Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Prato, tutto come prima. I cinesi tornati nell’ombra", di Silvia Gigli

Prato è un pentolone che ribolle. Dopo il tragico rogo del 1 dicembre scorso, nel quale hanno perso la vita sette operai cinesi, uccisi dalle fiamme e dal fumo mentre dormivano nel capannone nel quale lavoravano, la città laniera, che un tempo fu il fiore all’occhiello del made in Tuscany, non dorme sonni tranquilli. A distanza di due mesi dal rogo, continuano ad arrivare in città giornalisti stranieri per capire, chiedere, vedere con i propri occhi come sia stato possibile che nella Toscana culla dell’artigianato d’ingegno e di lusso, sia stato possibile veder morire sette persone così. L’illegalità, sulla quale ha messo radici e prosperato un certo tipo di manifattura, quella dei capi low cost realizzati da imprese gestite da cinesi, ha una storia vecchia almeno vent’anni e ormai è un cancro difficile da estirpare. Ma è su questo argomento che si giocherà, per l’ennesima volta, la battaglia elettorale per le amministrative di primavera dove il giovane deputato renziano Matteo Biffoni sfiderà con ogni probabilità il sindaco uscente di centrodestra Roberto Cenni. «Negli ultimi anni …

"Più tasse e meno reddito. La crisi colpisce le famiglie", di Laura Matteucci

Confcommercio: in sei anni svaniti 18mila euro di ricchezza a testa. Ma il governo contesta i dati sul fisco L’Istat: disponibilità in calo in tutto il Paese MILANO Sale a 4,6 miliardi, dagli iniziali 1,6, l’aumento delle entrate da tassazione nel periodo 2014-2016 previste dalla legge di Stabilità. Solo per quest’anno si è arrivati a più di 2,1 miliardi rispetto ad una previsione di 973 milioni, e per l’anno prossimo si passa a 639 milioni da quella che inizialmente doveva essere una riduzione del carico per 496 milioni. Confcommercio punta il dito contro le nuove tasse che, questo il ragionamento, andranno ad aggravare la situazione delle famiglie già impoverite dalla crisi (negli ultimi sei anni il reddito pro capite si è ridotto del 13%, tornando ai livelli del 2002, e si è persa ricchezza netta per 18mila euro a testa), e quindi dei consumi, che solo nel 2012 sono calati del 4,2%. Ma proprio sul peso del fisco interviene in serata Palazzo Chigi con una nota dal sapore di una secca precisazione. Famiglie e imprese …

"Il declino dei ceti medi", di Ilvo Diamanti

È finita un’era, in Italia. Ha segnato la società e l’economia e, quindi, anche la politica. È l’era dei ceti medi, che ha marcato la crescita del Paese, dopo gli anni Ottanta. Quando lo sviluppo economico ha cambiato geografia e localizzazione produttiva. Dalle grandi fabbriche delle metropoli del Nord si è spostato nelle piccole aziende del Nordest — e dell’Italia centrale. Giuseppe De Rita, con il suo linguaggio immaginifico, negli anni Novanta, aveva definito questa tendenza: “cetomedizzazione”. Un processo antropologico, oltre (e più) che socioeconomico. Si spiega attraverso «l’innalzamento di coloro i quali erano alla base della piramide e lo scivolamento di una parte della vecchia elite». In altri termini, a partire dagli anni Ottanta, si è assistito al declino della borghesia urbana e industriale, peraltro, in Italia, tradizionalmente debole. E al parallelo affermarsi di una piccola borghesia, diffusa nel mondo delle piccole imprese e del lavoro autonomo. Distante e ostile rispetto allo Stato e alla politica. Educata ai valori della competizione individuale e, meglio ancora, dell’individualismo possessivo, per citare Macpherson. Questa realtà socio-economica si …

"Il caso Electrolux e l’esigenza di politiche industriali", di Gianluca Rossi

Dal dibattito sul futuro Electrolux emerge la necessità che questo Paese torni a confrontarsi con il tema delle politiche industriali. Se ne parla in modo carsico, alla luce di singole vicende, con scarsa visione strategica, solo a valle di crisi occupazionali. Mai per definire gli orizzonti e far leva per l’economia del Paese. Il quadro per questo 2014 è drammatico. Migliaia di lavoratori e famiglie per le quali si apre uno scenario d’incertezza, che si traduce in un impoverimento del paese, sia dal punto di vista sociale che sul versante produttivo e industriale. Vengo dall’ area Terni-Narni, a lungo «terra promessa» dell’industrializzazione: acciaierie, polo chimico e altre eccellenze produttive, espressione della filiera della conoscenza e dell’operosità di migliaia di lavoratori. Oggi, Terni è la provincia con la più elevata presenza di multinazionali dopo quella di Milano. L’esperienza maturata da assessore regionale allo sviluppo economico mi ha dato la possibilità di riflettere sui percorsi possibili verso quel ruolo strategico, genericamente definito «politiche industriali». Singolarmente, territori, aziende, distretti produttivi non sono indipendenti, ma figli della stessa matrice, …

"Fiat se ne va, ci lascia la cassa integrazione", di Giuseppe Vespo

Torino, 11 luglio 1899 29 gennaio 2014. Dopo 115 anni il marchio Fiat va in pensione. «Inizia un nuovo capitolo della nostra storia», dice John Elkann. Che non verrà più scritta sotto la Mole. Fca Fiat Chrysler Automobiles sarà una società di diritto olandese con sede fiscale in Gran Bretagna, quotata in Borsa a New York e a Milano. La rivoluzione sarà completa entro la fine dell’anno, mentre a maggio verrà presentato un piano strategico di lungo termine alla comunità finanziaria. È quanto ha deciso ieri il cda di Fiat Spa, l’ultimo del gruppo così come si conosceva fino a oggi. L’organizzazione resterà la stessa, dice l’azienda, divisa in «quattro regioni operative. Tutte le attività che confluiranno in Fca proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali». Possono dunque stare tranquilli sindacati e operai, tra i quali i circa tremila cassintegrati (su cinquemila) di Mirafiori e i lavoratori di Cassino, che aspettano nuovi modelli da produrre? «Abbiamo lavorato …

"I nuovi contadini under 35 tra scelta di vita e impresa", di Camilla Gaiaschi

Un po’ per vocazione e un po’ per necessità, il ritorno dei giovani in agricoltura ai tempi della crisi è come un Giano bifronte. I numeri non sono da capogiro: secondo i dati elaborati da Inea (l’Istituto nazionale di economia agraria), tra il 2000 e il 2010 i proprietari di aziende agricole con meno di 40 anni sono scesi del 40,8 per cento, più della media (37,4) e più di chi ha già compiuto 65 anni (-38,3 per cento). Solo negli ultimi anni si sono registrati alcuni importanti segnali di ripresa, con gli under 34 stabili al 20 per cento sul totale degli occupati e un piccolo aumento al Sud dove quelli tra 18 e 35 anni sono cresciuti del 5,8 per cento (dati Inea). Secondo i dati di InfoCamere, inoltre, tra il primo e il secondo semestre 2012 le imprese agricole condotte da giovani con meno di 35 anni sono cresciute in tutte le regioni italiane. Ma al di là di questi timidi segnali di ripresa, che cosa c’è dunque di vero nel tanto …

"Il divario tra poveri e ricchi è la nuova sfida. Guerra alle diseguaglianze" di Maurizio Franzini

Obama ha pronunciato ieri il suo sesto (o quinto, contando solo quelli ufficiali) discorso sullo Stato dell’Unione. Per alcuni si tratta di un evento rituale, ma quest’anno il discorso potrebbe marcare una svolta politica e non soltanto per gli Stati Uniti. Poche settimane fa Obama ha definito la disuguaglianza economica la «questione decisiva del nostro tempo» e gli ulteriori dati di cui siamo venuti a conoscenza nel frattempo rafforzano questa valutazione, non soltanto per gli Stati Uniti. Non sorprende, quindi, che, secondo le anticipazioni della Casa Bianca, la disuguaglianza sia diventato uno dei temi centrali del discorso e, soprattutto, che Obama abbia deciso di non limitarsi a denunciare il fenomeno e di proporre alcune concrete misure. La più concreta di queste misure sarebbe l’innalzamento del salario orario minimo da 7,25 a 10,10 dollari e il suo adeguamento automatico con l’inflazione. Di elevare il salario minimo si è discusso e si discute anche in Europa. Si può ricordare, ad esempio, la decisione presa in Germania per iniziativa dei socialdemocratici e la discussione che si sta svolgendo …