Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

L’apologia del fascismo è reato: che lo dica Scelba o Fiano, questo è un principio costituzionale

Solleviamo il velo dell’ipocrisia: il fascismo non è una opinione, è un’ideologia che punta a scardinare il sistema democratico e quindi la sua apologia è reato. Dal 1952, la legge Scelba – che ha dato attuazione alla XII disposizione transitoria della Costituzione – ha disciplinato il divieto di riorganizzare il disciolto partito fascista e il reato di apologia del fascismo. Contro la legge Scelba – in linea di principio – nessuna forza politica obietta. Negli ultimi anni, però, assistiamo a due fenomeni, facce della stessa medaglia, cioè l’inefficacia della legge Scelba: un rigurgito neofascista, pubblicamente propagandato e, di converso, sempre più rare condanne di apologia del fascismo. E’ per questi motivi che il collega Fiano ho presentato nell’ottobre del 2015 una proposta di legge, che anche io ho convintamente sottoscritto, per introdurre nel Codice Penale il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista punibile con la reclusione da 6 mesi a 2 anni, con l’aggravante dell’uso distorto del web. Questa proposta è stata oggi votata alla Camera. Molte le accuse sollevate dai banchi della …

Fascismo e antifascismo

La rubrica MetaCarpi del settimanale Voce del 13 giugno era dedicata a “Fascismo” e, tangenzialmente, citava anche la mia attività parlamentare. Ho ritenuto utile commentare: ne è scaturito un “botta e risposta” sul numero in uscita oggi. Ecco la mia lettera pubblica. Cortese Direttore, ho letto con interesse, ma non senza perplessità, la rubrica MetaCarpi dell’ultimo numero di Voce – intitolata “Fascismo” – che cita anche il mio lavoro parlamentare. La proposta di legge del collega Fiano, che ho convintamente sottoscritto, introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista: la recente vicenda dello stabilimento balnerare di Chioggia, per non parlare del fascio littorio inserito nel simbolo di una lista elettorale ammessa alle recenti elezioni amministrative, dimostrano come siano diffuse le ostentazioni apologetiche delle ideologie fasciste e naziste. La proposta Fiano ha acceso un dibattito pubblico nel merito che ritengo utile e mi fa piacere che anche il suo giornale se ne sia occupato, anche se nutro perplessità sulla tesi di fondo sostenuta nella rubrica: se il fascismo degli italiani fosse davvero esclusivamente “antropologico”, …

Milioni di oriundi possono diventare “cittadini italiani”. Un diritto negato ai minori stranieri che vivono in Italia

L’immagine è tratta dal sito web L’Italia sono anch’io Tutti i discendenti di seconda, terza, quarta generazione ed oltre, di italiani maschi (dal 13/6/1912 fino al 31/12/1947) e di donne italiane (dall’entrata in vigore della Costituzione, anche se c’è voluta una sentenza della Corte Costituzionale del 1983 per ribadire il principio di parità tra uomo e donna anche in questo ambito) sono da considerarsi a tutti gli effetti cittadini italiani e per l’ottenimento della cittadinanza dovranno solamente seguire un determinata procedura (molto italica, data la quantità di documenti da riprodurre…). In altre parole, per lo Stato italiano può diventare cittadino un ragazzo nato e cresciuto, ad esempio, in Sud America da discendenti italiani: poco importa che, essendo magari di quarta generazione, non parli la lingua bensì il dialetto dei nonni probabilmente corrotto dai decenni di contaminazione linguistica con il paese “ospite”, che non conosca la storia e la cultura italiana o che non vi abbia mai messo piede. È di questi giorni la notizia che migliaia venezuelani di origine italiana – stante l’incertezza politica di …

Pur tra polemiche e distinguo, il reato di tortura è finalmente legge anche in Italia

Il testo di una legge è sempre il frutto di un compromesso tra le diverse posizioni espresse dal Parlamento, che poi riflettono le tante posizioni presenti nella società. Anche la legge approvata ieri dalla Camera in via definitiva, che introduce, per la prima volta, nel nostro ordinamento il reato di tortura, è frutto di una mediazione fra posizioni diverse. Perché l’Italia ha dovuto aspettare quasi 30 anni dalla ratifica della Convenzione Onu per legiferare sull’argomento? Per diverse ragioni. Tra queste, ad esempio, il fatto che non pochi, nel nostro Paese, ritengano che introdurre nell’ordinamento il reato di tortura significhi legare le mani alle forze dell’ordine quando devono effettuare arresti, procedere contro i violenti o con indagini particolarmente insidiose. È una valutazione grossolana ed erronea: sono convinta che chi indossa una divisa abbia piena coscienza del fatto che questo non consegni loro il tesserino dell’impunità, così come ben sappiamo che quello di cui si occupa la nuova legge sono casi marginali nel grande lavoro quotidiano delle forze dell’ordine. Ma, come ricordato anche ieri durante la discussione …

Amministrative: niente analisi affrettate, ma un serio ragionamento è necessario

Questa tornata amministrativa ci consegna un risultato netto, che deve interrogarci, come partito e come formazioni di centro-sinistra. Le elezioni amministrative sono certamente ancorate a specificità locali, che dipendono dalla scelta del candidato, delle liste a suo sostegno, dal contesto e dalla storia pregressa. Ogni città in cui si è votato fa storia a sé, ma tutte insieme danno indicazioni anche nazionali. E le amministrative 2017 le ha certamente vinte il centro-destra, che guiderà capoluoghi di regione come Genova o L’Aquila, per molti versi simbolici, ma anche centri minori, come la nostra Vignola, in regioni a tradizione “rossa”. Delle cinque città emiliano-romagnole che sono andate al ballottaggio, nessuna sarà a guida Partito democratico. A questo risultato hanno contribuito fattori diversi: il centro-destra unito che ha saputo farsi miglior interprete delle indubbie paure di tanti cittadini (potremo dire, con le dovute cautele, che l’approccio alla Trump ha fatto da maestro); i 5 stelle, nei ballottaggi, non si recano alle urne in massa, ma quando lo fanno votano principalmente contro il Pd (le analisi dell’Istituto Cattaneo indirizzano …

Quelle migliaia di ragazzini già italiani nei fatti, prima ancora che nel diritto

Opporsi a una legge è più che legittimo. In una delle massime sedi istituzionali, come il Senato, i rappresentanti eletti dal popolo sono però chiamati innanzitutto al rispetto dell’altro e del luogo. Non è inscenando bagarre, urlando, spintonando e mandando in infermeria un ministro della Repubblica che si rafforzano le proprie ragioni. Sono passati quasi due anni dall’approvazione, alla Camera, del progetto di legge sulla cittadinanza italiana ai minori stranieri (nota come ius soli): da ottobre 2015 il provvedimento è in attesa in Senato, bloccato dai veti incrociati. Non si tratta di svendere la cittadinanza ad alcuno, come sta argomentando la destra, ma di tutelare un diritto. Davvero un ragazzino che è nato in Italia, che ha frequentato le scuole in Italia, che parla correntemente l’italiano può essere considerato uno “straniero”? Sull’argomento, ha cambiato idea anche il Movimento 5 stelle: la scelta di astenersi – che al Senato equivale ad un voto contrario – è forse il frutto quell’incontro Salvini -Casaleggio, che Repubblica conferma si sia tenuto una decina di giorni fa, ma che ora …

Un test amministrativo che ci interpella

Il voto amministrativo parziale di ieri, 11 giugno, è un test locale dal quale trarre alcune indicazioni, tanto per il livello nazionale quanto per quello territoriale. Nel modenese tre Comuni sono andati al voto. A Castelnuovo Rangone si è imposto il nostro Massimo Paradisi, candidato uscito da una stagione spesa a ricucire e fare sintesi nel campo del centrosinistra: un candidato che ha convinto e vinto. A lui gli auguri di buon lavoro. Un forte “in bocca al lupo!” a Paola Covili, la candidata sindaco di Vignola che, fra quindici giorni, se la dovrà vedere al ballottaggio con il candidato del centrodestra Pelloni, avanti di qualche punto percentuale. Se, insieme alla sua squadra, riuscirà a far tornare alle urne tutti i cittadini che si riconoscono nei valori del centrosinistra, il risultato non potrà che premiare il suo impegno e la sua competenza. A Novi non è andata secondo le attese, nonostante l’impegno, la passione, la determinazione che Giulia Olivetti ha profuso in questa difficile campagna elettorale. Non è riuscita nell’impresa di guidare l’Amministrazione – che …