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Donne e riforma, esplicitato il concetto di equilibrio tra i sessi nella rappresentanza politica

E’ una novità importante, frutto delle annose, e non sempre facili, battaglie delle donne e dei loro movimenti. Con la riforma costituzionale entra in Costituzione il concetto dell’equilibrio tra i sessi nella rappresentanza politica. Il nuovo comma dell’articolo 55 recita: “Le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza” (anche il successivo articolo 122, relativo alla composizione delle assemblee legislative, ora fa riferimento a tale equilibrio). Si tratta di un passo avanti ulteriore rispetto a quanto già stabilito dall’articolo 51, che ha introdotto il concetto di pari opportunità, sulla scorta della elaborazione culturale femminile. Nell’articolo 51, infatti, si stabilisce che tutti i cittadini, dell’uno e dell’altro sesso, possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge, ma una modifica del 2003 ha aggiunto: “la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”, poiché non è sufficiente enunciare un diritto (l’accesso agli uffici pubiblici e alle cariche elettive) ma occorre rendere quel diritto …

Università, garanzie per l’accesso e diritto allo studio: cosa cambia con la nuova legge di Bilancio?

In questa tabella grafica le novità in materia di accesso all’università e diritto allo studio contenute nella Legge di bilancio. Si tratta di misure frutto del lavoro di questi ultimi mesi della Commissione Cultura della Camera, di cui sono componente, che sta esaminando anche alcune proposte di legge, sempre su questi temi, una delle quali a mia prima firma. Le misure evidenziate nella tabella, se confermate al Senato, entreranno in vigore già a partire dal prossimo anno accademico.

Riforma costituzionale, perchè la tutela del diritto alla salute diventa materia di competenza statale

Diritto e tutela della salute pubblica e la riforma costituzionale: la cronaca ci propone nuove notizie che, a mio parere, confermano la bontà della scelta del legislatore di intervenire sul riparto delle competenze tra Stato e Regioni (il famoso Titolo V della Costituzione). Dopo la Regione Emilia-Romagna, anche il Consiglio comunale della città di Trieste ha approvato l’obbligo delle vaccinazioni per i bambini che frequenteranno il primo anno degli asili-nido. Senza fanatismi, nella consapevolezza che l’informazione è comunque lo strumento fondamentale per aumentare la consapevolezza delle famiglie, trovo che la decisione della mia Regione prima, e della città di Trieste ora, vadano nella giusta direzione della tutela della salute pubblica. Da notare che, dal punto di vista politico, si tratta di due amministrazioni schierate all’opposto: ciononostante, proprio in un’ottica superiore di bene comune, sono arrivate a una medesima conclusione. E i bambini e le famiglie che vivono in altre Regioni o in altre città? Ma è possibile che su una materia fondamentale per la vita dei cittadini i singoli territori possano agire in ordine sparso, …

Violenza contro le donne, le ultime azioni compiute e le risorse stanziate

100mila donne, sabato pomeriggio, a Roma, sono scese in piazza all’insegna dello slogan “Non una di meno”. Per tutta la giornata sono stata impegnata, a Bologna, nel seminario nazionale promosso dal Partito democratico sui temi dell’università, se no, come certamente sa chi mi segue sul blog o su fb, sarei stata in piazza, insieme alle altre, per ribadire un no deciso alla violenza sulle donne. Una vera e propria emergenza nazionale, come anche gli ultimi dati ci dimostrano. Una emergenza sulla quale, comunque, anche se con fatica, cominciano a convergere azioni e risorse. Nelle ultime settimane sono arrivate a compimento alcune iniziative su cui il Governo e il Parlamento sono impegnati da tempo. E’ chiaro che c’è ancora tanto da fare, soprattutto per provare a cambiare una mentalità che è, purtroppo, trasversale alle classi sociali, alle etnie, alle fasce d’età, ma passi in avanti sono stati certamente compiuti. Provo a elencarne gli ultimi in ordine di tempo: Come previsto dal Piano nazionale, sono stati finalmente insediati e convocati la Cabina di regia e l’Osservatorio contro …

Violenza sulle donne, necessaria educazione affettiva nelle scuole di ogni grado

In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con le colleghe Pd in Commissione Cultura Mara Carocci, Titti Di salvo, Irene Manzi, Simona Malpezzi, Gianna Malisani, Tamara Blazina e Maria Grazia Rocchi, abbiamo senalato l’avvio del lavoro su una serie di proposte sull’educazione affettiva. La violenza contro le donne è uno dei drammi più grandi dei nostri tempi. La politica deve dare delle risposte lavorando, soprattutto, alla realizzazione di progetti che coinvolgano le studentesse e gli studenti. Per questo, oltre le iniziative positive messe in campo dal Governo, vorremmo segnalare il lavoro avviato dalla commissione Cultura della Camera attraverso l’esame di una serie di proposte sull’educazione affettiva. E’ fondamentale, infatti, che le ragazze e i ragazzi imparino a scuola sin da piccoli a rispettare il diverso e la parità di genere. Esperienze e buone pratiche già esistono – proseguono le deputate dem -, tuttavia, mancano ancora gli strumenti di formazione adeguati per le studentesse e gli studenti ma anche per le insegnanti e gli insegnanti. Per questo stiamo lavorando …

25 novembre, donne non tacete, dal circuito della violenza si può uscire

“Vengo lì e ti brucio”: in queste parole, terribili, c’è tutta la violenta possessività dell’uomo che considera la compagna un oggetto di proprietà a cui non è consentito di rescindere unilateralmente il rapporto, anche se del tutto malato. “Vengo lì e ti brucio”: è quanto ha minacciato di fare un uomo a Castelfranco bussando alla porta della sua ex compagna, madre di suo figlio, che già lo aveva denunciato come stalker. Minacce che, quasi mai, rimangono tali: lo conferma la recente condanna a 18 anni di Paolo Pietropaolo, l’uomo che tentò di uccidere la compagna incinta all’ottavo mese dandole fuoco. In questo #25novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della #violenza sulle #donne, faccio mia la sollecitazione delle forze dell’ordine e delle donne dei centri anti-violenza: donne non tacete, denunciate gli uomini violenti, non c’è rabbia né malessere né difficoltà personali o economiche che possano giustificare percosse o minacce di ritorsioni sui figli o abusi psicologici e sessuali. Fatelo prima che la situazione possa ulteriormente degenerare, fatelo innanzitutto per voi, dal circuito della violenza si può uscire. …

Tutte insieme a spingere sul soffitto di cristallo

Il soffitto di cristallo esiste e resiste e la parità di genere è ancora di là da venire, anche nelle società più aperte e culturalmente avanzate. La sconfitta di Hillary Clinton nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti ha riacceso l’attenzione su un tema critico per l’avanzamento della società, qualunque società: il gap persistente tra uomini e donne, nel mondo del lavoro, nella vita pubblica e in quella familiare. Certo la situazione è progressivamente migliorata, ma non poi tanto quanto vorremmo credere. Lo testimonia uno studio americano messo a punto da The Boston consulting group: le donne giovani, che si affacciano alla vita lavorativa, sono entusiaste e convinte di potersi confrontare alla pari con gli uomini; le donne più anziane sono, invece, molto più diffidenti e soprattutto disilluse. Non è solo una questione di atteggiamento mentale e di fiducia in se stesse. E’ la dura realtà dei fatti. Uno studio del World Economic Forum, riportato nei giorni scorsi da L’Unità, conteggiava in 170 anni il tempo necessario affinché, a livello globale, si raggiunga la parità …