Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

Factory 365, l’on. Ghizzoni parlerà di tasse e risorse per gli atenei – comunicato stampa 06.12.14

  Domenica 7 dicembre la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni sarà a Roma tra gli ospiti di Factory 365, la due giorni organizzata dai Giovani democratici per discutere le tematiche più importanti per il Paese, oggetto di 60 tavoli di lavoro a cui parteciperanno giovani da tutta Italia. Manuela modenese interverrà al tavolo dedicato alla tassazione e finanziamento universitario, un tema su cui è da tempo impegnata. Ecco la sua dichiarazione:   “Abbiamo le tasse universitarie fra le più alte d’Europa: questo dato allarmante, se letto insieme ad una distribuzione non equa dei redditi, a squilibri territoriali e alle poche borse di studio (sono circa 46.000 gli studenti meritevoli che rischiano di rimanere senza), sta causando una preoccupante emorragia di iscrizioni, come già evidenziano gli ultimi rapporti sull’accesso universitario. Un patrimonio di talenti e creatività disperso. Per questo ho lavorato a lungo a una proposta di legge che ridisegna completamente la tassazione universitaria per renderla finalmente equa, progressiva e inclusiva. Questo tema, insieme a quello dei finanziamenti all’università e alla ricerca, è una delle …

"Ascoltate chi sta sul campo", di Giuseppe De Rita – Corriere della Sera 2.12.14

Forse è un falso allarme. Ma le ultime settimane, coronate da un forte quanto inatteso assenteismo elettorale, hanno rimesso in discussione l’ambizioso disegno di disintermediare il rapporto fra politica di vertice e singoli cittadini attraverso la delegittimazione delle varie sedi intermedie di confronto e di mediazione. C’erano, ci sono state, tutte le condizioni per l’affermarsi di tale disegno: l’indicazione di un indiscutibile primato della politica; una forte leadership verticistica; una sua crescente empatia consensuale; una conseguente chiara volontà di rivolgersi direttamente ai cittadini; una notevole disponibilità di strumenti di convincimento collettivo (dalle conferenze stampa alle slides e ai tweet). Naturale quindi la tentazione di fare a meno di quelle tante sedi di confronto che hanno nei decenni appesantito ed invecchiato i processi decisionali e il rapporto fra politica e collettività. Ed è naturale l’orientamento a rottamare la concertazione; a mettere in discussione la capillarità degli apparati di partito; a disconoscere il valore oggettivo delle lotte e delle strutture sindacali; a guardare con sospetto le intenzioni delle rappresentanze imprenditoriali; a rendere secondario il mondo dell’associazionismo e …

"La grande fuga dalle Regioni", di Ilvo Diamanti – La Repubblica 1.12.14

Il vincitore delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia-Romagna è il non voto. Così hanno sostenuto molti osservatori e attori politici. In realtà, chi non vota non vince mai. In modo più o meno consapevole e volontario, sostiene e legittima le scelte di chi vota. Sicuramente, però, l’astensione è un segnale di distacco. Un indice di disagio della democrazia rappresentativa. Ma occorre interpretarlo correttamente. L’astensione alle elezioni regionali è sempre stata più elevata che alle politiche. Anche se mai come questa volta. Soprattutto in Emilia-Romagna, dove storicamente si vota per “appartenenza” politica e sociale. Se molti elettori hanno scelto di non votare, però, è perché non ne hanno sentito la necessità. Non dico il dovere, che ormai è categoria che non si addice al voto. Chi non ha votato (quasi due elettori su tre) l’ha fatto per diverse ragioni. Indifferenza, disinteresse, rifiuto. Molto meno, a mio avviso, contro il PdR. Il Partito di Renzi. D’altra parte, anche alle Europee gli elettori del Pd hanno votato per Renzi “nonostante tutto”. In questo caso, alle Regionali, cioè, …

La politica non può demandare, interrogazione al Governo su Quota 96 – Manuela Ghizzoni 18.11.14

Interrogo il Governo su Quota 96 dopo la sentenza di Salerno, affinché non siano solo i tribunali a parlare, con una cacofonia incomprensibile. Per questioni regolamentari, ho dovuto presentato una interrogazione e non una interpellanza urgente, poiché mi sarebbero occorse 30 firme di sottoscrtitori che – dall’inizio del mese di novembre – non avessero  già sottoscritto interpellanze urgenti (se ne possono firmare 1 al mese: e io stessa non sono in questa condizione). Poichè siamo già nella terza settimana di novembre, la ricerca di “firme libere” è ardua. Solleciterò una risposta rapida e, se non arrivasse, trasformerò l’interrogazione in interpellanza nei primi giorni di dicembre. Il senso del mio intervento rimarrà comunque invariato: dopo tre anni di richieste, proposte, emendamenti, dichiarazioni e silenzi, ora la questione è nelle mani della giustizia, che sta rispondendo con sentenze diverse e in alcuni casi opposte, col rischio di creare la disparità di un diritto che invece è acquisito. La politica non può demandare. E’ tempo che  riprenda il suo ruolo e dia una risposta, pena la credibilità e …

Legge stabilità, deputati Pd “Preoccupati per i tagli ai Patronati” – comunicato stampa 03.11.14

«Fiore all’occhiello del sistema sociale italiano, si calcola che annualmente i Patronati si occupino di circa 11 milioni e 400 mila pratiche, con un evidente risparmio di tempo e risorse per la Pubblica Amministrazione. I tagli previsti nella legge di stabilità rischiano di causare un radicale ridimensionamento dei servizi offerti con evidenti ricadute sui cittadini» Questo in estrema sintesi il contenuto della lettera inviata al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia su iniziativa della deputata modenese del Pd eletta nella Circoscrizione Estero Laura Garavini, e firmata da oltre 70 colleghi fra i quali anche i modenesi Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca.   È stata sottoscritta da oltre 70 deputati la lettera che chiede al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Per Carlo Padoan di rivedere i tagli ai Patronati previsti dalla legge di stabilità. “Punto di riferimento per una variegata serie di cittadini – sottolineano i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi, Laura Garavini, Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca sottoscrittori della missiva – i Patronati hanno dimostrato negli anni …

Enti locali, parlamentari PD: "Così si deprime il territorio" – comunicato stampa 03.11.14

In mattinata, i parlamentari modenesi del Pd hanno incontrato, presso la sede della Provincia, i sindaci e il presidente Muzzarelli che, nei giorni scorsi, avevano denunciato l’insostenibilità dei tagli al sistema degli Enti locali previsto dalla Legge di stabilità. All’appello degli amministratori locali hanno risposto solo i parlamentari modenesi del Pd: erano presenti Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Maria Cecilia Guerra. Assenti giustificati per ragioni di impegni istituzionali i rimanenti parlamentari Pd. Ecco la loro dichiarazione al termine dell’incontro:   “Condividiamo la preoccupazione e l’allarme lanciato dai nostri amministratori. In effetti, ci sembra venga richiesto uno sforzo eccessivo al sistema degli Enti locali, soprattutto se paragonato a quello richiesto, ad esempio, ai Ministeri. Insomma, i sacrifici sono troppo sbilanciati sul versante del territorio, piuttosto che su quello dello Stato centrale. Sotto il profilo quantitativo, la dimensione dei tagli che, ad esempio, decurtano di più di un terzo, nel solo 2015, le risorse a disposizione della provincia di Modena, appare tale da rendere impossibile lo svolgimento delle funzioni al servizio dei cittadini. Sotto il …

"L'amaca", di Michele Serra – La Repubblica 01.11.14

  Ci voleva Eduardo perché un’aula della politica — il Senato — assumesse, almeno per poche ore, l’aspetto di una comunità raccolta, silenziosa, unita. Nessun berlusconiano si è alzato per dire che con la cultura non si mangia. Nessun renziano ha rivendicato al governo il merito di avere versato ottanta euro cadauno ai figli di Filumena Marturano. Nessuno della Lega ha gridato “Forza Vesuvio”. Nessuno dei Cinque Stelle ha accusato Eduardo di essere stato favorito dalla lobby del Banco di Napoli a scapito di altri meritevoli commediografi operanti sul web. Nessuno della minoranza del Pd oppure di Sel ha protestato perché la commemorazione di Eduardo non era stata concordata anche con la Fiom. Nessuno del Nuovo Centro Destra si è sentito in dovere di difendere Alfano. E nessuno della SVP ha chiesto chiarimenti sulla mancanza di traduzione simultanea in tedesco mentre Lina Sastri recitava la scena madre di Filumena. Tutti zitti e tutti seduti, e tutti sembravano emozionati anche a nome nostro. Non c’eravamo e avremmo voluto esserci, ma ci siamo sentiti, una volta tanto, …