“Noi, il congresso, l’Italia”, di Manuela Ghizzoni
Il congresso che ci attende sarà l’occasione per rilanciare il progetto originario del Partito Democratico. Quella che ci apprestiamo a fare, dovrà essere una discussione serena ma franca, senza ipocrisie, sul partito, sulla sua organizzazione interna e sul suo rapporto con gli iscritti e gli elettori, ma soprattutto sulla nostra identità politica, sulla nostra idea d’Italia, sulle soluzioni che noi proponiamo per i problemi del Paese. Un Paese che sta vivendo una acutissima crisi economica, sociale, dell’etica pubblica. Tutto, nel primo anno di Governo della destra – anche al netto della crisi – porta il segno meno: meno benessere, meno lavoro, meno opportunità, meno sicurezza, meno investimenti nel sapere, meno risorse per il welfare e gli enti locali. Tra settembre e ottobre la crisi economica morderà ancora più forte, molte piccole e medie imprese sono destinate a chiudere anche per mancanza di liquidità, il tasso di disoccupazione è destinato a salire, così come il debito pubblico, e l’ennesima manovrina anticrisi mostrerà la propria inefficacia, mentre a 120.000 lavoratori pubblici a tempo determinato scadrà il contratto …