"La squadra di Renzi nel Vietnam dei superburocrati", di Antonella Baccarouo
La battaglia su «quota 96», la norma su 4 mila docenti contenuta nel decreto sulla pubblica amministrazione, ora all’esame del Senato dopo l’approvazione alla Camera, segna il punto di massima esplosione dei rapporti tra strutture tecniche dello Stato. Schematicamente, da una parte c’è Palazzo Chigi, dall’altra la Ragioneria, in mezzo il Parlamento. Ma altri soggetti invadono la scena, come il commissario alla spending review , Carlo Cottarelli, e la nuova squadra tecnico-economica di Renzi, che sta per essere istituzionalizzata. A fare da detonatore, uno dei provvedimenti più esplosivi dell’attuale esecutivo: il decreto pubblica amministrazione. Tanto per citare due delle norme che fanno fibrillare la burocrazia, l’articolo 6 prevede che le p.a. non possano conferire incarichi dirigenziali o direttivi a dipendenti pubblici e privati a riposo, se non gratis e per un solo anno. Una norma che spazza via i tanti superpensionati richiamati in ruoli apicali dei ministeri. L’articolo 8 invece rende più stringente la disciplina sull’obbligo di collocare «fuori ruolo», e non più in semplice aspettativa, i magistrati e gli avvocati e procuratori dello Stato …