Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Bologna: fare impresa in carcere, la sfida dei reclusi della Dozza", di Giuliana Sias – Pagina 99 18.10.14

Esiste un’azienda, in Italia, nella quale metà dei dipendenti mette a disposizione la propria esperienza, l’altra metà tutta la volontà di cui è capace, in uno scambio generazionale che per dirla con Gramsci è in grado di produrre immense cattedrali e non semplici soffitte. Un’azienda nella quale l’unico sciopero delle lancette è quello che si consuma nel fine settimana – improduttivo, alido, lento. “Da quando è iniziata questa esperienza di lavoro”, spiega Mirko, “il sabato e la domenica non passano più. Giù in officina fai mille cose, prendi il tuo utensile, te lo monti, qualcosa la fai sempre. Una vite sembra una stupidaggine, ma una vite contiene mille informazioni”. Quest’azienda, fatta di viti e di vite, sorge nella cosiddetta “Packaging Valley”, tra l’Emilia e il resto del mondo. Quel gran pezzo d’Italia che ospita circa l’80% delle aziende nostrane che producono macchinari per l’imballaggio (scatole, blister, confezioni) per i più importanti marchi internazionali. Sigarette, alimenti, bibite, cosmetici e farmaci – che siano firmati L’Oréal, Twinings oppure Nestlé – vengono impacchettati da queste parti, nel distretto …

"Tasse universitarie, il nuovo Isee avvantaggia le famiglie numerose che vivono in affitto", di Gianni Trovati – Scuola 24 07.10.14

Una condizione migliore per le famiglie numerose e per chi abita in affitto, e un “peggioramento” per chi ha la casa di proprietà e per chi, soprattutto, finora ha sfruttato autodichiarazioni non veritiere per ottenere sconti a cui non aveva diritto.  Sono queste le conseguenze che il debutto del nuovo Isee dovrebbe produrre in ambito universitario. L’utilizzo dell’Isee L’indicatore della «situazione economica equivalente» è lo strumento che le università utilizzano per graduare i contributi studenteschi a carico degli iscritti e individuare chi ha diritto a borse di studio, alloggi (quando ci sono) e altri aiuti. L’Isee utilizzato oggi è vecchio di 16 anni, ma le regole sono state riformate nel 2011 con una serie di modifiche all’indicatore, fissate in un decreto attuativo del 2013. Da allora il nuovo Isee è tornato in naftalina, ma nei giorni scorsi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, l’ha rilanciato annunciandone il debutto effettivo dal prossimo 1° gennaio. Anche se questo calendario governativo fosse rispettato, nell’università ovviamente i primi effetti si avrebbero più tardi, cioè con le nuove iscrizioni al …

"Lavoro, parlamentari Pd Modena “Bene ripresa del confronto coi sindacati” – comunicato stampa 06.10.14

In mattinata si è tenuto a Modena un incontro tra i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari e i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni e Maria Cecilia Guerra sulla riforma del mercato del lavoro. All’invito, partito dai sindacati e rivolto a tutti gli eletti modenesi in Parlamento, hanno risposto solo i parlamentari modenesi del Pd. Ecco la dichiarazione congiunta di Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni e Maria Cecilia Guerra:   “E’ stato un incontro sicuramente positivo. Noi crediamo che il confronto sia indispensabile sempre, sia a livello territoriale che nazionale. A Modena questo percorso non si è mai interrotto, apprezziamo, quindi, che anche a livello nazionale si riapra la stagione dei confronti con le parti sociali. Domani, a Roma, proprio sul tema della riforma del lavoro, tornano a incontrarsi, infatti, i rappresentanti del Governo e i sindacati nazionali. Purtroppo la crisi persiste e continua a gravare sulle imprese e sulle famiglie italiane. La nostra attenzione deve incentrarsi su come si possa …

"La cultura non è ancora il nostro petrolio, solo il 50% dei laureati in beni culturali trova lavoro ed è anche sottopagato" – Scuola 24 06.10.14

Da sempre sentiamo ripetere che i beni culturali rappresentano il nostro petrolio, un bene prezioso su cui investire, anche perché possediamo il giacimento più ricco nel mondo visto che metà del patrimonio è in Italia. Eppure la conferma di come non si valorizzi per nulla come si dovrebbe questa risorsa arriva dal nuovo focus di AlmaLaurea sui laureati in beni culturali che mostra come il lavoro c’è ma meno di quanto registrato sul complesso dei laureati. Ed è anche poco pagato. La fotografia degli occupati a un anno e a cinque anni dalla laurea  A un anno dal conseguimento del titolo magistrale, il tasso di occupazione dei laureati in beni culturali coinvolge 50 laureati su cento. Tuttavia, di questi solo il 27% ha un lavoro stabile (tempo indeterminato o lavoro autonomo effettivo). La fotografia scattata da AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati nell’ambito dei beni culturali, all’interno del XVI Rapporto sulla Condizione occupazionale, mostra che il dato migliora nel lungo periodo: a cinque anni dalla laurea magistrale sono occupati 72 laureati su cento contro l’87% …

"Se volete essere creativi imparate ad annoiarvi", di Elena Meli – Corriere Salute 05.10.14

Leonardo Da Vinci è l’esempio più famoso di creativo a tutto tondo: ha realizzato capolavori di ingegno e maestria in innumerevoli campi. Musicisti, pittori, scrittori fanno della creatività un lavoro e sono creativi per contratto pure i pubblicitari. Ma creativa è anche la massaia che deve reinventarsi una ricetta perché le manca un ingrediente, o l’elettricista che trova una soluzione diversa dal consueto per far funzionare un impianto. Il pensiero creativo, insomma, sembra poter essere ovunque. Ma che cos’è davvero la creatività? La possediamo realmente tutti, o è un dono di pochi talentuosi? È legata a doppio filo con l’intelligenza? Ma soprattutto, è vero che è in crisi, come sostiene uno studio apparso di recente sul Creativity Research Journal ? Stando, infatti, ai risultati della ricerca, condotta su 300 mila persone sottoposte a uno dei test più usati per misurare la creatività, dal 1990 in poi c’è stato un chiaro declino dei punteggi, mentre gli analoghi test sull’intelligenza indicano una continua crescita del quoziente intellettivo: un ambiente molto ricco di stimoli come quello attuale pare …

"Come resistere (senza rompersi)", di Daniela Monti – Corriere della Sera 04.10.14

Defenestrata, senza tanti complimenti, dal suo bell’ufficio al New York Times , l’ex direttrice Jill Abramson, nella prima uscita pubblica, ha fatto appello alla resilienza. «Mio padre mi ha insegnato che è importante saper gestire il successo tanto quanto le battute d’arresto», ha esordito invitando la platea di giovani laureati americani che aveva di fronte — i quali, stando alle statistiche, arrivano a cambiare anche venti posti di lavoro nel corso della vita — a sviluppare la capacità di andare avanti adattandosi ai cambiamenti: «Che cosa mi riserva il futuro? Non lo so. Come vedete, siamo sulla stessa barca. Come voi ho un po’ di paura, ma sono anche eccitata».  È d’obbligo essere flessibili, agili, allenati (tutti concetti presi dal mondo del fitness ). Ora anche resilienti. Per gli ingegneri, la resilienza è la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi; nel campo dell’ecologia, è la capacità di un ecosistema di sfuggire a un livello irreversibile di degrado (idea che sta stringendo all’angolo la vecchia sostenibilità: «Dove la sostenibilità mira a mettere …

"Quanto Stato c'è nella Silicon Valley", di Mariana Mazzuccato, La Repubblica 04.10.14

  Renzi il mese scorso ha visitato la Silicon Valley con lo scopo dichiarato di portare in Italia innovazione, concorrenza e dinamismo. Il presidente del Consiglio fa bene a fissare questi obiettivi come priorità, se si pensa allo scarsissimo dinamismo che ha caratterizzato l’economia italiana negli ultimi vent’anni, a causa della stagnazione della produttività e conseguentemente della crescita. Purtroppo, però, invece di imparare da quello che è successo veramente nella Silicon Valley, sembra aver sposato gli slogan e i miti che circondano quell’esperienza, in particolare il mito che attribuisce il fenomeno della Silicon Valley all’impulso di imprenditori geniali, finanzieri disposti a prendersi grossi rischi e uno Stato che si dedica a ridurre i vari tipi di «impedimenti » che ostacolano questi risktakers . E infatti la riforma del lavoro che Renzi sta patrocinando in questo momento punta proprio a rimuovere tali impedimenti. Ma se è sbagliata la lettura della storia, sono sbagliate anche le politiche. La Silicon Valley è il risultato di imponenti investimenti pubblici diretti (non sussidi) lungo l’intera catena dell’innovazione, dalla ricerca di base …