Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Le riforme di Renzi l’ultima occasione per la svolta italiana”, di Federico Fubini

George Soros ripete spesso che la seconda guerra mondiale gli ha cambiato la vita. «Ma per chi è giovane ora il grande trauma è la crisi dell’euro – aggiunge -. Se fossi giovane, mi considererei una vittima e vedrei nell’Unione europea il colpevole». In questi giorni Soros presenta il suo ultimo libro, che ha voluto ottimista nel titolo («Salviamo l’Europa. Scommettere sull’euro per creare il futuro», Hoepli). Ma sa che alle prossime elezioni i populisti possono incassare un risultato senza precedenti. Anche il governo di Matteo Renzi è sotto esame: i mercati scommettono sulle sue riforme, dice. «Ma se fallisce il vento potrebbe cambiare». Una vittoria dei partiti antieuropei la preoccupa? «Sono sempre più forti. Siamo di fronte a una politica nuova, basata su un’ideologia nazionalista sfruttata da figure carismatiche per garantirsi sostegno. Questi leader hanno in mente un sistema formalmente democratico ma nei fatti autoritario e capace di manipolare l’opinione pubblica. Ciò che è populista per noi, per loro è semplicemente popolare». È il modello Putin, che in effetti non dispiace a Silvio Berlusconi, …

"Expo, trasparenza senza alibi", di Stefano Folli

Bene ha fatto il premier Renzi ad avviare un’offensiva anti corruzione sull’Expo di Milano. Ci sono due aspetti che il capo del governo non può tollerare. Il primo è che l’Italia comprometta la sua immagine su un terreno, l’esposizione internazionale del prossimo anno, su cui avrà gli occhi di tutto il mondo addosso. Il secondo è che passi nell’opinione pubblica l’idea che è esplosa la nuova Tangentopoli e che le autorità sono complici o, nel migliore dei casi, deboli e indifferenti. Ecco perchè adesso arriva in soccorso il magistrato Cantone, in apparenza accolto con soddisfazione da tutti. Perchè siamo, si potrebbe dire, all’ultima spiaggia. Le elezioni si svolgono fra meno di due settimane e dunque è ora, cioè in questi giorni, che l’elettorato sta scegliendo come votare. E le ragioni della scelta toccheranno l’Europa, in parte, ma soprattutto riguarderanno la credibilità della nostra classe politica, credibilità che continua a essere precaria. È il tema di sempre, ma stavolta non ci sono più alibi per nessuno. Il Sole 24 Ore 13.05.14 ****** “NERVI SALDI PER UN …

“Dovremo combattere un reticolo di lobby il bubbone è antico”, di Liana Milella

Raffaele Cantone. L’uomo del momento. Il “salvatore” di Expo. L’ex pm anti-camorra e oggi commissario anti- corruzione dice: «Il bubbone era lì. Lo abbiamo ignorato». Dice Renzi “non fermiamo i lavori, ma i delinquenti”. Non è tardivo? «Certo, alcune cose dovevano essere fatte prima. Ma non possiamo dimenticare la forte instabilità politica e tre governi durati poco tempo. E poi adesso guardare indietro non serve, toccherà agli storici individuare le responsabilità». Conoscendo l’Italia criminale non era meglio assicurare severi meccanismi di vigilanza sugli appalti? «Probabilmente sì, se siamo arrivati al punto di oggi. A Milano c’è stata grande attenzione ad evitare le infiltrazioni mafiose. Si è generato una sorta di strabismo, si è guardato molto a questo pericolo, ma non si è alzata la guardia sulla corruzione con la stessa forza e puntigliosità». In concreto, lei che può fare? «Dipende da cosa ci chiedono. Per ora il premier ha parlato di una disponibilità del nostro ufficio a lavorare su Expo, che non poteva che essere data. Per la semplice ragione che stiamo parlando degli appalti …

"Il mito di Marcello uomo di mafia con la reputazione del manager colto", di Enrico Deaglio

MI guardò in cagnesco. Poi si alzò, inforcò i Rayban neri, si abbottonò il doppiopetto rigato marrone e, giunto davanti al mio tavolo, si tolse gli occhiali con un ampio gesto e fece, a voce alta: “Eccomi, sono la sua vittima. Ma se mi conoscesse meglio, non scriverebbe quello che scrive”. Mise gli occhiali nel taschino, con una stanghetta fuori: “Comunque, complimenti; lei scrive molto bene” e se ne uscì, teatralmente. II brusio del locale era improvvisamente cessato, il cameriere era sbiancato, come quando nel saloon entra lo Straniero e mormora: “Dite al Condor che lo sto cercando”. Non c’è dubbio che avesse una reputazione, Marcello; e non solo di raffinato bibliofilo. Era una caricatura, ma nello stesso tempo faceva un po’ paura. E infatti, non aveva avversari politici: io perlomeno non ne ricordo nessuno. Ora che è stato definitivamente condannato (“fin dagli anni Settanta fu l’ambasciatore di Cosa Nostra a Milano”) gli italiani saranno costretti probabilmente a farsi delle domande scomode. Tipo: ma come è stato possibile? La mafia nel consiglio di amministrazione della …

"Decreto Poletti perché dico sì", di Cesare Damiano

Le correzioni al Decreto lavoro votate dalla Camera restano confermate. I cambiamenti introdotti dal Senato, anche se presentano alcune criticità, non stravolgono le modifiche volute dal PD. In alcune parti il testo risulta migliorato, come nel caso della formazione per gli apprendisti. Restano confermate le proroghe dei contratti a termine che da 8 passano a 5 e che sono complessive nell’arco dei 36 mesi e non collegate ai rinnovi; resta la sanzione, nel caso di superamento del tetto del 20% di contratti a termine, non prevista nel decreto iniziale, che diventa pecuniaria (su questo cambiamento avvenuto al Senato avevamo già dato la nostra disponibilità al ministro Poletti nella riunione di «maggioranza» tenutasi il giorno della prima fiducia alla Camera: mediazione rifiutata all’epoca dal Ncd); il fatto che il calcolo del 20% sia esclusivamente correlato ai dipendenti a tempo indeterminato (non includendo quindi tipologie come il lavoro a progetto, l’interinale o altre forme di assunzione flessibili), riduce il numero di contratti a termine utilizzabili dalle imprese; resta il diritto di precedenza che verrà richiamato in forma …

Renzi chiama Cantone all’Expo: controllo sugli appalti «puliti», di Vladimiro Frulletti

«Vogliono usare la vicenda Expo contro il governo e il Pd? Bene, allora ci salto sopra. Ci metto la faccia». Renzi ha deciso di giocarsi all’attacco la partita dell’Expo. E visto che la partita non s’annuncia semplice farà scendere in campo anche il neopresidente dell’autorità anti-corruzione Raffaele Canto- ne a cui ieri ha chiesto di seguire i lavori per l’Expo. E visto che Grillo e i 5 Stelle dicono che va fatta saltare l’esposizione, che è tutto un disastro, che già si sapeva che l’Italia non sarebbe riuscita nell’impresa, il premier coi suoi si dice pronto a scommettere che Milano ce la farà e che certo non sarà lui, ora, a mollare. «C’è chi gioca alla meno, che vuol far credere che l’unica strada è la disperazione, che è tutto finito. Invece dobbiamo dare un messaggio di speranza non ce lo chiede il nostro passato ce lo chiedono i nostri figli», scandisce da Monfalcone all’inaugurazione della nuova nave da crociera della Fincantieri. La vicenda Expo e la relativa inchiesta della magistratura milanese preoccupano, perché potrebbero …

"Il welfare al tempo dell’Europa che invecchia", di Carlo Buttaroni

Nel 2050 la popolazione del mondo supererà i 9 miliardi, con un incremento di 6,6 miliardi rispetto a cento anni prima, mentre verso la fine del secolo dovrebbe varcare la soglia degli 11 miliardi di individui. Le stime per i prossimi decenni evidenziano anche un’altra dinamica, altrettanto imponente: il progressivo invecchiamento della popolazione. A oggi, sono 810 milioni gli anziani in tutto il mondo, ma si prevede che il numero raggiunga il miliardo in meno di dieci anni e raddoppi entro il 2050, toccando i 2 miliardi. Ben 64 Paesi registreranno, nel 2050, oltre il 30% di anziani, facendo dell’invecchiamento il fenomeno più significativo del 21esimo secolo che trae le sue origini in due dinamiche confluenti: la crescita dell’aspettativa di vita e la diminuzione dei tassi di fertilità. La conseguenza inevitabile di questo processo demografico è il capovolgimento della piramide delle età, prima caratterizzata da un’ampia base costituita da giovani, che si sta assottigliando velocemente a vantaggio di un vertice anziano sempre più in espansione. Nel 2045, per la prima volta nella storia dell’umanità, la …