Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Congresso Pse, Renzi saluta l'ingresso del Pd: "Un giorno speciale", da repubblica.it

Un manifesto in dieci punti, con il lavoro al primo posto. E’ questo il documento approvato oggi al Congresso del Pse a Roma che ha incoronato il tedesco Martin Schultz a candidato per la presidenza della Commissione Europea, con l’obiettivo di “cambiare” l’Europa dopo che i conservatori hanno portato “paura e austerità” . Dal palco ha preso la parola anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a lungo seduto in prima fila tra Schulz e la segretaria della Cgil, Susanna Camusso. Renzi ha innanzitutto ringraziato Pierluigi Bersani, Piero Fassino, Massimo D’Alema e tutti i predecessori alla guida del Pd e dei suoi ‘affluenti’. “Per i democratici è un giorno speciale – ha detto in inglese – perché è un momento molto importante per la nostra comunità. E un pensiero va al mio amico Bersani, a Piero Fassino e Massimo D’Alema e a tutti i leader del Pd e prima del Pds-Ds”. “Io credo – ha proseguito il segretario democratico – che la più grande scommessa che dobbiamo vincere è quella dell’educazione e l’attenzione verso la …

"Il Lodo che mette l’Italicum alla prova", di Ninni Andriolo

Chiusa la partita dei sottosegretari si apre per Renzi quella dell’Italicum. La Camera inizierà a discuterne martedì prossimo, il voto finale dovrebbe arrivare in settimana. Al di là delle richieste di merito sulle soglie di sbarramento, sul premio di maggioranza, su preferenze, primarie, ecc, tra i parlamentari della maggioranza prevale – a Montecitorio come a Palazzo Madama – la richiesta di legare la riforma del voto a quella del Senato. Posizione che trova sponde consistenti nel governo, basti pensare – e non solo – alla componente ministeriale di Alfano. Ma Forza Italia si oppone e richiama il patto Renzi-Berlusconi per sostenere che nulla va cambiato. Il fatto nuovo delle ultime ore, tuttavia, riguarda le aperture del Presidente del Consiglio, uno dei due contraenti dell’intesa del Nazareno. Renzi si sarebbe impegnato con i vertici del gruppo Pd alla Camera «a convincere Berlusconi» sul «nesso politico stretto che esiste tra accordo elettorale, riforma del Senato e Titolo V della Costituzione». Un pressing che dovrebbe aprire la strada al voto dell’Aula a favore dell’emendamento Lauricella, lo stesso che …

"Il disastro del lavoro. Spariti 478 mila posti", di Luigi Grassia

Il 2013 del lavoro è stato un disastro e anche l’avvio del 2014 porta solo cattive notizie: la ripresa non si vede. I numeri diffusi ieri dall’Istat dicono che l’anno scorso è stato perso quasi mezzo milione di posti di lavoro, si è registrata una media mensile di 3,1 milioni di disoccupati e la quota di senza lavoro fra i giovani al Sud ha superato il 50%. Nessuna inversione di tendenza a gennaio 2014 con il numero dei disoccupati che cresce a 3,3 milioni. Il record dal 1977 Il tasso della disoccupazione a gennaio ha toccato il massimo da quando si registrano le serie storiche mensili (2004) e le serie trimestrali (1977): adesso siamo al 12,9% in crescita di 0,2 punti su dicembre e di 1,1 punti su gennaio 2013. I disoccupati conteggiati nel mese sono 3.293.000, più che raddoppiati rispetto a gennaio 2007 (1.513.000) quando la crisi non era ancora cominciata. Quanto al tasso di occupazione (cioè la percentuale degli occupati) scende al 55,3%, un numero basso rispetto alla media europea. Fra i giovani …

"Ecco il Jobs Act targato Renzi sussidio di disoccupazione anche per i lavoratori precari", di Valentina Conte

Il cuore del Jobs Act di Renzi è già sul tavolo del ministro del Lavoro. E si chiama Naspi. Un sussidio di disoccupazione universale, destinato a tutti coloro che perdono il posto. Tutti. Compresi i meno protetti tra i precari: i collaboratori a progetto, oggi fuori da quasi tutti i sostegni. Il piano – elaborato dal politologo Stefano Sacchi e fatto proprio prima dalla segreteria del Pd, poi diventato base di discussione per il governo – costerà 1,6 miliardi in più di quanto oggi si spende per i sussidi, dunque 8,8 miliardi in tutto, meno di quanto sin qui prospettato. Ma assicurerà protezione anche a quel milione e 200 mila lavoratori, ora per diversi motivi totalmente senza rete, in caso di disoccupazione. E potrebbe essere finanziata con uno spostamento di risorse dalla Cig in deroga, che vale 2,5-3 miliardi annui. Il dossier sarà esaminato nei prossimi giorni anche da Giuliano Poletti. «Ne parlerò con il ministro », conferma Filippo Taddei, responsabile economia del Pd. «È il piano più ragionevole di tutti, perché include anche gli …

“Non si risanano i conti gravando troppo sui Comuni”, di Roberto Giovannini

Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci, perché il sistema dei Comuni sta saltando? «Veniamo da sette anni caratterizzati da continue riduzioni delle risorse a disposizione dei Comuni. Si è caricato sulle nostre spalle molto del peso del risanamento dei conti pubblici, anche andando al di là del giusto. I Comuni hanno generato solo il 2,5% del debito pubblico del Paese, e gestiscono solo il 7,6% della spesa pubblica nazionale. Si capisce come non si possa pretendere di risanare i conti pubblici gravando esageratamente sui Comuni, che sono stati messi in ginocchio senza peraltro produrre risultati significativi sul versante del risanamento». Spesso voi sindaci venite accusati di sprecare risorse pubbliche come e peggio degli altri. Come replica? «Sono critiche francamente ingenerose. I sindaci hanno un rapporto diretto con i cittadini e rispondono direttamente a loro. A Torino come altrove la gente è perfettamente in grado di valutare come la città è amministrata e come sono spesi i soldi. Gli altri livelli istituzionali hanno invece forme di controllo assolutamente inesistenti. Qualcuno dice che anche i …

"Perché la Rete non è la piazza", di Massimo Luciani

La rete è una grande risorsa democratica: attiva e stimola la partecipazione, consente il dialogo tra persone molto lontane, semplifica le procedure di discussione. Ma siamo sicuri che la piazza virtuale si possa sostituire alla piazza reale? Davvero agorá fisica e agorá telematica sono la stessa cosa? Davvero l’ateniese del quinto secolo avanti Cristo e il cittadino di una democrazia pluralistica contemporanea si possono paragonare? Non credo. Le obiezioni all’equiparazione so- no molte. Lasciamo stare quelle tecniche (non tutti, ancora oggi, sanno o possono partecipare ad una discussione in rete; non ci sono garanzie di segretezza delle opinioni espresse o dei voti dati, etc.) e vediamo quelle più sostanziali. La prima riguarda il tempo. Si dice che la consultazione in rete ha il pregio di essere «in tempo reale». È vero. Ma questo è anche il suo limite, perché, procedendo così, questioni anche delicatissime e complesse possono essere affrontate senza essere sufficientemente studiate e meditate. E basta leggere i commenti a caldo ad alcune notizie di cronaca (anche politica) per capire quanto spesso siano imprudenti …

"Il sisma che porta il Pd nel socialismo europeo", di Piero Ignazi

Alla vigilia della riunione del Partito socialista europeo per la preparazione del programma elettorale il Pd, finalmente, supera quelle ritrosie che l’hanno lasciato a lungo in un limbo indefinito e aderisce alla famiglia dei socialisti (e democratici) europei. Questo passaggio, che non era riuscito alle precedenti leadership “di sinistra”, da Veltroni a Bersani, viene ora attuato da un segretario che proviene da tutt’altra tradizione politica. Anche questa decisione segnala la crisi verticale del vecchio establishment di derivazione Ds-Ppi. I ritardi, le incapacità e le debolezze di quelle tradizioni si erano talmente incrostati negli ultimi due decenni da aver prodotto un collasso per estenuazione. Non c’era più linfa vitale: si era esaurita la capacità di definire progetti, saldare alleanze, incrociare domande della società civile. Il leader del Pd, nonostante le sue origini politiche, possiede una carica rivoluzionaria: non ha tabù né reverenze. Se l’adesione al Pse è una condizione necessaria per poter giocare un ruolo in Europa grazie al sostegno dei partiti socialisti, allora al bando le pruderie post- democristiane. Questa disinvoltura, nel bene e nel …