"Il voto di scambio e l'atteggiamento del M5S", di Walter Verini
Le nuove norme per contrastare il voto di scambio politico-mafioso sono entrate in vigore proprio in concomitanza con la presentazione delle liste per le prossime elezioni europee, regionali (Abruzzo e Piemonte) e amministrative (migliaia di comuni). Grazie ad una iniziativa dei parlamentari Pd alla Camera, infatti, era stato approvato un emendamento che stabiliva l’entrata in vigore della legge contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, senza attendere i quindici giorni di vacatio legis previsti. Già questa decisione rappresenta un segno inequivocabile della volontà di non perdere un giorno per combattere efficacemente quella vera e propria piaga rappresentata dalla contiguità e dalla complicità tra politica e affari, e in particolare tra politica e organizzazioni criminali mafiose. Ho ancora sotto gli occhi quelle scene dell’aula del Senato, quelle scene dei senatori di Grillo, quando la legge ha avuto l’approvazione definitiva. Così come ho ancora vive nella memoria le cose dette alla Camera dagli stessi 5 Stelle lo scorso 3 aprile, quando l’assemblea approvò di nuovo la legge con le modifiche chieste dalla parte più attenta e sensibile delle …