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“Maturità, addio buste il tema arriva online”, di Salvo Intravaia

A giugno le buste contenenti le prove della maturità lasceranno il posto al “plico telematico”. Per il nostro Paese si tratta di una rivoluzione. Per la prima volta in Italia il ministero dell´Istruzione proverà la “trasmissione telematica delle tracce delle prove scritte degli esami di Stato”. E tutta la “cerimonia” sui plichi della maturità rappresenterà un semplice ricordo. Niente più code nei “provveditorati” – che adesso si chiamano Ambiti territoriali – di sabato e domenica per la consegna ai presidi, o ai loro delegati, dei plichi provenienti da Roma con le prove. Niente più trasferimento in cassaforte, a scuola stessa, o alla più vicina caserma dei carabinieri o posto di polizia per evitare guai. E niente più agenti a scuola con le prove della maturità la mattina degli esami. Il 20 e 21 giugno prossimi, il tema di Italiano, la versione di greco al classico e il compito di matematica allo scientifico saranno inviate via internet alle scuole. Stesso discorso per tutte le altre prove scritte. La circolare riservata ai dirigenti scolastici dello scorso 20 …

“Maturità, addio buste il tema arriva online”, di Salvo Intravaia

A giugno le buste contenenti le prove della maturità lasceranno il posto al “plico telematico”. Per il nostro Paese si tratta di una rivoluzione. Per la prima volta in Italia il ministero dell´Istruzione proverà la “trasmissione telematica delle tracce delle prove scritte degli esami di Stato”. E tutta la “cerimonia” sui plichi della maturità rappresenterà un semplice ricordo. Niente più code nei “provveditorati” – che adesso si chiamano Ambiti territoriali – di sabato e domenica per la consegna ai presidi, o ai loro delegati, dei plichi provenienti da Roma con le prove. Niente più trasferimento in cassaforte, a scuola stessa, o alla più vicina caserma dei carabinieri o posto di polizia per evitare guai. E niente più agenti a scuola con le prove della maturità la mattina degli esami. Il 20 e 21 giugno prossimi, il tema di Italiano, la versione di greco al classico e il compito di matematica allo scientifico saranno inviate via internet alle scuole. Stesso discorso per tutte le altre prove scritte. La circolare riservata ai dirigenti scolastici dello scorso 20 …

"Maturità, addio buste il tema arriva online", di Salvo Intravaia

A giugno le buste contenenti le prove della maturità lasceranno il posto al “plico telematico”. Per il nostro Paese si tratta di una rivoluzione. Per la prima volta in Italia il ministero dell´Istruzione proverà la “trasmissione telematica delle tracce delle prove scritte degli esami di Stato”. E tutta la “cerimonia” sui plichi della maturità rappresenterà un semplice ricordo. Niente più code nei “provveditorati” – che adesso si chiamano Ambiti territoriali – di sabato e domenica per la consegna ai presidi, o ai loro delegati, dei plichi provenienti da Roma con le prove. Niente più trasferimento in cassaforte, a scuola stessa, o alla più vicina caserma dei carabinieri o posto di polizia per evitare guai. E niente più agenti a scuola con le prove della maturità la mattina degli esami. Il 20 e 21 giugno prossimi, il tema di Italiano, la versione di greco al classico e il compito di matematica allo scientifico saranno inviate via internet alle scuole. Stesso discorso per tutte le altre prove scritte. La circolare riservata ai dirigenti scolastici dello scorso 20 …

“Decreto semplificazioni: ok Commissione Cultura Senato”, di R.P. da La Tecnica della Scuola

I senatori confermano l’ossimoro dell’articolo 50: “organico funzionale ad inviarianza di spesa”. Nessuna proposta di modifica neppure agli altri articoli relativi alla scuola. In due sedute, svoltesi il 20 e il 21 marzo, la Commissione Cultura del Senato ha esaminato e licenziato favorevolmente il decreto semplificazioni. Il provvedimento è stato presentato in Commissione dai senatori Asciutti (Pdl), che si è soffermato soprattutto sugli aspetti riguardanti università e ricerca e Rusconi (Pd) che ha illustrato gli articoli relativi all’istruzione. Alla fine il parere emesso dalla Commissione è sostanzialmente positivo anche se in merito all’articolo 50, i senatori esprimono “rammarico per la mancata integrazione dell’organico dell’autonomia di diecimila ulteriori posti, nonchè per il carattere incerto dei fondi destinati alla definizione della consistenza numerica massima degli organici”. La Commissione chiede anche che si approfondisca un aspetto decisivo del provvedimento: come si potrà gestire l’aumento delle classi senza un corrispondente aumento di cattedre ? E infatti i senatori sottolineano che “deve comunque essere fatta salva l’eventuale variazione di organico derivante dalla consistenza della popolazione scolastica”. In merito agli stanziamenti …

“Decreto semplificazioni: ok Commissione Cultura Senato”, di R.P. da La Tecnica della Scuola

I senatori confermano l’ossimoro dell’articolo 50: “organico funzionale ad inviarianza di spesa”. Nessuna proposta di modifica neppure agli altri articoli relativi alla scuola. In due sedute, svoltesi il 20 e il 21 marzo, la Commissione Cultura del Senato ha esaminato e licenziato favorevolmente il decreto semplificazioni. Il provvedimento è stato presentato in Commissione dai senatori Asciutti (Pdl), che si è soffermato soprattutto sugli aspetti riguardanti università e ricerca e Rusconi (Pd) che ha illustrato gli articoli relativi all’istruzione. Alla fine il parere emesso dalla Commissione è sostanzialmente positivo anche se in merito all’articolo 50, i senatori esprimono “rammarico per la mancata integrazione dell’organico dell’autonomia di diecimila ulteriori posti, nonchè per il carattere incerto dei fondi destinati alla definizione della consistenza numerica massima degli organici”. La Commissione chiede anche che si approfondisca un aspetto decisivo del provvedimento: come si potrà gestire l’aumento delle classi senza un corrispondente aumento di cattedre ? E infatti i senatori sottolineano che “deve comunque essere fatta salva l’eventuale variazione di organico derivante dalla consistenza della popolazione scolastica”. In merito agli stanziamenti …

"Decreto semplificazioni: ok Commissione Cultura Senato", di R.P. da La Tecnica della Scuola

I senatori confermano l’ossimoro dell’articolo 50: “organico funzionale ad inviarianza di spesa”. Nessuna proposta di modifica neppure agli altri articoli relativi alla scuola. In due sedute, svoltesi il 20 e il 21 marzo, la Commissione Cultura del Senato ha esaminato e licenziato favorevolmente il decreto semplificazioni. Il provvedimento è stato presentato in Commissione dai senatori Asciutti (Pdl), che si è soffermato soprattutto sugli aspetti riguardanti università e ricerca e Rusconi (Pd) che ha illustrato gli articoli relativi all’istruzione. Alla fine il parere emesso dalla Commissione è sostanzialmente positivo anche se in merito all’articolo 50, i senatori esprimono “rammarico per la mancata integrazione dell’organico dell’autonomia di diecimila ulteriori posti, nonchè per il carattere incerto dei fondi destinati alla definizione della consistenza numerica massima degli organici”. La Commissione chiede anche che si approfondisca un aspetto decisivo del provvedimento: come si potrà gestire l’aumento delle classi senza un corrispondente aumento di cattedre ? E infatti i senatori sottolineano che “deve comunque essere fatta salva l’eventuale variazione di organico derivante dalla consistenza della popolazione scolastica”. In merito agli stanziamenti …

Scuola, Pd, riforma organi collegiali non deve essere apripista per privatizzazione

Ghizzoni: non concederemo legislativa su testo che non ci piace. “Sulla riforma degli organi collegiali degli istituti scolastici c’è ancora molto da fare. E per il Pd la volontà o meno di concedere la legislativa, e quindi agevolarne fortemente il percorso parlamentare, dipenderà dal contenuto del testo che sarà approvato dal comitato ristretto. È chiaro che se in quel testo vi saranno elementi che preludono ad una privatizzazione della scuola, come ad esempio la possibilità per gli istituti di costituirsi in fondazioni, per noi la partita si chiude immediatamente”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni interviene sull’iter parlamentare del testo di legge sulla riforma degli organi collegiali delle scuole al vaglio della commissione Cultura della Camera