Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"Lavoro, rinvii e distrazioni", di Maurizio Ferrara

L’Italia sta chiedendo più flessibilità all’Europa sulle regole di bilancio e in cambio promette incisive riforme economiche. La partita è delicata, ma non potrà iniziare sul serio se il governo Renzi non dà prima qualche segnale immediato sulle riforme. Il fronte su cui, giustamente, vi sono le maggiori aspettative è il mercato del lavoro, che funziona malissimo e ostacola la crescita. I dati parlano chiaro. Su cento italiani fra 20 e 64 anni, meno di 60 hanno un’occupazione. In Germania sono 77, nel Regno Unito 75, in Francia 70. Anche negli altri Paesi c’è stata la crisi, perciò non si può dar la colpa solo a questo. La distanza rispetto ai valori dell’area euro era già molto alta prima del 2008. Nello scorso maggio si sono creati 50 mila nuovi posti di lavoro. È una buona notizia, ma nello stesso mese la Germania ne ha creati (fatte le debite proporzioni) quattro volte di più. Dobbiamo cambiare passo, e alla svelta. I problemi «strutturali» del mercato del lavoro italiano sono noti. I servizi per l’impiego sono …

"Il vuoto occidentale", di Vittorio Zucconi

C’è un fatto nuovo nel conflitto antico fra Israele e Hamas: l’indifferenza del resto del mondo e l’ammissione esplicita di impotenza: «Hamas lancia razzi e non vuole tregua », sospira John Kerry da Washington, partendo per il Cairo. Netanyahu eviti l’escalation, dice obliquamente Obama, ma senza chiedergli di fermarsi, in altre tragedie immerso. L’ONU, come sempre, non conta. Dunque, che il massacro continui, ammazzateli ma “con juicio”, come avrebbe scritto Manzoni, che il fuoco bruci fino a consumare se stesso anche questa volta, lasciando le braci per il prossimo incendio. Il reciproco mattatoio, quotidianamente tentato senza grandi effetti da Hamas per provocare la furia israeliana e condotto con ben maggiore efficacia da Tsahal, l’armata israeliana, che non si fa ripetere l’invito, è ricominciato esattamente dove lo avevamo lasciato nel 2009 al termine dell’Operazione Piombo Fuso. E più che grida di sdegno da Europa e Stati Uniti si levano alzate di spalle, blandi moniti e, dopo fascine di morti, inviti alla prudenza. Viviamo un “overload”, un sovraccarico di tragedie e di fallimenti politico-diplomatici che inducono il …

"Quei corpi accusano l’Europa", di Gianni Riotta

Nell’Iliade, l’epica greca celebra le onoranze funebri ai defunti come comandamento etico del mondo classico: il poema si conclude, nella traduzione di Monti, con «questi furo li estremi onor renduti al domator di cavalli Ettorre». E nel dialogo tra il Re troiano Priamo, che gli chiede il corpo straziato del figlio Ettore, e il crudele guerriero mirmidone Achille, i due eroi trovano un momento di comune compassione umana, al di là del conflitto feroce in corso. Da Omero alle tregue della I guerra mondiale per recuperare i caduti, fino al credo del corpo Usa dei Marines non lasciare mai un compagno indietro, vivo o morto che sia, e alle donne che corrono al Santo Sepolcro per accudire il cadavere di Gesù, trovandolo risorto, il valore del corpo delle vittime è cruciale nella nostra cultura. Troppo tempo, ahinoi, sembra dividerci dai classici cui facciamo risalire, con trascurata arroganza, le radici della civiltà, se i cadaveri dei 298 esseri umani del volo MH17, travolti dalla ferocia dei separatisti ucraini del capobanda «Bes», guidati da specialisti militari russi, …

"La vera storia dell'Asinara. Falcone e Borsellino sull’isola bunker", di Attilio Bolzoni

Nell’agosto del 1985 Falcone e Borsellino, minacciati dalla mafia, vennero costretti all’esilio con le famiglie sull’isola del Diavolo. E anche per loro quel paradiso fu un inferno Nel giardino di una villa sul mare è appena cominciata una festa. Sguardi, ragazze abbronzate che ballano. Dietro una siepe si muove un’ombra, poi un’altra ombra è già sul sentiero che porta alla spiaggia. Sono carabinieri in tuta mimetica, come in guerra. Non c’è più musica e non c’è più festa, solo silenzio. Un giovane capitano si avvicina a un uomo, che in mano ha ancora una coppa di vino bianco: «Dottore, lei i suoi familiari dovete fare le valigie: ho l’ordine di portarvi immediatamente in aeroporto per trasferirvi tutti in un luogo segreto. Non chiedetemi dove perché non lo so». Si volta e gli mostra il blindato, metà jeep e metà carro armato. Butta fumo, ha i motori accesi, è pronto a partire. Tutti i ragazzi se ne sono andati, la villa è vuota, in mezzo al giardino è rimasto solo lui, il “dottore”, Paolo Emanuele Borsellino, …

"Ruby, la verità di una biografia", di Francesco Merlo

Rendo esplicita la cosa più indecentemente berlusconiana che ho letto e ascoltato e cioè che “l’amor nostro” (così lo chiama il Foglio) è stato assolto e dunque Repubblica… è stata condannata. Al contrario, un indecente assolto rimane un indecente. E non è certo al potere giudiziario ma ai lettori che in questi anni Repubblica ha raccontato l’indecenza di quella parodia di don Giovanni al governo. NON era il reato penale che cercavamo quando denunziavamo l’oscenità dei pezzi di Stato con cui l’allora presidente del Consiglio pagava prima i suoi piaceri sessuali e poi le spese degli imbrogli che da quei piaceri derivavano. E abbiamo descritto con malinconia, stupore e spesso con pietà l’universo dei ricottari parassiti — quanti giornalisti di fama! — che slurpando lo servivano nell’alcova. Non pensavamo mai ai carabinieri ma qualche volta agli infermieri quando scoprivamo che la consigliera regionale che lui aveva fatto eleggere era l’avvenente mezzana che gli “briffava” le prostitute disprezzandolo in segreto con l’appellativo “culo flaccido”. E ci pareva che illustrassero benissimo il potere italiano e non il …

"Bicameralismo perfetto, anomalia italiana", di Roberto D'Alimonte

Capita spesso nel nostro paese che si discuta di massimi sistemi senza alcun riferimento fattuale. È il caso del dibattito sulla riforma del Senato e in particolare sul nodo della elezione diretta o indiretta dei futuri senatori. Per i critici della riforma elezione popolare e democrazia sono sinonimi. Una seconda camera eletta dai consiglieri regionali, come previsto dal disegno di legge governativo, e non dai cittadini, sarebbe una istituzione sostanzialmente non democratica. Questo è un argomento privo di ogni fondamento empirico. Tanto per cominciare la maggioranza dei paesi della Unione europea (15 su 28) non hanno una seconda camera. In altre parole sono sistemi parlamentari monocamerali. Tra i 13 paesi che hanno una seconda camera solo in 5 paesi i suoi membri sono eletti direttamente dai cittadini. In Spagna, tra l’altro, una parte dei membri sono designati dalle Comunità autonome. Tra questi 5 paesi solo in Italia, Polonia e Romania si può dire che la seconda camera abbia dei poteri legislativi rilevanti. E solo l’Italia ha un sistema parlamentare in cui il Senato ha esattamente …

"La riforma (e le obiezioni) ai raggi X", di Marco Bresolin

Domani inizieranno le votazioni sul ddl che modifica la Costituzione. I tempi stringono e restano molte resistenze: avrà l’ok entro la pausa estiva? Si riparte domani, con le prime votazioni sul disegno di legge sulle Riforme licenziato dalla commissione Affari Costituzionali (che ha apportato modifiche significative al testo del governo). In Senato gli emendamenti arrivati sono quasi ottomila e la prima sfida, dunque, è contro il tempo. La maggioranza vuole fare presto e chiudere la partita nel giro di un paio di settimane, anche perché si rischia un ingorgo con altri decreti in scadenza che devono essere approvati. Ma non sarà semplice. Il perché sta scritto (anche) nel Mattinale di Forza Italia, che chiede più «serenità». Al di là del termine tanto caro a Renzi (e un po’ meno a Letta), il messaggio che arriva dal centrodestra è chiaro: il Patto del Nazareno resta in piedi, ma «dobbiamo considerare senza ansie il merito di emendamenti e proposte migliorative. Non è ammesso alcun tipo di frettolosità sudamericana, né contingentamento di tempi, né ghigliottine». Poi ci sono …