Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Emilia, sgravi fiscali per attirare le imprese", di Andrea Bonzi

Ostacoli e penali per chi delocalizza nei Paesi extraeuropei, sgravi fiscali – due anni di Irap abbonati – per chi crea lavoro con nuove imprese innovative. Oltre a sconti sul costo degli oneri di urbanizzazione per chi costruisce su zone già “compromesse”, provvedimenti contro le inadempienze e i ritardi delle Pubbliche amministrazioni, garanzie tramite Consorzi fidi e assistenza – da parte degli enti locali, ma anche dell’Università – per le aziende che decidono di fare in- vestimenti sul territorio. In sintesi, è questo il contenuto della «Legge sull’attrattività» che la Regione Emilia-Romagna licenzierà già domani in giunta e che dovrebbe essere approvata dall’Assemblea legislativa entro l’estate. SCOMMETTERE SULLA VIA EMILIA Negli ultimi mesi, la voglia di scommettere sulla via Emilia da parte delle gran- di imprese non è mancata: nel Bolognese, Philip Morris punta 500 milioni di euro per uno stabilimento da 600 posti, a regime nel 2016, Toyota studia la trasformazione in senso ecologico i carelli prodotti in Cesab e Ducati Motor investe 15 milioni nella fabbrica di Borgo Panigale; a Ferrara la Luis …

Lavoro, stop alle dimissioni in bianco. Pd e Sel: "E' una norma di civiltà", da repubblica.it

Un piccolo passo per la politica ma un grande passo per i lavoratori. Basta dimissioni in bianco. L’Aula della Camera ha approvato la proposta di legge che pone fine alla pratica sulla base della quale al lavoratore, e più spesso alla donna lavoratrice, si chiede di firmare una lettera di dimissioni al momento dell’assunzione. Una lettera che può essere successivamente utilizzata dal datore di lavoro: il più delle volte in caso di gravidanza, ma anche per una malattia prolungata o per la partecipazione ad uno sciopero. Il testo, approvato a Montecitorio con 300 sì, 101 no e 21 astenuti, passa ora al Senato. Tuttavia il consenso a quella che Pd e Sel salutano come una norma di civiltà non è stato unanime: mentre la Lega si è astenuta, Ncd, M5S e SC hanno votato contro. In base al testo approvato, la lettera di dimissioni volontarie deve essere sottoscritta, pena la sua nullità, dal lavoratore su appositi moduli resi disponibili gratuitamente dalle direzioni territoriali del lavoro, dagli uffici comunali e dai centri per l’impiego. La nuova …

"Ricchi e poveri più lontani", di Laura Matteucci

La ripresa economica «non sarà probabilmente sufficiente » in Italia per porre fine alla profonda crisi sociale e del mercato del lavoro. C’è bisogno di investimenti per «un sistema di protezione sociale più efficace che permetta di evitare che le difficoltà economiche diventino sempre più radicate nella società». Nel rapporto annuale sugli indicatori sociali dell’Ocse, il focus sull’Italia fa emergere, ancora una volta, la gravità delle nostre difficoltà rispetto a quelle degli altri Paesi in esame. Procedere ad investimenti per un welfare più sicuro, dunque, è tra le prime raccomandazioni, per «assicurare supporto ai gruppi più vulnerabili», sostiene l’Ocse, ricordando che «da lungo tempo si dibatte in Italia di un sussidio di disoccupazione universale e di reddito minimo garantito ». Il problema è legato anche al crollo del reddito medio, quantificato in circa 2.400 euro rispetto al 2007, arrivando ad un livello di 16.200 euro pro capite nel 2012. L’Italia, questo il punto, ha sofferto più di tutti la recessione. Nello stesso tempo, infatti, nell’eurozona gli stipendi sono calati di 1.100 euro. Tanto che la …

Marianna Madia: “Subito il tetto al cumulo redditi-pensioni d’oro”, di Francesca Schianchi

Nei primi venti giorni da ministro ha scelto di non intervenire nel dibattito, anche quando è stata tirata in ballo per la sua gravidanza, rinviando il momento di dire la sua ai primi atti esecutivi del suo ministero. Così, ieri, dopo aver firmato una circolare che dà attuazione a una norma del precedente governo per cui i lavoratori pubblici non possono cumulare lavoro e pensione oltre 311 mila euro (lo stipendio del primo presidente di Cassazione), il ministro della Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, ha deciso di raccontare cosa sta facendo. Partendo da un dato: che il suo primo atto sia questo, non è per niente casuale. Perché ha voluto questo come suo primo atto da ministro? «E’ una scelta politica, per segnalare una priorità: l’attenzione all’equità sociale e al tema di un’intera generazione esclusa. In un’epoca in cui oltre il 40% dei giovani non trova lavoro, un milione e mezzo di persone, tra pubblico e privato, cumula lavoro e pensione. Capisco chi ha pensioni basse, ma ritengo non sia etico quando il …

"Il modo più semplice per stimolare la crescita", di Luca Orlando

Sulla carta, tutti d’accordo. Pagare i debiti della pubblica amministrazione è una priorità per il Paese. E chi, del resto, potrebbe sostenere e argomentare una tesi contraria. Dalle parole ai fatti, tuttavia, la distanza resta spesso ampia e le amministrazioni italiane certamente non brillano nella capacità di colmare il gap. Alcuni deputati della Regione Sicilia, ad esempio, storcono il naso davanti alla possibilità di dover mettere mano al portafoglio sottoscrivendo un mutuo da un miliardo con la Cdp, argomentando che «questi soldi servirebbero per pagare le aziende del Nord». Tesi suggestiva, anche dimenticandosi delle migliaia di imprese locali che attendono da tempo immemore il saldo delle proprie fatture da parte della Regione, perché pagare i debiti – anche nei confronti delle imprese «del Nord», resta comunque un dovere, la cui declinazione geografica pare poco comprensibile. Pagare, dunque. Mettendo da parte i poteri di veto della burocrazia per allineare tutte le amministrazioni su questo obiettivo, a maggior ragione cruciale nel momento in cui per le imprese è il profilo finanziario quello più difficile da gestire. Per …

“Il Jobs Act va bene così tra 10 mesi vedrete i risultati”, di Luisa Grion

Ecco ministro parliamo dei paletti levati: aumentare le possibili proroghe di un contratto a termine da una a 8 volte entro 36 mesi senza dovere nemmeno specificare le causali, è o no, come dice Susanna Camusso della Cgil, un inno alla precarietà? «No, perché queste modifiche permetteranno all’azienda di assumere con maggiore tranquillità e daranno ai lavoratori maggiori possibilità di ottenere tre anni continuativi di lavoro». Tre anni con il cuore in gola ogni quattro mesi per l’attesa del rinnovo e con l’impossibilità di ottenere un mutuo in banca? «Chiariamo una cosa: oggi di contratti a termine che durano 36 mesi ne vedo in giro pochissimi. Le aziende, temendo vertenze proprio sulla causalità, mandano a casa i ragazzi dopo pochi mesi e ne assumono altri al loro posto. I paletti previsti dalla riforma Fornero avevano il giusto obiettivo di limitare l’uso dei contratti temporanei, ma hanno prodotto l’effetto inverso. Questa situazione merita di essere difesa? Allora io, come ministro non ho capito nulla ». Secondo lei il lavoro si crea aumentando la flessibilità? «No, ma …

"Gli stipendi. Manager di stato 500 milioni in meno tetto 248mila euro senza deroghe", di Roberto Mania

In una delle schede preparate dal commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, c’è scritto che i tagli alle retribuzioni statali dovranno riguardare anche quelle dei dirigenti delle «società pubbliche». Vuol dire allargare la platea, andare ben oltre i dirigenti dei ministeri o delle Regioni, i primari degli ospedali, in vertici delle forze armate. La burocrazia in senso stretto. E d’altra parte solo così si può pensare di raggiungere l’obiettivo indicato dal premier, Matteo Renzi, di ottenere 500 milioni di euro di risorse da utilizzare per finanziare il piano di redistribuzione del reddito annunciato mercoledì pomeriggio da Palazzo Chigi. Perché se è vero che i dirigenti della pubblica amministrazione italiana guadagnano mediamente più dei rispettivi colleghi di Francia, Gran Bretagna e Germania, è anche vero che sono pochi (quelli di prima fascia tra i ministeriali sono circa 300) e che, dunque, per raggiungere un risparmio così imponente bisognerebbe più che dimezzare il loro stipendio. Una strada impervia che permetterebbe di conseguire un risultato del tutto al di sotto delle necessità. Vale la pena ricordare che …