Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Il voto di scambio e l'atteggiamento del M5S", di Walter Verini

Le nuove norme per contrastare il voto di scambio politico-mafioso sono entrate in vigore proprio in concomitanza con la presentazione delle liste per le prossime elezioni europee, regionali (Abruzzo e Piemonte) e amministrative (migliaia di comuni). Grazie ad una iniziativa dei parlamentari Pd alla Camera, infatti, era stato approvato un emendamento che stabiliva l’entrata in vigore della legge contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, senza attendere i quindici giorni di vacatio legis previsti. Già questa decisione rappresenta un segno inequivocabile della volontà di non perdere un giorno per combattere efficacemente quella vera e propria piaga rappresentata dalla contiguità e dalla complicità tra politica e affari, e in particolare tra politica e organizzazioni criminali mafiose. Ho ancora sotto gli occhi quelle scene dell’aula del Senato, quelle scene dei senatori di Grillo, quando la legge ha avuto l’approvazione definitiva. Così come ho ancora vive nella memoria le cose dette alla Camera dagli stessi 5 Stelle lo scorso 3 aprile, quando l’assemblea approvò di nuovo la legge con le modifiche chieste dalla parte più attenta e sensibile delle …

"La sfida da vincere della realizzabilità", di Alberto Quadrio Curzio

«Per un’Italia coraggiosa e semplice» ovvero «Misure per la competitività e la giustizia sociale» sono le qualificazioni date dal Governo al decreto legge appena varato. Sappiamo che il coraggio è una condizione necessaria per governare e riformare l’Italia ma non è una condizione sufficiente perché ci vuole anche un programma nazionale solido e realizzabile. Speriamo che lo sia il Def inviato il 16 aprile alla Commissione europea che sullo stesso si pronuncerà entro il 2 giugno. In attesa del responso consideriamo i principali autori e due caratteristiche del decreto. Coraggio, solidità e realizzabilità. Sono queste le sfide su cui devono misurarsi le tre personalità di governo della conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Il Presidente Renzi sta esprimendo coraggio politico, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Delrio dovrebbe darsi come obiettivo di garantire la solidità esecutiva, il ministro dell’Economia Padoan ha il compito di assicurare la realizzabilità fiscale. Questo trio potrebbe rappresentare nella complementarietà la forza del governo. Renzi ha la presa del comunicatore e il coraggio di difendere le sue scelte anche contrastando …

"L’Europa e il gioco del silenzio", di Luca Landò

Ma l’Europa esiste ancora? Perché, a cinque settimane tonde dal voto più importante per il futuro dell’Unione, così ci hanno detto e così probabilmente sarà, colpisce la straordinaria ostinazione con cui riusciamo a parlare di tutto tranne che di questa campagna elettorale. Con effetti francamente curiosi, come quelli di un’Europa lontana, ma di una Cina vicina. Non è un gioco di parole: oggi sappiamo più delle polveri di Pechino e dei miasmi di Shanghai che dell’inquinamento record in Francia e Belgio mentre, al contrario, nessuno accenna al miracolo della Ruhr, ex bacino di acciaierie e veleni che, bonificato e riconvertito, oggi richiama più visitatori di Pompei. Fa più notizia lo sciopero degli operai cinesi della Yue Yuen di Dongguan (producono scarpe per Nike, Timberland, Adidas e Asics) che il blocco totale dei treni che fra tre giorni paralizzerà la Romania o i ripe- tuti scioperi in Spagna e Grecia di cui nessuno parla al di fuori dei diretti interessati e dei rispettivi confini. Certo, la cronaca è la cronaca, ma il risultato è che tra …

"La sfida di Renzi è agganciare un po’ di ripresa", di Federico Geremicca

Una palla di neve che rotola e diventa valanga. Un’auto spinta in discesa e il motore che finalmente si sblocca e parte. E’ in un effetto così, adesso, che spera Matteo Renzi, il premier che «ha mantenuto la promessa» ma che sa che l’impegno assunto con gli italiani – e alla fine rispettato – potrebbe non bastare. Il giorno dopo il bagno d’orgoglio e d’ottimismo, insomma, il quadro si fa più chiaro per tutti, e il giovane segretario-premier non nasconde nemmeno a se stesso il persistere di zone d’ombra e di preoccupazioni. Quella che riserva agli uomini a lui più vicini, infatti, è un’analisi che per una volta – forse la prima volta – mischia assieme serenità e timore: la serenità di chi ritiene di aver fatto quanto possibile, insomma, ed il timore che anche questo – alla fine – possa non bastare. Sono tante, infatti, le cose che si possono rimproverare a Renzi: ma non l’essere un ingenuo, e neppure il cavalcare l’ottimismo a ogni costo. «Credo che si sia fatto il massimo di …

"Bene comune e interessi privati", di Michele Ciliberto

Il problema più grave dell’Italia sono le diseguaglianze che l’affliggono fin dalla costituzione dello Stato unitario. Ma a quelle classiche – tra Nord e Sud, tra «padroni» e «operai» – se ne sono aggiunte altre, non meno gravi e profonde: ad esempio quella tra nativi e immigrati. Tutte sono state poi accentuate e incancrenite ulteriormente dalla crisi che ci travaglia ormai da anni, lacerando gli equilibri sociali e spingendo gli individui a rinserrarsi ciascuno nel proprio «particulare» per cercare di difendersi di fronte all’incrinarsi delle forme tradizionali della solidarietà. Ma con risultati assai diversi, a seconda del ceto – o della «corporazione» – alla quale si appartiene. Nella crisi ci sono, infatti, ceti e classi sociali che precipitano in una condizione di indigenza sempre più grave, mentre altri non solo riescono a difendersi ma, chiudendosi in logiche strettamente corporative, tentano di conservare l’esistente e riescono a incrementare il proprio potere e ad aumentare la propria ricchezza. Del resto, non è una novità: è sempre accaduto così – e continua ad accadere – quando viene meno …

"L’investimento sul ceto medio", di Paolo Baroni

I gufi almeno per un po’ smetteranno certo di gufare, i rosiconi invece probabilmente continueranno a tormentarsi sostenendo, magari, che la manovra di Renzi non funzionerà. Il taglio del cuneo fiscale però è varato, e a partire da fine maggio regalerà a 10 milioni di italiani 640 euro netti in sette mesi. Sono 80 euro in più al mese e per chi guadagna 1200-1500 euro è come se gli entrasse in busta paga l’equivalente di un rinnovo contrattuale. Non poco di questi tempi. Certo gli incapienti, tutti quelli che stanno sotto la soglia degli 8 mila euro e che non pagando tasse il bonus non lo possono ricevere, sono rimasti a bocca asciutta. Ma per soddisfare anche loro sarebbero serviti almeno altri 2 miliardi e mezzo di euro. Renzi e Padoan, lo si è capito dal tira e molla degli ultimi giorni e dal menù finale delle coperture squadernato venerdì al termine del Consiglio dei ministri, hanno fatto fatica a trovarne 6,9, immaginiamoci dover arrivare a 9,5. Se Renzi avesse seguito le logiche che in …

“Contro la corruzione servono nuove leggi su prescrizione e falso in bilancio”, di Liana Milella

Raffaele Cantone ha finalmente ottenuto i lasciapassare per insediarsi sulla poltrona di commissario anti-corruzione, lì dove lo ha voluto Renzi. Ieri era nella sua stanza di magistrato della Cassazione. È emozionato perché, per la prima volta nella sua ventennale carriera che lo ha visto pm a Napoli contro la camorra e dalla camorra minacciato di morte, da 3 giorni è fuori ruolo. Sulla scrivania i tantissimi messaggi che ha ricevuto dal giorno della nomina. «Mi scrivono via sms, via mail, o per lettera, e c’è un leitmotiv che mi colpisce molto, la comune fiducia nel fatto che una svolta è possibile». La corruzione? «Uno dei mali peggiori della nostra democrazia». L’Italia è redimibile? «Io credo proprio di sì, e ci sono tante energie positive che aspettano solo di essere utilizzate». Le leggi attuali sono sufficienti? «Sicuramente servono delle decisive correzioni». La battaglia di Renzi contro la burocrazia? «La condivido al cento per cento. La cattiva burocrazia è la madre della corruzione». E quella contro gli sprechi? «La corruzione è essa stessa fonte di sprechi, perché …