Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Gradimento record per il premier. Dubbi sull’efficacia del governo" di Nando Pagnoncelli

Dopo i fatidici cento giorni dall’insediamento di un nuovo governo solitamente viene misurato il giudizio dei cittadini sul suo operato. L’opinione pubblica è molto divisa in proposito. I giudizi positivi prevalgono su quelli negativi riguardo alla riduzione della burocrazia e della spesa pubblica (53% contro 45%), al contenimento dei costi della politica (51% contro 45%) nonché alle riforme costituzionali e alla nuova legge elettorale, sia pure di poco (49% contro 45%). Al contrario prevalgono i giudizi negativi relativamente al contrasto della disoccupazione (i critici sono il 55%, mentre il 42% apprezza quanto realizzato finora) e alla diminuzione della pressione fiscale (58% negativi contro 40% positivi). Tra gli elettori del Pd, com’era lecito attendersi, le opinioni sono nettamente più favorevoli, con l’eccezione della riduzione delle tasse che vede una polarizzazione dei giudizi. Prevale il segno negativo invece tra gli elettori di Forza Italia e, più marcatamente, del M5s. Nel complesso il 37% degli italiani ritiene che il governo abbia mantenuto del tutto o in larga misura gli impegni assunti, il 45% pensa che abbia rispettato le …

"Svolta storica, ma la vera prova sarà come si vota", di Luigi La Spina

L’aggettivo va usato con cautela, perché il futuro della politica italiana può riservare sempre clamorose sorprese, ma questa volta è giusto definire l’accordo sulla riforma del Senato, annunciato ieri sera, davvero come «storico». Viene colpito, infatti, un principio fondamentale di quella Costituzione nata dopo la caduta del fascismo e la nascita della nostra Repubblica. Il cosiddetto «bicameralismo perfetto», una soluzione quasi unica nelle strutture degli Stati di moderna democrazia nel mondo, che fu scelta in quel momento proprio perché si voleva garantire la massima parità di competenze e di prestigio istituzionale fra le Camere e un rigoroso controllo reciproco dei poteri in un Parlamento che doveva assumere l’assoluta centralità nella politica del Paese. Ora si è deciso, dopo più di mezzo secolo d’esperienza democratica, che all’esigenza di un più rapido percorso legislativo, più adeguato alle necessità dei tempi e più corrispondente a quella volontà dei cittadini di una riduzione del peso della politica nella nostra vita pubblica, fosse ormai opportuno il sacrificio di tale principio. All’importanza della svolta costituzionale si devono aggiungere alcune considerazioni politiche …

"Donne il 40% dei commissari Ue ipotesi di una candidata italiana. I paletti di Renzi per Juncker", di Lavinia Rivara

La candidatura di Jean Claude Junker alla presidenza della Commissione Ue si rafforza man mano che si avvicina il vertice decisivo dei leader europei di giovedì prossimo. La cancelliera Angela Merkel ha riconfermato anche ieri il suo sostegno all’ex premier lussemburghese per poi tornare ad affrontare l’argomento in un colloquio telefonico con Matteo Renzi. Al centro del quale — ha fatto sapere palazzo Chigi — c’è stata «la piattaforma programmatica su cui sta lavorando Van Rompuy », reduce dall’incontro di mercoledì con lo stesso Renzi, «anche per rispondere alle sollecitazioni provenienti dall’Italia». Ma la presidenza della Commissione non è che il pezzo centrale di un puzzle assai più complesso, al cui completamento mancano ancora molte tessere. Il pacchetto nomine infatti comprende anche la guida del Consiglio Europeo e, naturalmente, i commissari, a partire da quelli più prestigiosi come gli Esteri. Un pacchetto che il mediatore Van Rompuy non ha ancora in mano. E tuttavia dalle trattative emerge una convergenza su un criterio base: al vertice delle istituzioni europee ci dovrà essere una adeguata rappresentanza di …

"Il partito della sinistra plurale", di Claudio Sardo

Le feste dell’Unità torneranno a chiamarsi con il loro nome. È una gran bella notizia. Che rende felici noi dell’Unità, e tutti coloro che hanno continuato a credere al futuro di questo giornale, le cui radici nella storia della sinistra italiana sono intrecciate con forti sentimenti popolari e con le culture democratiche. Ma la decisione di Matteo Renzi, ne siamo certi, rallegrerà anche tantissime persone che a quelle feste, in ogni parte d’Italia, hanno dedicato tempo, cuore, passione civile e la loro fatica di volontari. Non è un caso che, nonostante incertezze e divergenze, molti hanno continuato a usare il brand dell’Unità. E il numero delle feste cittadine o di quartiere con questo nome è cresciuto di anno in anno. Qualcuno sostiene che solo Matteo Renzi, il quale per formazione non proviene dalla sinistra storica, poteva prendersi la libertà di recuperare il marchio Unità e metterlo al servizio dell’impresa di tutti i democratici. Ma poco importa se sia vero o meno. Ciò che vale di più è che Renzi abbia fatto l’annuncio in un’assemblea nazionale …

«Sarò il garante di tutti. Dobbiamo essere uniti», l'Unità intervista Matteo Orfini

«È vero, mi sono emozionato, credo sia normale di fronte al grande onore di rivestire un ruolo così importante». Il giovane turco Matteo Orfini, neopresidente del Partito democratico, tira finalmente un sospiro di sollievo perché sa bene che la partita non è stata facile con Area riformista che fino all’ultimo ha cercato un nome alternativo. «Dimostrerò con i fatti che saprò essere una figura di garanzia per tutti», assicura mentre continua a ricevere valanghe di congratulazione, compresa quella della Fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema. Orfini, come immagina il suo ruolo di presidente? «Noi abbiamo bisogno, dopo lo straordinario risultato elettorale, di costruire un partito all’altezza delle aspettative che abbiamo creato e per farlo è necessario un partito che sappia essere affianco al governo nella sfida di portare il Paese fuori dalla crisi. Penso ad un Pd in cui un gruppo dirigente nuovo, plurale nelle idee ma che condivide prima di tutto l’amore per il Pd, si metta in gioco accettando la sfida. Mi piacerebbe riuscire a dare una mano affinché tutti si sentano protagonisti in …

"Delrio: commissario solo per l'attività sul cantiere", di Fabrizio Forque

«Rafforzare il contrasto del malaffare e dare efficienza alla realizzazione delle opere». Graziano Delrio ribadisce la ratio della norma sul commissariamento delle imprese coinvolte in indagini sulla corruzione. Sottosegretario Delrio, dopo il Consiglio dei ministri di venerdì abbiamo sentito parole e annunci, magari abbiamo anche sbirciato qualche bozza, ma il dubbio resta: cosa è stato approvato davvero dal Governo? Due grandi pacchetti di norme. Da una parte le semplificazioni e gli interventi sulla pubblica amministrazione, in modo da permettere al nostro Stato di essere più semplice, più aperto e più leggero; dall’altra un insieme di provvedimenti per aumentare la competitività del sistema, rendendo più facile fare impresa, costruire, investire. Tante misure, molte utili, altre meno. Ma non c’è il rischio di produrre uno zibaldone in cui si perde il senso generale? Abbiamo fatto una scelta chiara. Tutte le norme di questo pacchetto sono unite da una filosofia che è quella riassunta dal presidente del Consiglio con la frase: «Un’Italia semplice e coraggiosa». Ma quello è uno slogan, qui si tratta di far ripartire un Paese …

Matteo Renzi: "Il 40,8% è un investimento per cambiare l'Italia"

“Bello rivedersi dopo una straordinaria vittoria. Ciascuno avverta l’emozione di questo risultato del 40,8% alle europee, che ci carica di una responsabilità che fa tremare i polsi”. Così il premier Matteo Renzi ha aperto i lavori dell’Assemblea nazionale del PD, dall’Hotel Ergife a Roma. “E’ fondamentale fotografare questo dato, che non è solo il dato del segretario o di un gruppo dirigente, è un risultato che è un’attestazione di speranza. Un dato per molti aspetti sconvolgente, è dal 1958 che nessun partito prendeva tanto. Ma non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per provare a cambiare il Paese. Gli italiani hanno detto non ce n’è più per nessuno, se fallite, fallite anche voi”. Risultati Elezioni. “Siamo felici di tutti i comuni vinti – ha detto il premier – ma prendere Casal di Principe, il comune di don Peppe Diana, con una battaglia contro la Camorra è straordinario. Ai ballottaggi il fatto che ci sono state delle sconfitte non può mettere in secondo piano i tanti comuni dove abbiamo raccolto risultati inaspettati. …