"Bruxelles e quella commissione affidata a un camerata neonazista", di Luigi Offeddu
Benvenuti nel Parlamento della nuova Europa. Dove, nella commissione Libertà civili, siederà per i prossimi 5 anni il camerata Udo, uomo di rari dubbi: Adolf Hitler fu per lui «un grande uomo di Stato», Rudolf Hess merita il premio Nobel postumo, e l’Olocausto avrà ucciso «al massimo 340 mila ebrei». In 22 mila manifesti elettorali, Udo è comparso in giubbotto nero, sulla sua moto, con la scritta a caratteri cubitali «Dare GAS», che molti dalla memoria lunga non hanno gradito. Udo Voigt, 62 anni, da Viersen in Germania, iscritto dai 16 anni all’Npd o Partito nazionaldemocratico che raccoglie i neonazisti tedeschi, e presidente dello stesso dal 1996 al 2011, entra all’Europarlamento avendo conquistato l’1% dei voti nel suo Paese. Con il motto «faremo saltare l’Ue dal di dentro». E con una certezza: tutti devono «inchinarsi davanti ai valorosi soldati della Werhmacht, e delle SS». Nella commissione Libertà civili, starà con altri 59 fortunati. Voigt è un «non-iscritto», uno di quelli rimasti fuori dagli 8 gruppi politici appena costituiti: Marine Le Pen non l’ha voluto neppure …