Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Concorso scuola, la ricetta di Cicirinella", di Marina Boscaino

Ennesimo colpo di scena sul fronte di una delle consuete storie all’italiana. Condita, peraltro, da un nuovo ingrediente: l’incertezza del diritto che – anche a seguito della disattenzione ostentata dal precedente governo su sentenze del Tar e persino del Consiglio di Stato – rende particolarmente incerta la vita di chi si trova ad incappare con la contraddittorietà del nostro sistema. Parlo del concorso per dirigente scolastico. È di lunedì la notizia che il Consiglio di Stato, con le ordinanze n. 64/2012 e 67/2012 dell’11 gennaio, ha confermato il provvedimento monocratico che ha consentito l’ammissione alla prova scritta – celebratasi il 14 e il 15 dicembre – di candidati che nella prova preselettiva di ottobre avevano totalizzato fino a 5 punti di meno di quello previsto per essere ammessi allo scritto. Perché? La prova preselettiva del 12 ottobre è stata contestatissima sin dai giorni precedenti alla sua somministrazione. I candidati dovevano rispondere a 100 quesiti a risposta multipla selezionati su 5563 pubblicati il primo settembre sul sito del Miur. Già dal 2 settembre si avvicendavano errata …

"In arrivo i fondi della Legge 440", di R.P.

Si tratta di quelli del 2011, mentre non si sa dove siano finiti i fondi del 2010. Proteste della Flc che rileva l’esiguità delle risorse: meno di 11milioni di euro, mille euro in media per ciascuna scuola. Stanno arrivando alle scuole le comunicazioni del Miur relative ai fondi della legge 440 a sostegno dell’autonomia scolastica. Sono meno di 11milioni di euro in tutto, praticamente un terzo rispetto a quanto veniva erogato negli anni precedenti. Meglio di niente, dicono molti, ma in realtà si tratta di una modestissima “boccata d’ossigeno” che non cambia per niente la situazione pesantissima delle finanze scolastiche. D’altronde proprio grazie al sito della “Scuola in chiaro” è facile ormai verificare scuola per scuola in che modo le istituzioni scolastiche stanno sopravvivendo. Per ciascuna scuola, infatti, viene indicata la composizione percentuale delle entrate: in molti casi i contributi di soggetti privati (le famiglie in particolare) superano il 70-80%. La Flc-Cgil parla di quasi totale azzeramento dei fondi e lamenta il fatto che nel sito del Miur non si trova il testo della direttiva, …

"Così si stabilizzano 55 mila prof. A ogni scuola contingente triennale anche per fare le supplenze", di Alessandra Ricciardi

La svolta nel dl Semplificazioni. Fondi di funzionamento diretti agli istituti: recuperati 250 milioni Le ultime verifiche sono previste per oggi, quando si riunirà il preconsiglio dei ministri. E il fronte più critico è quello del Tesoro, da cui si attende il via libera sull’invarianza di spesa delle norme. Se ci sarà l’ok della Ragioneria generale, per la scuola è fatta: il ministro della funzione pubblica e della semplificazione, Filippo Patroni Griffi, ha accolto in pieno le richieste su scuola, università, edilizia e convitti, avanzate dal collega Francesco Profumo, in merito al decreto legge sulla semplificazione e lo sviluppo che è atteso a Palazzo Chigi per venerdì prossimo.

"Nuova laurea, 12 anni dopo l’università è meno elitaria", di Flavia Amabile

La Fondazione Agnelli analizza gli effetti della riforma del 1999 Migliora l’accesso ai corsi, ma non basta. E ci vuole più qualità Ricordate il «3+2»? È la «nuova» laurea, quella con cui hanno dovuto cimentarsi i diplomati dal 1999 in poi. Nei tre anni di conduzione gelminiana del ministero dell’Istruzione è andata in onda una campagna continua e dilagante sugli effetti disastrosi della riforma introdotta 12 anni fa dall’allora ministro Luigi Berlinguer. Oggi uno studio realizzato dalla Fondazione Agnelli ridimensiona molto di quanto si è detto in passato e disegna una situazione di luci ed ombre. A tutti quelli che a lungo hanno criticato il «3+2» giudicandola una macchina «sforna-laureati» e dipingendo l’Italia come un luogo invaso da giovani pieni di titoli accademici, il rapporto risponde con dati che raccontano tutt’altro. «Gli italiani tutti laureati? Una vox-populi», spiega Andrea Gavosto, direttore della Fondazione. Abbiamo la metà dei laureati che dovremmo avere entro il 2020 in base agli obiettivi di Lisbona. In realtà il nuovo tipo di laurea permette finalmente di affrontare una situazione drammatica: nel …

"Istruzione, non è questioni di titoli ma di qualità", di Benedetto Vertecchi

L’abolizione del valore legale del titolo di studio è diventato un tormentone, un argomento di cui si torna a parlare con periodica puntualità. Proprio di questo, a quanto pare, si parlerà nel consiglio dei ministri di venerdì prossimo. Nell’attesa di saperne di più, più in generale, di conoscere quali siano le intenzioni del governo riguardo il rinnovamento del sistema scolastico e universitario, ci sembra importante ricordare alcuni punti fermi da cui qualunque riflessione, nonché riforma, dovrebbe partire. È trascorso circa mezzo secolo da quando un gruppo di studiosi, attenti alle trasformazioni che si stavano verificando in campo educativo, promosse la prima grande rilevazione comparativa sui risultati che gli allievi conseguivano nei vari sistemi scolastici. Dal punto di vista dei promotori, quelle rilevazioni dovevano offrire elementi per una migliore comprensione del modo in cui i sistemi scolastici si mostravano in grado di far fronte alle esigenze che stavano emergendo per effetto delle trasformazioni sociali, culturali ed economiche. Dalle analisi comparative sarebbero quindi dovute derivare indicazioni utili per approfondire nei singoli paesi i problemi dello sviluppo educativo, …

Milleproroghe: Pd, importanti passi avanti su scuola e università

Ghizzoni: approvati nostri emendamenti su reclutamento docenti scuole e atenei. “Per il momento sono tre gli obiettivi raggiunti dal Pd in sede di discussione del Milleproroghe: l’inserimento dei docenti abilitati nelle graduatorie ad esaurimento, la ripartizione a tutte le università – quindi senza esclusione di quelle che hanno superato il rapporto del 90% tra spese di personale e risorse del fondo di finanziamento universitario – del piano straordinario di reclutamento per professori associati e la possibilità per i comuni di poter procedere all’assunzione supplente del personale dei servizi educativi e dell’infanzia. Manca ancora l’approvazione del nostro emendamento che prevede la possibilità per il personale della scuola di andare in pensione con il previgente regime maturando i requisiti entro il 31 agosto 2012. Se questo avvenisse saremmo davanti ad un vero poker d’assi a dimostrazione della discontinuità con le scelte politiche precedenti. Proseguiremo su questa linea anche per affrontare i futuri provvedimenti, costruendo un’interlocuzione con il governo sui temi, quali scuole e università, ai quali il PD affida la massima priorità per uscire dalla crisi e …

"Anti-camorra porta a porta", di Marina Boscaino

Bisogna eliminare il legame tra povertà e dispersione scolastica, creando un progetto ad hoc per la città e la Regione”; così Profumo un mese fa, a Napoli. Napoli-dispersione: binomio quasi automatico. Scampia – come Zen a Palermo – luogo “rinomato” solo per questa triste propensione. Qualche tempo fa un mio caro amico napoletano mi segnalava un articolo dell’Espresso sulla Festa dei Gigli, al quartiere Barra. Alla presenza della cittadinanza locale – bambini inclusi –, colonna sonora quella del Padrino di Coppola, in una festosa atmosfera da saga paesana, pericolosi boss della camorra suggellavano – stretta di mano e bacio sulle labbra – il proprio arrivo alla festa, organizzata da uomini dello stesso clan. E, nel corso della celebrazione collettiva, si ratificava il patto di sangue tra Angelo Cuccaro e Andrea Andolfi, pericolosi boss della zona. Canzoni napoletane e festa pubblica della camorra, con tanto di benedizione di devoti acclamanti e macabra liturgia da parte del parroco colluso di turno. NON È LA rappresentazione kitsch della ‘ndrangheta semiseria di Cetto Laqualunque, sebbene ostentazione di ricchezze e …