Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Volti giovani e voglia di vincere: a Torino il nuovo Pd", di Maria Zegarelli

Ci sono tanti ragazzi e tante ragazze. E questa è la prima cosa che si nota arrivando nel grande catino che è il Palaolimpico di Torino, loca- tion scelta per aprire la campagna elettorale delle elezioni di maggio. Giovani che spingono e avanzano per il selfie con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e poi lo rilanciano velocissimi su twitter e facebook, mentre arrivano alla spicciolata le donne candidate, alle comunali, alle regionali, all’europarlamento. Tante e per la prima volta. Il parterre vede schierati il sindaco di Torino, Piero Fassino, il capogruppo della Camera, Roberto Speranza, i ministri Maria Elena Boschi e Andrea Orlando, la nuova classe dirigente renziana, ma anche l’ex ministro Cesare Damiano, che qui è di casa, i bersaniani Nico Stumpo e Davide Zoggia, arrivati a Tori- no mentre a Roma Gianni Cuperlo riunisce la minoranza e Massimo D’Alema invita a lavorare sodo per tornare a esse- re maggioranza. A Torino vanno in scena il volto nuovo del Pd, i suoi slogan e le sue nuove liturgie, la svolta buona e il …

Renzi: "Andiamo a vincere"

“Noi che stiamo rinnovando l’Italia siamo under 40 e abbiamo bisogno di avere persone, come Chiamparino, più esperte, sagge e autorevoli che ci prendono da parte e ci dicono che cosa stiamo sbagliando. Non montiamoci la testa, rimaniamo noi stessi”. Così Matteo Renzi ha esordito dal palco del Palaisozaki a Torino, dove il Pd ha aperto la campagna elettorale per le elezioni europee e amministrative del 25 maggio, insieme al candidato presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Sono d’accordo con Sergio – ha aggiunto -, la sinistra che non cambia non è sinistra, diventa destra e perde la dignità di essere sul fronte del progressismo. E noi anche in Europa andiamo per cambiarla”. Ai candidati a sindaco del Pd nei 4000 Comuni al voto il 25 maggio, Renzi ha suggerito: ” Siate coraggiosi, siate curiosi, e soprattutto circondatevi di persone che sappiano dirvi di no e segnalarvi quando state sbagliando. Siate attenti agli ultimi – ha aggiunto – ma anche al fatto che intorno a noi c’è una società che sta cambiando”. Nel suo discorso …

Renzi: «Violenta lotta alla burocrazia», di Vladimiro Fruletti

«L’Italia c’è già, basta liberarla da tutto ciò che c’è in più». È il modello Michelangelo quello che il premier, di fronte agli imprenditore del mobile alla Fiera di Milano, rilancia. Quel Michelangelo che a chi gli chiedeva come fosse riuscito a far venire fuori il David da un blocco di marmo delle Apuane spiegava che era stato abbastanza semplice: «è bastato togliere tutto il marmo che c’era in più». E per Renzi il marmo in eccesso è rappresentato dal sistema burocratico opprimente, da un fisco da incubi («più che degli F35 ci sarebbe da preoccuparsi del F24»), da una giustizia che ha tempi «quattro volte superiori a quella dei paesi concorrenti», da una politica impegnata nelle «occupazioni di poltrone» e da un mercato del lavoro meno ingessato. «Semplificare non vuol dire precarizzare anche perché di precarietà ne abbiamo già abbastanza» nota Renzi. Vuol dire, spiega agli imprenditori del mobile, che servono meno regole, ma più chiare che tolgano a chi fa impresa «la paura di assumere». Detta così la ricetta appare anche semplice. In …

Mosca: «Offese sessiste che fanno orrore. La nostra è una scelta coraggiosa», di Ninni Andriolo

«Doppiamente sgradevoli gli insulti di Grillo…». Trentotto anni, a Montecitorio dal 2008, Alessia Mosca guiderà il Pd nel Nordovest alle Europee del 25 maggio. «È stata una sorpresa spiega Non mi aspettavo di essere capolista e mi ha piacevolmente stupita la scelta al femminile compiuta dalla direzione». Immaginava una candidatura la deputata lombarda del Pd. «La mia storia politica e personale, come la mia formazione, sono indissolubilmente legate all’Europa spiega Molti mi chiedono: “Ma come, lasci Roma per Strasburgo?” Vorrei ricordare che il 70% della legislazione nazionale è di derivazione europea…». Nata a Monza, tesi di dottorato sul Parlamento europeo, Alessia Mosca è espressione della prima generazione Erasmus. Poche settimane fa ha pubblicato un instant book «l’Unione in pratica, un’Europa a misura d’Italia» che racconta la sua concezione dell’Ue. Nell’Università prima, l’attuale capolista Pd nel Nordovest si è impegnata successivamente nell’Arel di Enrico Letta. Durante il governo dell’ex premier ha lavorato nello staff tecnico della presidenza del Consiglio. «La più grande soddisfazione da parlamentare è stata l’approvazione della legge sulle quote femminili nei consigli d’amministrazione …

"Un atto di fiducia verso gli elettori", di Chiara Saraceno

Una scelta spiazzante quella del PD. Dopo aver collaborato alla sconfitta degli emendamenti sulla parità di genere nelle liste elettorali al momento dell’approvazione dell’Italicum alla Camera, per le elezioni europee ha deciso di mettere come capolista nelle cinque circoscrizioni tutte donne, e di avere “solo” il 60% di uomini in lista. Certo, il sistema elettorale con cui si vota per il Parlamento europeo è meno rigido, meno pre-ordinato sia del passato Porcellum sia del futuro Italicum. Non ci sono liste bloccate e gli elettori possono indicare fino a tre preferenze. Quindi, in teoria, possono votare tutti uomini, o tutte donne, a prescindere da come sono collocati in lista. Ma si sa che la collocazione è importante per la visibilità di un candidato/a e per le sue chances di essere eletto. La scelta di mettere tutte donne capolista, soprattutto, è un atto di fiducia, prima che nelle donne, negli elettori. Rompendo con la tradizione che vuole capilista personaggi (per lo più uomini) riconoscibili perché da sempre sulla scena, o perché fanno un mestiere che li rende …

“Piano-lavoro per 900mila giovani ", di Roberto Mania

IL primo maggio, giorno delle festa del lavoro, partirà il piano “Garanzia giovani” che offrirà a tutti i ragazzi tra i 15 e i 25 anni che hanno terminato la scuola o perso il lavoro, un’opportunità di formazione o di inserimento in un’azienda entro quattro mesi. L’annuncia in questa intervista il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. «È una novità straordinaria – dice -. Nella storia d’Italia non era mai successo che qualcuno si occupasse di un giovane appena uscito dalla scuola. E il primo maggio ha ovviamente un valore simbolico». Poletti si dice disposto a rivedere alcuni punti del decreto legge, all’esame del Parlamento, sui contratti a termine e l’apprendistato, poi spiega che il governo punta a ridurre le tipologie contrattuali attualmente esistenti ma non a sostituirle con l’unico contratto a tutele crescenti. Non c’è nell’agenda del governo la riapertura del cantiere delle pensioni se non per la parte che riguarda ancora i lavoratori cosiddetti esodati. E non c’è nemmeno la legge sulla rappresentanza sindacale su cui aveva scommesso in particolare il leader della Fiom, …

Renzi: «No, il Senato non sarà più elettivo», di Aldo Cazzullo

«Il Senato non deve essere eletto, se non passa la riforma finisce la mia storia politica. Se Pera o Schifani avessero lanciato avvertimenti come Grasso, la sinistra avrebbe fatto i girotondi sotto Palazzo Madama». Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere, reagisce così alle parole del presidente del Senato sulla riforma. «Basta con i professionisti dell’appello – insiste -, ho giurato sulla Costituzione non su Rodotà e Zagrebelsky. Se vogliamo ribaltare burocrazia ed establishment dobbiamo partire dalla politica». Matteo Renzi, il presidente del Senato è contro la sua riforma costituzionale. La leader della Cgil è contro la sua riforma del lavoro. Più in generale, l’impressione è che l’establishment, il sistema, non sia entusiasta dell’esordio del suo governo. «L’impressione è che se ne siano accorti, che facciamo sul serio. Ci hanno messo un po’, ma se ne sono accorti. Domani (oggi per chi legge) presenteremo il disegno di legge costituzionale per superare il Senato e il titolo V sui rapporti Stato-Regioni. Sarà uno spartiacque tra chi vuole cambiare e chi vuole far finta di cambiare. Entriamo nei …