Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Comuni: tasse e bilanci nel caos", di Gianni Trovati

Trentun luglio. Il Governo è pronto a un ennesimo rinvio del termine per chiudere i bilanci preventivi dei Comuni, che si portano dietro le scadenze per fissare le aliquote dei tributi locali, a partire dalla nuova Iuc con cui i contribuenti dovranno familiarizzare quest’anno. Un rinvio, del resto, che pare inevitabile perché il 30 aprile, data decisa con la proroga di un mese e mezzo fa, è apparsa fin da subito una decisione scritta sull’acqua, con quasi 4.100 Comuni al voto (la metà abbondante del totale; ci vivono 21 milioni di italiani) nelle amministrative del 25 maggio e con tutti i numeri chiave su finanza e fisco locale 2014 ancora da individuare. Ancor più dell’anno scorso, però, la catena delle proroghe può creare grossi problemi per i pagamenti di giugno: l’acconto Imu di giugno, come sempre, può basarsi sulle aliquote dell’anno scorso, mentre per la Tasi il debutto effettivo rischia di slittare all’autunno, a meno di far pagare un acconto con i parametri standard che però non prevedono detrazioni e quindi chiamerebbero alla cassa anche …

"La tassa del silenzio", di Luca Landò

Carta, penna e fantasia, proviamo a immaginare che in Italia, da questa mattina, tutti paghino le tassem tutti chiedano gli scontrini, tutti versino l’Iva: chiami l’idraulico e pretendi la ricevuta, vai dal carrozziere e fai lo stesso anche se lo sconto, chissà come, sparisce all’improvviso; insisti pure con il maestro di ripetizioni che conosce tutto ma quella cosa lì, la ricevuta appunto, non sa nemmeno cosa sia. E proviamo a immaginare, scontrini a parte, che non ci siano più evasori, né grandi né piccoli. Ebbene, ora di sera gli stipendi e le pensioni salirebbero di 102 euro al mese, come ha calcolato Stefano Livadiotti nel suo interessante ma inquietante Ladri: gli evasori e i politici che li proteggono, appena uscito per Bompiani. Altro che ribaltare l’Europa per mantenere la promessa degli 80 euro in busta a chi ne guadagna meno di 1500: prendendo quello che abbiamo già in casa (una montagna di soldi nascosti al fisco) potremmo innalzare di un po’ i redditi di tutti ma proprio tutti: ricchi e poveri, giovani e vecchi. Oppure, …

"Ma non c’è solo il mercato", di Massimo Adinolfi

Magari, se potessimo parafrasare Pascal, potremmo perfino trovarci d’accordo: il mercato ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Nell’originale si trattava del cuore, e Pascal ne rivendicava per l’appunto le ragioni, irriducibili ad una razionalità «étriquée», più ristretta e insensibile alle dimensioni sulle quali il cuore è capace invece di sporgersi. Nel caso di Mauro Moretti, l’amministratore delegato delle Ferrovie che ieri è intervenuto sul taglio degli stipendi ai supermanager, non si tratta del cuore ma di reclamare le ragioni del mercato, la razionalità nella de- terminazione dei compensi dei manager posti al vertice di imprese grandi e complesse, che è il mercato, secondo Moretti, a dover fissare. Secondo l’impeccabile logica della domanda e dell’offerta. Secondo questa logica, peraltro, Moretti non è certo il più bravo di tutti, visto che non è quello che prende più soldi di tutti. Lui stesso tiene a informarci che il suo collega tedesco prende tre volte e mezzo più di lui (che già guadagna cifre di poco sotto al milione di euro). Ma noi vorremmo invece continuare …

"Fare i conti con l’Europa", di Massimo Adinolfi

Che non sia facile capire i termini del confronto tra il governo italiano e l’Europa lo dimostra la varietà di chiavi di lettura che ritroviamo nei titoli dei nostri quotidiani. Da chi sottolinea i sorrisi di sufficienza degli esponenti della Commissione, a chi enfatizza le dichiarazioni fiduciose e sicure del premier, agli interrogativi perplessi dei giornali tedeschi. Non è chiaro se siamo di fronte ad un aspro confronto o magari ad un gioco delle parti che nasconde una sostanziale condivisione di vedute. Il dubbio ha peraltro una sua base nell’aritmetica dei conti pubblici. Prima di aver letto il Documento di Economia e Finanza atteso per metà aprile, possiamo solo ragionare per deduzioni. Se il quadro dei conti è sostanzialmente quello del governo Letta (ma c’è il rischio che una crescita inferiore al previsto possa consegnarci risultati meno favorevoli); se tali conti già rappresentavano il massimo consentito nel rispetto di un percorso di convergenza al pareggio strutturale di bilancio come previsto dal fiscal compact; se rispetto a tali obiettivi il nuovo governo ha annunciato una riduzione …

"Non pianti e sogni ma mete possibili. Cinque idee per rilanciare la cultura" di Gian Arturo Ferrari

Grami restano i tempi per la cultura, ma non privi di qualche spiraglio di luce. Che sarebbe sbagliato trascurare. Il presidente del Consiglio è tornato a più riprese e da varie angolazioni sul nodo educativo-formativo. Con passione e con calore, occorre dire, il che non è ancora nulla, ma è già qualcosa. Il provvedimento sull’edilizia scolastica, per ora solo un annuncio, ha certo un tonificante sottotesto cantieristico, ma l’idea che le scuole debbano essere decorose e possano anche essere belle è, per l’Italia, una rivoluzione. Anche la cultura insomma, da sotto il suo sudario di noia compunta, inizia a riscuotersi, percorsa dal vento dell’attesa. È il momento dunque di fissare alcuni punti e tirare alcune linee, a scanso di equivoci e di future delusioni. Primo: l’insieme e non le parti. Il vero è l’intiero, diceva il compianto Giorgio Guglielmo Federico Hegel, ossia la verità è il tutto. La cultura di un Paese, e nello specifico del nostro, è fatta certo di vari e diversi settori, ciascuno con le sue gelose peculiarità, ma quel che conta …

"Il valore prevalente dei servizi di cura", di Chiara Saraceno

Chi è gravemente invalido, perciò non in grado di provvedere da sé ai propri bisogni quotidiani (lavarsi, vestirsi, prepararsi il cibo, mangiare, andare in bagno, ecc.), ha diritto a ricevere un sostegno dalla collettività per far fronte, appunto, a questi bisogni? Nella maggioranza dei Paesi europei la risposta è affermativa. A prescindere dal reddito individuale o famigliare, a chi è gravemente invalido viene garantita una qualche forma di ausilio per poter svolgere le attività basilari della vita quotidiana. Le differenze tra Paesi riguardano da un lato il livello di generosità, dall’altro il modo in cui questo ausilio è garantito e i criteri per accedervi. In alcuni paesi — ad esempio quelli scandinavi e l’Olanda — esso è garantito tramite i servizi, residenziali o domiciliari, modulati a seconda della intensità del bisogno. In altri, come in Francia e più recentemente Spagna e Portogallo, sulla base del livello di invalidità viene definita una indennità che va spesa per acquistare servizi di cura certificati. In questa direzione si sta muovendo anche l’Olanda, in alternativa all’offerta diretta di servizi, …

"Ma il nodo è il Fiscal Compact", di Nicola Cacace

Ripetita iuvant! A pochi giorni di distanza dal monito di Angela Merkel a Matteo Renzi «bene la tua promessa di rispettare il vincolo del 3%, ma ricordati anche gli altri vincoli», stamane il commissario della Ue Barroso ed il presidente Van Rompuy hanno ripetuto il monito a Renzi «ricordati il rispetto anche degli altri vincoli». Quali sono gli altri vincoli? Il deficit zero del Pil, malauguratamente trasformato in art.81 della Costituzione e, soprattutto, il Fiscal Compact. Questo avviene mentre tutto il dibattito politico e mediatico italiano è incentrato sul 3%, sulla possibilità di sforare il deficit 2014 dall’attuale 2,7% al 2,9%, che significherebbe la possibilità di avere subito disponibili 3,2 miliardi per le riforme economiche. Perché si parla così poco degli «altri vincoli»? Perché non li si conosce? O è un pericoloso caso di «ignoranza attiva», quello che Goethe giudicava «non esserci altro caso più pericoloso»: i nostri politici non hanno ancora capito bene che non è il 3% il problema, Bruxelles ci potrà sicuramente concedere un 0,2% di sforamento purché noi ci impegniamo a …