"Il bivio tra Irpef e Irap", di Stefano Lepri
Irpef o Irap? In pochi giorni, il tempo delle belle parole sta già finendo. Chiarire che cosa in concreto significherà ridurre il «cuneo fiscale» richiede una scelta non facile. Questo tecnicismo arcano ma gradito a molti potrà essere riempito con più o meno soldi per le imprese, più o meno soldi per i lavoratori. Se le risorse sono limitate, ha ragionato il presidente del Consiglio ieri l’altro, meglio concentrarle dove l’effetto è più pronto e più visibile: sull’Irap, ovverosia sulle imprese. Invece il suo partito gli aveva appena consegnato un progetto dove la fetta più grande andava all’Irpef, ossia ai lavoratori. Ieri si è tornato a parlare di un misto. Per preferire l’una o l’altra opzione possono essere invocati motivi ideologici, destra e sinistra. Si possono confrontare calcoli di politica spicciola, quale scelta fa più colpo, quale allarga i consensi al governo. E purtroppo spingono in direzioni opposte differenti scuole di pensiero economico. Una crisi senza precedenti non aiuta a trovare consenso sui rimedi. Chi produce è più danneggiato dalla scarsa competitività, o dalla debolezza …