Tutti gli articoli relativi a: memoria

Liberazione, Ghizzoni “Onoriamo chi seppe sconfiggere il nazifascismo” – comunicato stampa 22.04.15

Il Gruppo dei deputati democratici ha promosso, per il 2015 e il 2016, un fitto calendario di eventi per celebrare il 70esimo anniversario della Liberazione. Del Comitato di gestione degli eventi fa parte anche la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni: “Il Gruppo dei deputati Pd, come sempre attento ai valori fondanti della nostra comunità – spiega l’on. Ghizzoni – ha deciso di celebrare il 70esimo della Liberazione anche per poter aggiornare la pulsione morale che sostenne la Resistenza partigiana, civile e militare”. Fra le decine di iniziative programmate, è stata inserita anche la presentazione del nuovo catalogo del Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Carpi. C’è anche la parlamentare modenese Manuela Ghizzoni nel Comitato di gestione del calendario di eventi per celebrare il 70esimo della Liberazione messo a punto dal Gruppo dei deputati democratici. Si inizia venerdì prossimo a Milano e poi si andrà avanti per tutto il 2015 e fino al 2016, anno del 70esimo anniversario dell’Assemblea costituente. In calendario presentazioni di libri, proiezioni di film, convegni, visite nei luoghi della …

“La Resistenza è la memoria che oggi unisce l’intero Paese”, di Giorgio Napolitano – La Repubblica 19.04.15

Gentile direttore, alla vigilia del settantesimo anniversario della Liberazione, il Corriere si chiede, e mi chiede, se si può ritenere che l’Italia sia pronta a celebrarlo con autentico spirito unitario, dopo tante polemiche divisive. A me pare di poter constatare oggettivamente come nel corso di questi anni — rispetto, ad esempio, a quando nel 2008 celebrai il 25 aprile a Genova — certe polemiche si siano stemperate. Si avverte assai meno, innanzitutto, quello sfidarsi e confrontarsi duramente tra esaltazioni acritiche della Resistenza e clamorose rivelazioni dei suoi lati e momenti oscuri, che per un certo tempo avevano tenuto il campo. Si è fatto largo un approccio più aperto e problematico alle complessità della lotta di Liberazione, si è compreso di non doverne occultare i limiti e le ombre, e di conseguenza sono anche scemate le rappresentazioni in negativo di quella straordinaria fase di riscatto nazionale come se si fosse trattato di un «mito» da sfatare. Hanno fatto breccia, io credo, nell’opinione pubblica il recupero e la valorizzazione di dimensioni a lungo gravemente trascurate del processo …

“Così mia mamma diede soldi ai fascisti e mi salvò dal lager dove venne uccisa”, di Gian Guido Vecchi – Corriere della Sera 07.04.15

«I l 2 ottobre ci fu la cattura. Era il primo giorno di scuola, un lunedì. Una volta le scuole ricominciavano in ottobre. Dalle persiane chiuse vedevo alcuni bambini con le cartelle». Rav Giuseppe Laras ha compiuto ieri ottant’anni, è un’autorità tra i rabbini europei, da allora ha dedicato buona parte della sua vita allo studio. La filosofia medievale e rinascimentale, il pensiero di Maimonide, i venticinque anni da rabbino capo di Milano e la cattedra alla Statale, fino a quella summa plurimillenaria del pensiero ebraico, dalla Bibbia a Hannah Arendt, appena completata con il secondo volume di «Ricordati dei giorni del mondo» (EDB). Ricordati. Laras aveva nove anni quel giorno del 1944 in cui non poteva andare a scuola per le leggi razziali e i fascisti bussarono alla porta della nonna, a Torino, dove si era rifugiato con la madre. «Papà era partigiano in montagna e si salvò. Noi eravamo fuggiti a luglio dai rastrellamenti della Val Grande, mia sorella coi nonni paterni vicino a Chivasso, la mamma e io dalla nonna. La nonna …

“Liberazione” quando l’amore batte la crisi La corsa che resiste”, di Angelo Melone – La Repubblica 30.03.15 –

E’ stata la prima gara della speranza nelle strade della capitale di una Italia liberata da appena un anno. La gara che le Associazioni partigiane e l’Unione Velocipedista vollero proprio il giorno del 25 aprile in una nazione che si muoveva prevalentemente in bicicletta, che ancora non sapeva se sarebbe stata una rinata democrazia repubblicana o monarchica, ma che di sicuro aveva una voglia matta di lasciarsi le macerie alle spalle e tornare a vivere e crescere. Soprattutto i giovani. E per i giovani, i giovani ciclisti dilettanti usciti dalla guerra, fu pensato quel Gran Premio della Liberazione che si corse per la prima volta nel 1946. Per poi diventare negli anni la gara di riferimento per i ciclisti dilettanti di tutto il mondo (e per gli osservatori che da lì hanno pescato grandi campioni). Una storia che stava per spezzarsi proprio alla sua 70esima edizione, quella del prossimo 25 aprile: annullata per mancanza di fondi. Salvata in volata — è il caso di dirlo — dalla bottega ciclistica più antica della capitale, quei Cicli Lazzaretti …

“La Serbia arresta i macellai di Srebrenica”, Corriere della Sera 19.03.15

«Nedjo il Macellaio» non gusta più i suoi aperitivi alla «sljivovica» nei bei caffè di Belgrado. Sta in galera, la giustizia serba l’ha catturato insieme con 7 dei suoi compagni di genocidio. L’ha fatto dopo 20 lunghissimi anni da quando loro — secondo l’accusa — premettero il grilletto, lanciarono le granate su prigionieri disarmati, e arrossarono i coltelli da scuoiatori di pelli: ma l’arresto è lo stesso una notizia. Perché Nedjo, cioè Nedeljko Milidragovic, e compagni, sono i primi, presunti responsabili materiali della strage di Srebenica in Bosnia, il peggior massacro delle storia europea dal 1945 in poi, sui quali la giustizia serba abbia messo le mani. E perché la stessa Serbia, da gennaio nel pieno delle trattative per il suo ingresso nell’Ue, può forse sciogliere con questo gesto una delle tante ombre addensatesi sul suo passato.Già il suo governo aveva arrestato il leader politico serbo-bosniaco Radovan Karadzic, nel 2008, e il comandante militare Ratko Mladic nel 2011, come mandanti del massacro, oggi processati dalla Corte penale internazionale dell’Aja. Ma «Nedjo» e i suoi sono …

“Francesca Comencini “Porto in scena le donne delle Fosse Ardeatine” , di Anna Bandettini – La Repubblica 19.03.15

I 335 civili e militari massacrati erano tutti uomini, ma centinaia furono le donne colpite dall’orrore delle Fosse Ardeatine a Roma il 24 marzo del 1944, la feroce rappresaglia tedesca all’attentato partigiano dei Gap in via Rasella, il giorno prima, contro le truppe germaniche. Di quella terribile pagina della nostra storia, centinaia di madri, figlie, partigiane, amiche, sorelle furono le protagoniste silenziose, chi nel dolore, chi nella lotta. Dà loro voce, nell’anno del 70° anniversario della Resistenza, Tante facce della memoria uno spettacolo autoprodotto (con un contributo della Regione Lazio), che si vedrà per ora a Roma — lunedì al Teatro India, martedì alla Casa della Memoria e della Storia, mercoledì 25 al Maxxi — ma si auspica possa girare presto nelle scuole. Lo ha realizzato Francesca Comencini, che da settimane si divide tra le prove teatrali e i sopralluoghi per le riprese del secondo ciclo di Gomorra La serie, la fiction di Sky girata con Stefano Sollima e Claudio Cupellini, successo in mezza Europa. Regista di documentari che sono stati uno sguardo diverso sulla realtà ( Carlo …

Liberazione, Ghizzoni “Rete nazionale dei luoghi della memoria” – comunicato stampa 17.03.15

  Nel giorno in cui tornano i ragazzi che hanno partecipato al “Treno per Auschwitz”, la Commissione Cultura della Camera dei deputati ha approvato, all’unanimità con la sola astensione della Lega, la risoluzione sul 70esimo anniversario della Liberazione, a prima firma della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni. “E’ proprio la memoria dei luoghi (che gli studenti modenesi hanno vissuto nei campi in Polonia, ma che ogni giorno possiamo incontrare nel campo di Fossoli e a Villa Emma) – commenta Manuela Ghizzoni – il punto di partenza per la realizzazione di un sistema che sappia intrecciare storie del territorio e delle persone alle grandi vicende nazionali”. Ecco la sua dichiarazione:   «Oggi i ragazzi modenesi saliti sul “Treno per Auschwitz” tornano a casa, certamente diversi e più consapevoli per aver conosciuto  “fisicamente” i luoghi dove l’orrore dello sterminio si vede e si vive ancora. In questa stessa giornata, in Commissione Cultura alla Camera, abbiamo approvato – con il voto favorevole di tutti i gruppi e la sola astensione della Lega – la risoluzione sul 70esimo …