nidi. “Lo potrà fare attraverso un piano di assunzione straordinario triennale, ricorrendo a specifiche procedure di stabilizzazione (nel triennio scolastico 2016-2019) di contingenti del personale impiegato a tempo determinato. Rispetto al testo originario del decreto legge in Commissione Bilancio sono state introdotte altre misure. Gli Enti locali hanno ora la facoltà di esperire ulteriori procedure concorsuali finalizzate a valorizzare le esperienze professionali maturate all’interno dei medesimi Enti …

Legge 107, chi ha paura della parità tra i sessi?

Sono sotto i nostri occhi le conseguenze degli stereotipi di genere e della violenza contro le donne, come quella agita contro il “diverso” (ma diverso da chi? E in cosa, diverso?) per colore della pelle, religione o orientamento sessuale. Ci indigniamo (non tutti…), ma quando si ribadisce che per combattere le discriminazioni ed educare al rispetto dell’altro occorre cominciare, anche, dalla scuola, subito qualcuno comincia ad erigere muri. Sta succedendo di nuovo, come era già stato con l’avvio della riforma prevista dalla legge 107. Non appena si sente parlare di educazione di genere, per ragioni diverse (e sempre più spesso in malafede), c’è chi lamenta che si voglia esautorare le famiglie nell’educazione dei figli, mentre altri si producono nella narrazione di balle spaziali. Questa mattina, ad esempio, il quotidiano Libero supera anche la più fervida fantasia e annuncia che i ragazzi a scuola saranno obbligati a studiare omosessualità. Ma vi par possibile? Ma dai, siamo seri! Un falso così mal propinato che non vale nemmeno spendere parole per smascherato. Serve invece da spunto per un’altra riflessione. …

Femminicidi, educare al rispetto dell’altro

In Commissione Cultura e Istruzione della Camera, proprio ieri, ha preso avvio l’esame delle molte proposte di legge sull’educazione di genere nelle scuole. Si tratta di un argomento che, sappiamo, crea divisioni e allarma una parte delle famiglie: lo abbiamo già visto con la legge 107 del 2015 che pure, al comma 16 dell’art. 1, si limitava a suggerire che “Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”. Si tratta, però, nello stesso tempo, di un intervento legislativo che non può più essere posposto. Gli orrori delle violenze sulle donne raccontati dalla cronaca continuano a moltiplicarsi. Ieri la ragazzina di Salerno aggredita dal branco. Oggi la donna di Modena uccisa dall’ex convivente, il cui cadavere è stato nascosto nel frigorifero della cantina. Per contrastare queste violenze che sono insopportabili (e dovrebbero esserlo per tutti) occorre un cambiamento culturale di fondo nei rapporti tra donne e uomini, …

Scuola, bene intesa Regione-Miur su educazione digitale

Lo sviluppo futuro delle nostre comunità passa anche attraverso la capacità di diffondere in maniera capillare le competenze digitali, necessarie non solo nel campo lavorativo e dello studio, ma anche nella vita quotidiana, a cominciare dal rapporto con uffici e pubbliche amministrazioni. E’ per questo che giudico particolarmente importante il protocollo firmato oggi tra il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per l’attuazione del Piano scuola digitale. Il documento contiene azioni concrete e risorse per sostenere un investimento generalizzato sull’educazione digitale indirizzata a studenti, docenti e cittadini. Tra le misure più innovative previste ci sono anche i percorsi di orientamento per eliminare pregiudizi e timori che tengono le ragazze lontane dalle facoltà a carattere tecnico e scientifico, le cosiddette Stem. Com’è noto, nel nostro Paese in particolare, le giovani sembrano indirizzarsi con netta prevalenza verso le facoltà di tipo umanistico, scelta, tra l’altro, che rischia di avvallare il luogo comune per cui i maschi sarebbero più portati per la matematica e le scienze rispetto alle femmine. Non è così, …

Servizi 0-6 anni, serve piano straordinario assunzioni

Il grave problema del precariato nei nidi e nelle scuole comunali d’infanzia è al centro di una risoluzione presentata alla Camera dai deputati Pd della Commissione Istruzione, compresa la modenese Manuela Ghizzoni. “Lo stato di sofferenza dei Comuni è stato più volte denunciato dall’Anci – spiega l’on. Ghizzoni – Occorre che si preveda un piano straordinario di assunzione di educatori e insegnanti e, nel frattempo, si applichi la possibilità di reiterare i contratti di lavoro a tempo determinato in attesa di attivare il nuovo piano e le nuove procedure concorsuali”. I Comuni devono essere messi nelle condizioni di attuare un piano di azione per la salvaguardia e lo sviluppo dei servizi educativi e scolastici per l’infanzia, grazie anche alla risoluzione della cronica carenza di personale attuata attraverso un piano straordinario di assunzione di educatori e insegnanti e alla possibilità di reiterare, nel frattempo, per il prossimo triennio i contratti di lavoro a tempo determinato. La sofferenza in cui versano i Comuni nel mantenere la qualità dei servizi educativi rivolti ai bambini della fascia d’età 0-6 …

A Vignola: studenti inventori, scuole innovative e l’Europa che non si fa amare

Stamattina ho avuto l’onore di premiare tanti geniali inventori in erba. Dove? A Vignola. Merito delle scelte lungimiranti del locale Istituto Levi – guidato dal dirigente Omer Bonezzi e dalla vicaria Vera Ricci, motori instancabili di iniziative e di leadership educativa – che investe tempo, risorse e intelligenza nei progetti extracurricolari, che trascinano i ragazzi a mettere a frutto i saperi scolastici attraverso le proprie attitudini e abilità, approdando così ad invenzioni di tutto rispetto: un braccio idraulico, una giostra, un robottino pulitore, una piattaforma online per gestire l’alternanza scuola-lavoro dell’istituto. Da parte dei ragazzi si tratta di tanto impegno extra scolastico, ore e ore del proprio tempo libero (da soli o in gruppo) dedicate alla progettazione e alla realizzazione di un progetto, spronati da docenti appassionati che li guidano e che ci mettono altrettanta motivazione e gratuità. È un bell’ambiente educativo quello del Levi di Vignola, vanto della città anche perché i ragazzi diplomati riescono ad avere un veloce accesso nel mondo del lavoro e successo nella prosecuzione degli studi. A cosa si deve …