“Un richiamo per ricordare a tutti che il futuro dipende da ognuno di noi”, di Mario Calabresi – La Stampa 2.1.15
ANSA «Gli scatoloni non sono mai tornati indietro, i miei libri sono tutti al Senato, sono oltre 3mila e sono là ad aspettarmi. Anche i vestiti erano stati portati a casa e li sono rimasti, l’altro giorno sono andato con mia moglie a prendere un abito più leggero visto che viene il caldo, ma di ritraslocare qui non ci ho mai pensato. L’Italia dovrà avere la maturità di eleggere un nuovo presidente perché non può permettersi di averne uno di novant’anni». Lo scorso aprile avevo incontrato Giorgio Napolitano nel suo studio ed ero rimasto colpito dall’assenza delle consuete pile di volumi sottolineati e appuntati, era il segno tangibile della provvisorietà ed eccezionalità del secondo mandato al Quirinale. Un mandato non cercato e non voluto, tanto che, nel suo ultimo discorso pubblico, l’emozione non ha prevalso perché a vincere questa volta è stato un senso di sollievo. Quasi una liberazione da una carica accettata in un momento di emergenza, in giorni di sbandamento totale della politica solo per senso del dovere e senso di responsabilità. Proprio …