Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Che fare se la Sanità non regge più", di Luigi La Spina

In teoria, il nostro è il miglior sistema sanitario del mondo, perchè assicura l’assistenza gratuita a tutti. Lo sarebbe senz’altro, se fosse vero. È questa una delle tante illusioni di cui l’Italia si è fatta vanto in questi anni, compatendo non solo i poveri americani che hanno dovuto aspettare Obama per contare su una sanità un po’ più accessibile, ma anche i vicini di casa europei che possono godere, forse, di strutture ospedaliere più moderne ed efficienti, ma che pagano di più per essere curati. Ora, sembra che non sia più possibile continuare a mascherare la reale situazione di disagio e, in alcuni casi, di vera ingiustizia a cui sono sottoposti tanti italiani che si ammalano, perchè in molte regioni italiane la spesa pubblica per la sanità continua a crescere in maniera incontrollata, con il rischio che il nostro sistema di welfare faccia crac. Al di là dei solenni impegni di risanamento delle nuove giunte regionali, dopo la consueta denuncia degli sprechi attribuiti alla precedente amministrazione, i costi della sanità pubblica continuano a crescere per …

"Corruzione, raddoppiano i detenuti in attesa di giudizio", di Donatella Stasio

Nello Rossi, procuratore aggiunto a Roma, ricorda che nella lotta alla corruzione «non si può immaginare che la prevenzione abbia efficacia se non c’è anche un’efficacia dissuasiva penale» ma finché la repressione penale rimarrà affidata essenzialmente alla custodia cautelare e non «si metterà davvero mano a un’accelerazione del processo» (leggi: riforma della prescrizione), «il contrasto alla corruzione non sarà mai in grado di decollare». La conferma delle sue parole si trova nelle statistiche dell’Amministrazione penitenziaria che da sempre registrano poche decine di “colletti bianchi” in carcere, per lo più in custodia cautelare. Un dato che, però, nell’ultimo anno è «quasi raddoppiato» (il 7 maggio scorso si contavano infatti più di 100 detenuti in attesa di giudizio, su un totale di 321). Ma ormai neppure il carcere preventivo sarà più un deterrente contro la corruzione: la norma del decreto carceri, in via di conversione, lo vieta infatti quando il giudice ritiene che, all’esito del giudizio, la pena detentiva non sarà superiore ai 3 anni. Norma contestata dai magistrati perché avrebbe tenuto fuori dalle patrie galere molti …

"Cambiano i vertici europei, ma cambierà anche la Ue?", di Paolo Soldini

Due giorni per cambiare i vertici della Ue. Stasera, salvo sorprese (improbabili), Jean-Claude Juncker sarà il nuovo presidente della Commissione, pronto a prendere il posto di Barroso allo scadere del suo mandato, a novembre o forse prima. Domani sera, oppure domani notte o giovedì all’alba se tra i 28 capi di stato e di governo ci sarà da litigare, dovremmo conoscere i nomi del presidente del Consiglio europeo che succederà a Herman Van Rompuy e del Signor o della Signora Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza che succederà a Catherine Ashton. Poi, se va bene, di qualche commissario e, forse, chissà, del presidente dell’Eurogruppo, ovvero del consiglio dei 18 ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi con la moneta unica, che potrebbe essere il commissario agli Affari economici ma anche un altro. Vedremo. Oggi il parlamento a Strasburgo, domani i massimi leader a Bruxelles disegneranno insomma la nuova mappa del potere europeo, così com’è venuto fuori dal voto dei cittadini a maggio – ed è stata una grossa e importante novità democratica – …

"Concretezza e capacità di delegare antidoti (scout) contro gli autoritarismi", di Mauro Magatti

Con la velocità e la determinazione di cui è capace, Renzi batte quotidianamente il tempo del cambiamento: il Senato, la legge elettorale, il terzo settore, la riforma della Pubblica amministrazione, il jobs act sono i tanti temi che si rincorrono nell’agenda politica. D’altra parte, come ha ripetutamente affermato, la sua strategia è dimostrare al Paese che cambiare si può. E gli italiani si augurano che ce la faccia. Così, grazie alla legittimazione elettorale di cui dispone, Renzi gioca la sua leadership forzando la mano a una classe politica riluttante. E questo lo fa a suon di ceffoni. Cosa che gli accresce il consenso popolare e insieme l’astio di chi si sente messo all’angolo. È normale che, in un Paese complicato come l’Italia, chi vuole cambiare sia tacciato di autoritarismo. E non è difficile capire che, dietro a questa accusa, si celano spesso invidie e resistenze. D’altra parte, il fatto che Renzi, non richiesto, si sia sentito di rispondere a questa critica che sta nell’aria, è segno che si tratta di un punto sensibile. In realtà, …

"Fine silenziosa del referendum", di Michele Ainis

Le Costituzioni invecchiano, come le persone. Però, a differenza di noialtri, possono ringiovanire, bevendo un elisir di lunga vita. È a questo che serve ogni riforma, a proiettare nell’attualità un testo figlio dell’aldilà, di un’altra stagione della storia, affinché continui a rispecchiare lo spirito del tempo. E che faccia ha il nostro spiritello? Quella di chi va di fretta, sicché detesta le lungaggini della democrazia parlamentare, tanto più se rallentata da due Camere gemelle. Dunque la revisione del Senato gli strapperà un sorriso, come del resto il rafforzamento del governo, liberato dal ricatto della doppia fiducia. Qui e oggi, il nostro umore collettivo esige decisioni rapide, governi stabili, politici senza privilegi. Di conseguenza l’indennità zero per i nuovi senatori offre un’altra occasione per sorridere: e tre. Ma questo spiritello ha anche voglia di passare dall’altro lato dello specchio: vuole decidere, oltre che guardare. Da qui la crisi delle assemblee parlamentari, che peraltro è un fenomeno mondiale, non solo italiano. Negli Usa Benjamin Barber propone di rimpiazzarle con i sindaci, la Primavera araba le ha sostituite …

"Se uno su dieci diventa povero", di Tito Boeri

CON la pubblicazione ieri da parte dell’Istat dei dati sulla povertà nel 2013, cominciamo ad avere un quadro abbastanza completo di cosa è successo alla distribuzione dei redditi in Italia in questa interminabile crisi. Bene chiarire subito che è stato uno shock senza precedenti nella storia repubblicana. IL reddito medio è calato in sei anni del 13 per cento, riportandosi ai livelli di un quarto di secolo fa. Per ritrovare un potere d’acquisto medio comparabile dobbiamo risalire al 1988, per capirci l’anno del disgelo fra Stati Uniti e Unione Sovietica, con la visita di Ronald Reagan a Gorbaciov nel freddo inverno moscovita. Bene che i politici e coloro che fanno informazione si ricordino di questo meno 13% nel commentare le prese di posizione delle rappresentanze di interessi che lamentano il calo dei redditi delle categorie da loro rappresentate. Nelle ultime settimane, ad esempio, abbiamo assistito ad un florilegio di comunicati che lamentavano il crollo dei redditi dei pensionati proprio mentre partiva la campagna di Cgil-Cisl-Uil per estendere ai pensionati il bonus di 80 euro del …

"Due Italie sempre più lontane", di Nicola Cacace

I recenti dati dell’Istat sulla povertà delle famiglie e quelli della Banca d’Italia sulla ricchezza delle famiglie mostrano plasticamente il quadro delle due Italie che si allontanano sempre più per effetto della crisi e di meccanismi di diseguaglianze crescenti cui è difficile porre riparo. Renzi ci sta provando, coi tetti agli stipendi degli alti dirigenti e con gli 80 euro ai dipendenti. Troppo poco per la dimensione del gap e perché ci sono solo due modi per combattere le diseguaglianze, fisco progressivo e welfare inclusivo. Speriamo ci riesca, ma il tempo non gioca a favore, tra la gravità dell’oggi ed i tempi realizzativi di leggi e norme. Il raddoppio della povertà assoluta tra 2007 ed oggi, da 2,4 milioni, 4% della popolazione, a 4,8 milioni, 8% della popolazione, è un segnale di gravità assoluta, cui neanche iMedia hanno dedicato l’attenzione dovuta. Solo in Grecia, in nessun altro paese Spagna inclusa, si è realizzato un peggioramento così netto della condizione sociale. Al cospetto di questi dati, se non si sono verificati sinora episodi significativi di violenza …