Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"La rappresentanza come valore", di Nadia Urbinati

Abbiamo due articoli della Costituzione, il 3 (sull’uguaglianza) e il 51 (sulla promozione delle pari opportunità) e metà della nostra popolazione è costituita da donne, eppure vi è il fondato sospetto che la nuova legge elettorale voglia dare un’interpretazione riduttiva della parità di genere: questo è il senso delle dichiarazioni fatte dalla presidente della Camera Laura Boldrini e da numerose parlamentari di tutti gli schieramenti politici. La preoccupazione è legittima e pertiene al diritto di equa rappresentanza, un diritto che le liste bloccate senza norme che regolino il criterio di collocazione nella lista fatalmente violerebbero. Nel diritto di parità di genere si riflette il diritto di eguale partecipazione alla rappresentanza: non è un diritto “per” le donne e non è una concessione alle richieste delle donne. La rivendicazione della parità non è una rivendicazione di rappresentanza corporativa. È, al contrario, l’attuazione coerente di una visione della democrazia nella quale tutti i cittadini e tutte le cittadine debbano potere godere di uno stesso diritto di contare ed essere contati, di votare ed avere un’eguale opportunità di …

"Una legge elettorale paritaria, il coraggio di essere liberi", di Valeria Fedeli

L’8 marzo di quest’anno è sospeso tra cambiamento e conservazione. E’, infatti, in corso una forte battaglia politica di tante donne e uomini, un impegno trasversale che attraversa diversi gruppi parlamentari, per poter finalmente realizzare una democrazia che sia realmente paritaria. Sarebbe inaccettabile, e il rischio che corriamo in queste ore è forte, se la nuova legge elettorale penalizzasse le donne, cioè la maggioranza del Paese. In questo modo un’occasione storica per sperimenta- re l’equità di genere e di moltiplicare il cambiamento andrebbe persa! Non si tratta qui solo di riequilibrare una sottorappresentazione di genere in Parlamento. Si tratta di un cambiamento culturale profondo. Questa è una sfida centrale per ogni cambiamento politico, culturale e sociale, che vogliamo realizzare. Un cambiamento che è il cuore della responsabilità che Parlamento e nuovo governo si sono assunti in questa difficile fase storica. Il governo ha mostrato una capacità di innovazione nella parità tra ministre e ministri, scegliendo di legare il destino di molte importanti riforme proprio alle energie, alla competenza e alla concretezza delle donne. Poi, però, …

Intervento del Presidente Napolitano alla Giornata Internazionale della Donna

Signor Presidente del Senato, Signora Presidente della Camera dei Deputati, Signor Presidente della Corte Costituzionale, Autorità, Care e cari invitati, rivolgo un cordiale saluto a tutte e a tutti i partecipanti, ma un particolare augurio, come comprenderete, alle signore ministri che rappresentano la parità di genere sancita nella formazione del nuovo governo. Sono convinto che, al di là delle loro competenze e specifiche funzioni, non dimenticheranno di essere donne impegnate nella causa delle donne. E rivolgo anche un doveroso ringraziamento alla componente femminile del precedente governo per aver trattato situazioni complesse con professionalità e senso dello Stato e per l’impegno espresso in tema di pari opportunità. Ma i miei affettuosi auguri e il mio incoraggiamento vanno a tutte le donne, che in Italia e nel resto del mondo, ieri e oggi, ribellandosi, reagendo contro leggi e tradizioni assurde hanno non solo difeso la propria dignità e i propri diritti, ma affermato libertà e opportunità per tutte. Ringrazio coloro che lavorano nelle associazioni, che operano come religiose, nei corpi dello Stato e anche negli organismi internazionali …

"Le italiane meritano un 8 marzo di cambiamento, a partire dalla vita pubblica", di Roberta Agostini

Se chiediamo una legge elettorale che contenga norme per favorire la presenza femminile nelle istituzioni lo facciamo per una ragione politica generale e per un principio di civiltà che deve riguardare l’intero sistema politico. Le italiane meritano un 8 marzo di cambiamento, a partire dalla vita pubblica. L’8 marzo non può essere nel nostro paese una celebrazione retorica o una festa. Le statistiche ci raccontano puntuali della difficoltà delle donne italiane, delle vite precarie delle generazioni più giovani, delle disparità salariali, delle difficoltà di carriera, dell’impossibilita di tenere insieme famiglia e lavoro. È di qualche giorno fa la ricerca Istat sul capitale umano che evidenzia come quello dello donne nel nostro paese valga la metà di quello maschile a causa delle massicce percentuali di disoccupazione. E l’istituto europeo per la parità di genere, colloca l’Italia al ventitreesimo posto su 27 paesi nella graduatoria delle pari opportunità tra uomini e donne. Ma le donne italiane, la loro quotidianità, le loro speranze, le loro capacità sono anche il cuore di un progetto di rinascita per il paese. …

"La politica non è solo per uomini", di Massimo Adinolfi

“La parità di genere non si impone per legge” ha stabilito Maria Stella Gelmini, e per questo Forza Italia non si è dichiarata disponibile agli emendamenti che invece ne accolgono il principio, imponendo ad esempio l’alternanza uomo/donna in lista e la metà dei capilista donne. Forse, se all’ex ministro avessero chiesto della festa della donna, che cade domani, avrebbe proseguito contrariata osservando che nemmeno quella si può imporre per legge. Si può imporre infatti di festeggiare qualcuno o qualcosa, conculcando il diritto di libertà di chi invece proprio non vuol far festa? EvidentementeNO: perciò via la festa. E forse anche: via quel senso di vincolo collettivo, pubblico, che si cerca di affidare ai gesti e alle manifestazioni dell’8 marzo. A pensarci bene, poi, le parole della Gelmini sono un filo pleonastiche: non solo, avrebbe dovuto dire, le quote rosa non si impongono per legge, ma non si impone niente a nessuno. Non è questione di imposizione, insomma. Bensì di cortesia, di buona volontà, di garbo e, perché no? di cavalleria. Il tutto messo in un …

"La lite a colpi di tweet fa tremare il Tesoro", di Roberto Petrini

La scrivania che fu di Quintino Sella non è stata ancora completamente sgomberata dalle ultime carte dell’ex ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni. Il cambio della guardia è ancora fresco. In altri tempi il passaggio di consegne si sarebbe svolto in un clima di segreta e composta sobrietà. Invece il ciclone della nuova politica Speedy Gonzales, a colpi di sms, veloce come la luce, che ha nel mirino burocrazie e vecchi riti, coinvolge anche le austere stanze del palazzo umbertino di Via Venti Settembre. Dove la consegna del silenzio è cosa d’altri tempi. E’ bastata l’accusa del presidente del Consiglio Matteo Renzi al suo predecessore, e ormai aperto nemico, Enrico Letta di non averla raccontata giusta sui conti pubblici, a seguito dell’ennesimo schiaffo di Bruxelles all’Italia, che è arrivato il botto. Chiamato in causa, come massimo responsabile del bilancio dello Stato, l’ex direttore generale della Banca d’Italia e ministro dell’Economia, ha rotto tradizioni e consuetudini: dal suo smatphone ha spedito cinque tweet (a Enrico Letta, ma erga omnes) per difendersi: commenti «immotivati e incomprensibili», quelle della …

Lenzi (Pd): “Soddisfatti per ok a risoluzione, occorre attualizzare la 194”

“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in Commissione che ha portato al voto di una equilibrata e completa relazione in merito alla 194. Il punto centrale sottolineato dal documento è quello di rendere attuale questa legge fondamentale, garantendone l’applicazione in tutte Regioni dove è necessaria una puntuale informazione, affinché le donne sappiano ovunque a chi rivolgersi”. Così Donata Lenzi, capogruppo Pd nella commissione Affari sociali della Camera. ****** Relazione sullo stato di attuazione della legge n. 194 del 1978, concernente norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza, contenente i dati preliminari dell’anno 2012 e i dati definitivi dell’anno 2011. Doc. XXXVII, n. 1. RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE    La XII Commissione Affari sociali,    premesso che:     ha proceduto, ai sensi dell’articolo 124 del regolamento, all’esame della Relazione sullo stato di attuazione delle norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria della gravidanza, contenente i dati preliminari dell’anno 2012 ed i dati definitivi dell’anno 2011, presentata ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 194 del 1978;     la predetta Relazione è stata oggetto di …