"Quattro priorità per l'emergenza lavoro", di Francesca Barbieri e Valentina Mel
Sarà la sfida numero uno del nuovo Governo, in cima alla lista di priorità da affrontare in tempi rapidi. L’emergenza lavoro – come dimostrano i campanelli d’allarme suonati dall’Istat ogni mese – va affrontata con urgenza, per aggredire un tasso di disoccupazione vicino al 13%, che esplode al 41,6% tra i giovani. Taglio del cuneo fiscale, completamento della riforma degli ammortizzatori sociali, semplificazione dei contratti, lotta alla disoccupazione giovanile. Sono i quattro dossier aperti sul tavolo del neoministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Sono le questioni più urgenti da risolvere per dare una scossa a un sistema produttivo ingessato e incapace di crescere e anche, in alcuni casi, per non perdere la possibilità di usare i fondi che arrivano dall’Europa. La sfida principale – come ha già sottolineato il neo-ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – è ridurre il peso fiscale e contributivo sul costo del lavoro, che in Italia supera il 53%, secondo i calcoli dell’ufficio studi di Confindustria. L’ultimo richiamo è arrivato venerdì scorso proprio dall’Ocse, dove Padoan ha appena lasciato la carica di capo …