Tutti gli articoli relativi a: memoria

"L’armadio della vergogna: settant’anni fa la strage impunita di Sant’Anna di Stazzema", di Gabriele Scarparo

Verità a lungo nascoste, processi troppo spesso negati, memorie alterate e discussioni storiografiche sacrificate al cospetto della realpolitik hanno privato l’Italia di un normale processo di elaborazione del lutto nazionale A Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, la mattina del 12 agosto 1944 si consumò un orribile eccidio di civili ad opera dell’occupante tedesco, secondo solo, per numero delle vittime, a quello di Monte Sole. In poche ore tre reparti della XVI SS Panzergrenadier Division circondarono le località limitrofe, risalendo fino allo spiazzo principale del paese dove sorgeva la chiesa, lasciandosi alle spalle una scia di morte, sangue e fiamme; un quarto reparto rimase nelle retrovie, impedendo di fatto ogni via di fuga. La scure nazista si abbattè improvvisa e implacabile, tanto sugli uomini quanto sulle donne e i bambini: in pochi riuscirono a salvarsi da quell’inferno. Verosimilmente Sant’Anna fu oggetto di una strategia terroristica volta a fare terra bruciata intorno al campo d’azione dell’esercito nazista, impedendo in questo modo la prosecuzione di qualsiasi resistenza armata contro i tedeschi. Fu una delle più tristi …

Due Agosto, la bomba 34 anni fa. Poletti: "Risarcimenti prima possibile". Napolitano: "Resti vivo anelito alla verità", da repubblica.it

Oggi l’anniversario della strage alla stazione che provocò 85 morti e oltre 200 feriti. In Senato un minuto di silenzio. Grasso: “Ricordo contro cultura della dimenticanza”. Bolognesi: “Governo rispetti impegni presi”. Contestazione di collettivi e centri sociali pro Gaza BOLOGNA – La celebrazione del trentaquattresimo anniversario della strage alla stazione è iniziata in Consiglio comunale alle 8,30 con l’incontro tra gli amministratori e l’Associazione famigliari delle vittime presieduto dal sindaco Virginio Merola, dal presidente dell’associazione stessa Paolo Bolognesi e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Alla stessa ora sono confluite in piazza Maggiore anche le staffette podistiche “per non dimenticare” provenienti da tutt’Italia. “Il governo italiano non dimentica né questa né nessun altra strage né nessun altro atto di terrorismo compiuto in questi anni nel nostro Paese”. E’ la “rassicurazione” che il ministro Giuliano Poletti ha consegnato oggi ai famigliari delle vittime del 2 agosto, oggi nella sala del consiglio comunale di Bologna. Poletti ha portato i saluti del premier Matteo Renzi. “L’obiettivo del governo è quello di dare piena attuazione alla legge 206 per …

"La vera storia dell'Asinara. Falcone e Borsellino sull’isola bunker", di Attilio Bolzoni

Nell’agosto del 1985 Falcone e Borsellino, minacciati dalla mafia, vennero costretti all’esilio con le famiglie sull’isola del Diavolo. E anche per loro quel paradiso fu un inferno Nel giardino di una villa sul mare è appena cominciata una festa. Sguardi, ragazze abbronzate che ballano. Dietro una siepe si muove un’ombra, poi un’altra ombra è già sul sentiero che porta alla spiaggia. Sono carabinieri in tuta mimetica, come in guerra. Non c’è più musica e non c’è più festa, solo silenzio. Un giovane capitano si avvicina a un uomo, che in mano ha ancora una coppa di vino bianco: «Dottore, lei i suoi familiari dovete fare le valigie: ho l’ordine di portarvi immediatamente in aeroporto per trasferirvi tutti in un luogo segreto. Non chiedetemi dove perché non lo so». Si volta e gli mostra il blindato, metà jeep e metà carro armato. Butta fumo, ha i motori accesi, è pronto a partire. Tutti i ragazzi se ne sono andati, la villa è vuota, in mezzo al giardino è rimasto solo lui, il “dottore”, Paolo Emanuele Borsellino, …

Festa Carpi, Gero Grassi “Incompleta la verità sul caso Moro”

Il vice-presidente del Gruppo Pd alla Camera ne parlerà sabato 19 luglio a Carpi Dopo le rivelazioni dell’ex ispettore di polizia Enrico Rossi è tornato di attualità il caso Moro e le sue verità mai del tutto raccontate. Sabato 19 luglio sarà alla Festa Pd in corso a Carpi il vice-presidente del gruppo Pd alla Camera Gero Grassi, uno dei promotori della nuova Commissione Bicamerale d’inchiesta sul rapimento e l’uccisione dell’ex presidente Dc. All’incontro pubblico dal titolo “Chi e perché ha ucciso Aldo Moro” prenderanno parte anche i deputati carpigiani del Pd Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca. Inizio alle ore 21.00. “Tentare di ricostruire una nuova versione dei fatti per capire chi ha tramato per ottenere la morte di Aldo Moro”: il vice-presidente del Gruppo Pd alla Camera dei deputati Gero Grassi sarà a Carpi sabato prossimo per parlare dell’indagine, mai conclusa, sul rapimento e sull’omicidio dell’ex presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, ufficialmente ucciso dalle Brigate rosse 36 anni fa. Dopo le recenti rivelazioni dell’ex ispettore di polizia Enrico Rossi che hanno dato nuovo …

"La voce contro l'apartheid", di Maria Teresa Salieri

La sua ultima raccolta di “Short Stories”, uscita in Italia nei primi mesi di quest’anno per il editore tradizionale, Feltrinelli, e la sua traduttrice di sempre, Grazia Gatti, ha un titolo che evoca un bilancio, Racconti di una vita: storie scritte tra il primissimo inizio di carriera e gli ultimi anni, tra il 1952 e il 2007. I primi due pezzi si aprono sullo scenario di un ospedale. Coincidenza? Non è impossibile che Nadine Gordimer abbia voluto orchestrare con questi dettagli il suo addio a noi lettori, visto che, come annunciò nell’occasione, nell’ultima intervista a un giornale italiano, era affetta da un cancro al pancreas e non sentiva più le forze per creare: «Non ho più l’energia, scrivere mi fa star male e sono troppo critica, troppo esigente verso il mio lavoro, non credo che accetterei qualcosa che non mi soddisfa», spiegava prendendo indirettamente – con questo understatement – le distanze dal plotone di scrittori che qua e là nel globo andavano in quel- le stesse settimane dichiarando ben più spettacolari, mediatici addii alla pagina …

67 trucidati a Fossoli, Ghizzoni “La memoria, un atto di giustizia”

La deputata Pd propone di riconoscere normativamente i luoghi della memoria nazionale Si celebra domenica a Carpi, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, il 70esimo anniversario dell’eccidio del Poligono di tiro di Cibeno. “L’esercizio non retorico della memoria è un atto di giustizia innanzitutto nei confronti delle 67 vittime – ricorda Manuela Ghizzoni che rilancia, in occasione del 70esimo della Resistenza, la proposta di riconoscere normativamente i “luoghi della memoria nazionale”. Ecco la sua dichiarazione: “Come già negli anni passati, domenica sarò a Cibeno per partecipare alle celebrazioni del 70esimo anniversario dell’eccidio del Poligono di tiro, quando i nazisti fucilarono 67 prigionieri prelevati dal campo di transito di Fossoli. Sarà presente il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Le celebrazioni sono un momento di riflessione sul nostro passato recente: non si tratta di un esercizio retorico, è nostro compito continuare ad essere in prima linea nella difesa della memoria. Il lavoro della Fondazione Fossoli, con il sostegno dell’Amministrazione di Carpi, in questo senso, è assolutamente meritorio, a partire dalle iniziative per strappare all’oblio luoghi, …

"Madri e operaie: i diritti ottenuti a caro prezzo", di Andrea Bonzi

Le discriminazioni nelle grandi fabbriche, le lotte per la conquista di una parità che non è ancora tale. «SENZA GIUSTA CAUSA» ci porta nella Bologna degli anni ’50. Qaundo militare nel sindacato o nel PCI e diffondere l’Unità costava il posto. Rosa fu licenziata perché, «dopo settimane di lavoro senza riposo, chiesi di poter rimanere a casa al mattino perché dovevo studiare». Bruna ricorda come il padrone «ci facesse lavorare fino alle dieci di sera senza pause. Faceva in modo di avere un magazzino bello pieno e poi, dopo due o tre mesi, ci licenziava». E quando fu cacciata Teresa pianse, perché, nonostante tutto «alla Sasib volevo bene. A me, che ho fatto la quinta elementare la fabbrica mi ha insegnato come se fossi andata all’Università, a muovere le mani, a lavorare, a ragionare, a ponderare le cose». Racconti forti, quelli delle donne licenziate per rappresaglia politico-sindacale negli anni ’50 a Bologna, uno dei cuori manifatturieri dell’Italia di quegli anni, raccolti nel volume “Senza giusta causa” di Eloisa Betti e Elisa Giovannetti uscito per i …