"Lavoro, 140mila a rischio. L’economia resta al palo", di Giuseppe Caruso
La crisi non è finita. A confermare quello che la maggior parte degli italiani sente sulla propria pelle, dai salari al ribasso al lavoro che non c’è, arrivano una serie di dati che fotografano le difficoltà dell’Italia. UN’ECONOMIA FERMA Bankitalia ieri ha reso noto che il 2014 dovrebbe far segnare una crescita limitata del prodotto interno lordo allo 0,2%, in netto calo rispetto alle stime dell’Istat (+0,6%), che già peraltro abbassavano i dati previsti dal governo (0,8%).Acreare questa situazione concorrono diversi fattori, quali la produzione industriale che ristagna ed i miglioramenti ancora troppo timidi che arrivano dai consumi delle famiglie, dagli investimenti e dalle condizioni del credito. Un risultato deludente, se si pensa che la stessa Bankitalia, nel Bollettino di gennaio, aveva pronosticato una crescita dello 0,7%. I numeri diffusi ieri erano stati in qualche modo anticipati il giorno prima dalle parole dell’Economia, Pier Carlo Padoan: «Per la crescita purtroppo non esistono scorciatoie e la situazione resta molto critica. Prevediamo una crescita debole ed una disoccupazione ancora elevata per tutto il 2014». Secondo Bankitalia tuttavia …