"Presidenza italiana Limiti e speranze", da redazione Unità
Sarà bene, intanto sgmbrare il campo da un possibile equivoco. La presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione Europea, quella che l’Italia eserciterà da domani al 31 dicembre, non è la «guida politica» dell’Unione.Ha compiti diversi, e meno importanti, non solo rispetto alla Commissione, ma anche rispetto al Consiglio Europeo che, dal 2009, in base al Trattato di Lisbona ha un presidente permanente. La presidenza di turno ha compiti di indirizzo e di coordinamento, convoca i vari consigli in cui si riuniscono i ministri dei 28 competenti per le diverse materie, e in caso di controversie media e favorisce il negoziato tra le parti. Chiarito questo fatto, va aggiunto subito però che la presidenza italiana cade nel momento molto particolare che tutti sappiamo: nel pieno del cambiamento dei vertici dell’Unione e in una fase politica in cui sembra chiaramente crescere la consapevolezza della necessità di passare dalla strategia del rigore di bilancio a politiche di investimenti sostenuti da ragionevoli spese a livello europeo e da mutamenti di indirizzo nelle politiche economiche nazionali. Tra le due cose c’è …