Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Test Invalsi: alle elementari studenti alla pari, ma poi il Sud resta indietro", di Salvo Intravaia

Nelle prove del 2014 le classi delle regioni meridionali recuperano terreno rispetto agli anni scorsi, ma il divario resta alto. Il gap più rilevante in matematica ​Il Nord rallenta mentre il Sud recupera posizioni. E, almeno nella scuola, il divario Nord-Sud si accorcia. Questa mattina, il presidente dell’Invalsi Anna Maria Ajello ha presentato i dati sugli ultimi test che tra maggio e giugno hanno impegnato 2 milioni e 300mila alunni di 122mila classi italiane. Il quadro che esce dai questionari che intendono saggiare le competenze degli alunni italiani è a tinte contrastanti. Gli studenti meridionali restano in coda alla classifica nazionale delle performance in Italiano e Matematica, ma recuperano posizioni rispetto ai compagni che studiano nelle regioni settentrionali. E questi ultimi non sembrano più in grado di offrire le prestazioni estremamente positive del passato. Quest’anno, le classi sondate dall’Invalsi (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) sono state soltanto quattro: seconda e quinta elementare, terza media e secondo anno delle scuole superiori. I ragazzini della prima media, per la …

"Perchè siamo il paese dell'incultura scientifica", di Carlo Rovelli

L’amara riflessione di un fisico teorico sulla scuola e sui saperi in Italia. Sui gravi deficit accumulati. E sul fatto che le discipline umanistiche prevalgano sulle altre PENSO che la scuola italiana sia fra le migliori del mondo. Paradossalmente, penso lo sia soprattutto per chi vuole dedicarsi alla scienza, come ho fatto io. Non per caso giovani italiani brillano in tutti i migliori centri di ricerca del mondo. Hanno qualcosa che altri paesi fanno fatica a offrire: non solo fantasia e creatività, ma soprattutto un’ampia, solida e profonda cultura. Sono convinto che studiare Alceo, Kant e Michelangelo offra a uno scienziato strumenti di pensiero più acuminati che non passare ore a calcolare integrali, come fanno i ragazzi delle scuole d’élite di Parigi. Sapere, conoscenza, intelligenza, formano un vasto complesso dove ogni parte si nutre di ogni altra. La nostra intelligenza del mondo si basa su tutto ciò insieme. Questo insieme è la cultura. Non voglio dire che per fare buona scienza sia strettamente necessario avere tradotto versi di Omero dal greco, o leggere Shakespeare, però …

"Prof, parliamo di orari ma anche di stipendi", di Mara Carocci e Grazia Rocchi*

Il coinvolgimento di docenti, dirigenti, personale ATA, studenti e genitori è senza dubbio la condizione fondamentale perchè una riforma del nostro sistema scolastico possa essere realizzata. Non seguire questo metodo è stato uno dei gravi errori commessi nel passato. Dobbiamo avere prima di tutto a cuore i bisogni formativi dei bambini e dei ragazzi e ogni nuovo assetto della funzione docente deve essere funzionale ad un nuovo modello di scuola che parta da una reale autonomia scolastica organizzativa e progettuale. In questo quadro, bisogna credere nella scuola, nelle tante intelligenze che, nel tempo e nonostante tutto, hanno alimentato una rete di grandi esperienze e di proposte formative: tutto ciò non va nuovamente umiliato, ma valorizzato. Detto questo, pensiamo che vada rivista l’organizzazione del lavoro degli insegnanti, ma contemporaneamente ad un riconoscimento economico e di carriera, considerando che il loro lavoro va ben oltre le ore svolte in classe e nelle riunioni collegiali: ora che queste attività vengano riconosciute, partendo dal rinnovo del contratto bloccato da ben sette anni. Non siamo pregiudizialmente contrarie a che la …

Scuola primaria, formazione degli insegnanti e saperi storici: la qualità dipende da tutti Lettera aperta dei docenti universitari di discipline storiche nei corsi di Scienze della Formazione primaria

Punto di forza, nonostante tutto, del sistema educativo italiano, il primo ciclo d’istruzione è il cardine della scuola democratica, inclusiva, strumento di promozione della persona e della società tutta. È il luogo dove si impara ad imparare, dove si acquisiscono le conoscenze di base e i prerequisiti logici e metodologici delle discipline, dove si avvia l’educazione alla cittadinanza, al rispetto di sé e degli altri, alla comprensione della complessità. In questo delicato processo, alla Storia viene affidato il compito di formare nei cittadini, fin dall’infanzia, la coscienza del divenire e della collettività, motivandoli “al senso di responsabilità nei confronti del patrimonio e dei beni comuni” (Indicazioni nazionali 2012), in sintonia con l’art. 9 della Costituzione, ed educandoli al confronto. Nonostante la riduzione delle ore d’insegnamento e nonostante il programma curricolare preveda come contenuti obbligatori solo la preistoria e la storia antica, il sapere storico entra in gioco in molti altri aspetti e momenti dell’istruzione. La scuola primaria è dunque chiamata a “esplorare, arricchire, approfondire e consolidare la conoscenza e il senso della storia” in tutti …

"Scuola, la riforma impossibile (a costo zero)", di Leonardo Tondelli

“I soldi non ci sono. Ce ne saranno pochi anche in futuro”. Questa è in fondo l’unica cosa importante che ieri il sottosegretario all’istruzione Roberto Reggi ha rivelato a Repubblica. Tutto il resto – le 24 ore, le 36 ore, le scuole aperte tutto a luglio e fino alle sei di sera (ma perché non le dieci) – è puro spettacolo, come ormai è tradizione quando al Ministero provano a ritoccare i contratti degli insegnanti: proposte pirotecniche, qualche settimana di fuochi artificiali, poi il fumo e il chiasso si dirada e a settembre si riapre più o meno la stessa baracca. Magari stavolta sarà diversa; ma francamente non vedo come. La scuola italiana è il carrozzone che è: non sono qui a difenderla, ma non credo che si possa migliorare a costo zero. Immagino che anche Reggi e il suo ministro lo sappiano benissimo; non sono dilettanti. Ma se i soldi non ci sono, che altro possono fare? L’unica è raccontare e raccontarsi che da qualche parte del carrozzone ci siano enormi rubinetti di denaro …

"Edilizia scolastica, al via il piano del governo", da redazione Unità

L’annuncio di Palazzo Chigi: investimenti pari a 1.094.000.000 di euro. “Quattro milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove”. Il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio, prende il via. Un piano, composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro. Quattro milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove. Si tratta della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per un valore di 244 milioni (#scuolenuove) e del finanziamento per 510 milioni dal fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di …

"Reggi: «I cantieri ci sono rispetteremo gli impegni»", di Cinzia Lucchelli

Il sottosegretario Roberto Reggi assicura il rispetto dei tempi del piano di edilizia scolastica annunciato dal governo Renzi: «I cantieri sono già aperti in 404 Comuni, partiremo con gli interventi d’emergenza». Il premier ha promesso scuole belle, sicure, nuove. Ma quali cantieri sono stati aperti? «Alcuni sono già partiti. Si tratta di quelli sbloccati dal governo con l’esclusione dal Patto di stabilità di 404 Comuni: tutti quelli che avevano risposto all’appello lanciato da Matteo Renzi di segnalare le priorità di intervento su una struttura scolastica ed avevano le risorse sufficienti per pagare. Il valore di questi lavori è di un milione di euro ciascuno, in tutto 400 milioni. Si tratta di nuove costruzioni o lavori di manutenzione straordinaria che partono subito o sono già in corso e si concludono. Ad Aiello del Sabato, in provincia di Avellino, ad esempio, con 535mila euro consentiamo a una materna che vale 3 milioni di essere inaugurata a settembre». Il Cipe ha appena assegnato 510 milioni di euro alla scuola. In questo caso quale è l’iter e quali i …