"L’elettore in apnea nell’Italia che s’informa di più", di Carlo Buttaroni
Negli ultimi anni, il tema della partecipazione politica è stato al centro di un ampio dibattito che, partendo dal progressivo calo della partecipazione elettorale registrato nelle ultime tornate elettorali, ha riguardato le diverse misure che possono essere adottate per incoraggiare i cittadini a prendere parte alla vita politica del Paese. All’interno di questo dibattito cosa s’intende per «partecipazione»? Possono essere considerati partecipativi soltanto alcuni comportamenti come l’esercizio del voto o la militanza in un partito (entrambi in costante diminuzione negli ultimi anni) oppure anche quanti «discutono» di argomenti politici o si impegnano in ambiti informa- li? Secondo quanto si allarga o si stringe il campo di osservazione i risultati cambiano profondamente. Se si analizza solo la partecipazione elettorale, il calo registrato negli ultimi anni è evidente e segnala un generale deterioramento del processo partecipativo. Ma se si osservano altri indicatori, come l’interesse a informarsi o a seguire i di- battiti politici, a discutere con amici e parenti o a intervenire sui social network, i risultati sembrano suggerire l’opposto, cioè una crescita della partecipazione. È evidente …