Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Le famiglie sono precarie ma vedono uno spiraglio", di Giuseppe Caruso

Le Famiglie italiane sono sempre più povere e sfiduciate. È un quadro negativo quello che emerge da due inchieste, condotte rispettivamente da Confcommercio-Censis nel primo caso e da Coldiretti nel secondo. Due inchieste che hanno avuto come oggetto proprio la fiducia delle famiglie del Belpaese e le loro crescenti difficoltà economiche nei consumi, in modo particolare quelli alimentari. CRISI Nell’indagine condotta da Confcommercio-Censis emerge con forza come il protrarsi della crisi, la mancanza di lavoro, il peso delle tasse continuino ad alimentare lo stato di forte difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane, che rispetto alla propria situazione economica e capacità di spesa avvertono in quasi l’80% dei casi una sensazione di precarietà e instabilità. Solo un quinto delle famiglie ritiene invece di essere in una condizione di solidità. L’incertezza è il sentimento prevalente, con una quota di quasi il 40% dei nuclei familiari che vive adottando un comportamento di attendismo, in attesa dell’evolversi degli eventi. L’inchiesta sottolinea come, nonostante tutto, ci sia comunque attesa nei confronti del nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi: …

"Thyssen, nell’appello bis possibili aumenti di pena", di Massimo Solani

Resta la rabbia dei parenti, esplosa dopo la lettura del dispositivo della Corte di Cassazione, ma anche la sensazione che dopo le prime reazioni negative la sentenza possa contenere sorprese valutabili solo leggendo il testo che sarà depositato entro 90 giorni. Perché dopo lo sgomento dei più, seguito alla decisione della Suprema Corte di rinviare il processo Thyssen in appello per la rideterminazione delle pene a carico dei dirigenti della multinazionale imputati per il rogo che nel 2007 causò la morte di sette operai, le indiscrezioni uscite dal Palazzaccio di piazza Cavour sembrerebbero frenare il timore di un ulteriore ribasso delle pene, già falciate in appello quando l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale venne derubricata in omicidio colposo con colpa cosciente. Una speranza che rimane aggrappata, ostinatamente, attorno a tecnicismi legali tutti da decifrare. «Con la decisione di giovedì gli imputati per il tragico rogo della Thyssen non sono stati favoriti in alcun modo e non è stato accolto alcun motivo di ricorso dei loro difensori», ha infatti spiegato una fonte della Cassazione. «Le …

"Otto famiglie italiane su dieci sono in difficoltà economica", da lastampa.it

Il rapporto Confcommercio-Censis: c’è un leggero miglioramento del clima di fiducia. Il 66% ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica. Otto famiglie su dieci vivono «una sensazione di precarietà e instabilità», solo una su cinque «ritiene invece di essere in una situazione di solidità». Dati dell’outlook Confcommercio-Censis sul primo semestre 2014. C’è comunque «un leggero miglioramento del clima di fiducia», legato ad «ottimismo sulle riforme Renzi»: emerge che «ben il 66% del campione ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica». Il rapporto rileva «un miglioramento del clima di fiducia, il primo dal 2011 ad oggi», ma sottolinea che comunque «l’incertezza è il sentimento prevalente con una quota di quasi il 40% delle famiglie che vivono adottando un comportamento di attendismo, in attesa dell’evolversi degli eventi». «Il protrarsi della crisi , la mancanza di lavoro, il peso delle tasse», evidenzia l’outlook Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia per il primo semestre 2014, «continuano …

La crisi di Piombino è un caso europeo", di Patrizio Bianchi

Tutto il mondo dell’acciaio è entrato da tempo nell’altoforno della crisi e sembra inevitabilmente costretto ad una lenta cremazione. A Piombino, nel giorno in cui è annunciata la chiusura delle lavorazioni a caldo, arriva però l’accordo tra governo e Re-ione per un ridisegno dell’intera area industriale, per porre in sicurezza il territorio, bonificare i terreni, risistemare la viabilità, rendere più funzionale il porto. Le risorse poste in campo dal governo e dalla Regione permetteranno ai lavoratori di mantenere aperto lo stabilimento, sostenere i redditi e quindi mantenere viva una città che ormai nei decenni ha visto a più riprese crisi aziendali che anche qui diventano crisi personali, umane, civili. Dobbiamo tuttavia ricordare che il tema di una politica industriale per l’intero comparto dell’acciaio resta del tutto aperto e per sua dimensione non può essere affidato alla sola azione della Regione e del governo nazionale. Il 13 giugno dello scorso anno la Commissione Europea presentò al Parlamento lo schema di un Piano d’azione per portare fuori dalla crisi la siderurgia. Questo piano si basava sul principio …

Renzi: «Gli 80 euro sono per sempre», di Marco Rogari

Non più di 9-10 miliardi. Almeno sulla base dello schema di coperture presentato dal Governo con il varo dell’operazione taglia-cuneo fiscale. Sono le riduzioni di spesa per il 2015 che dovranno scattare in autunno con la legge di stabilità per rendere permanente il bonus Irpef da 80 euro mensili, garantito a circa 10 milioni di lavoratori, ma per il momento per il solo 2014, dal decreto varato la scorsa settimana dal Governo Renzi. Anche se il premier tiene a ribadire che gli 80 euro «sono per sempre». I tagli ex novo per il prossimo anno potrebbero comunque non superare quota 4-5 miliardi visto che una fetta di 5 miliardi è già attesa dalla stretta sugli acquisti di beni e servizi nella Pa prevista dal Dl. E, sulla falsariga di quanto indicato dal Def, una fetta consistente, pari a circa 1,6 miliardi, dovrebbe arrivare da interventi su Comuni e Forze di polizia. Già nelle prossime settimane i tecnici dell’Esecutivo e il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, saranno al lavoro per giungere all’inizio dell’estate con il …

"Le scelte delle madri", di Chiara Saraceno

L’Italia è tra i Paesi sviluppati uno di quelli che più scoraggia l’occupazione femminile, con effetti negativi per lo sviluppo e la competitività. Lo ripetono da anni studiose e studiosi di vario orientamento. Di recente lo ha denunciato anche Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale. L’effetto negativo, tuttavia, non riguarda solo la scarsa valorizzazione del capitale umano e la resistenza ad ogni tipo di innovazione organizzativa. Riguarda anche lo scoraggiamento della fecondità. Come avviene ormai in quasi tutti i Paesi Ue, in Italia il numero di figli desiderati è più alto rispetto al numero di figli che effettivamente si hanno. Lo scarto tra i due numeri, tuttavia, in Italia è mediamente maggiore, avendo l’Italia uno dei tassi di fecondità tra i più bassi. Il nostro è un Paese in cui conciliare responsabilità famigliari e lavoro remunerato è molto difficile: perché i servizi per la prima infanzia e le scuole a tempo pieno sono mediamente insufficienti e distribuiti in modo molto disomogeneo; perché la divisione del lavoro in famiglia continua ad essere molto asimmetrica tra …

"Denominazione d’origine Ue. Una battaglia vinta", di Patrizia Toia

Dal 2008 in Europa, nel settore industriale, sono 4 milioni i lavoratori che hanno perso il proprio impiego e la produzione ha subìto un crollo del 10%. Ora il processo di ripresa è ancora timido, ma uno spiraglio si è aperto. Puntare sulla qualità e, per alcuni, anche restare su un mercato di nicchia è una delle caratteristiche principali delle imprese europee che scelgono di non emigrare all’estero. Ma questa strada, purtroppo, è ancora in salita per molte piccole e medie imprese europee.Quello che davvero potrebbe aiutare e tutelare molti imprenditori di settori a volte anche «inaspettati» (non solo, infatti, la moda o l’alimentare, ma anche il settore dei materiali edili) è l’introduzione, in Europa, di un vero marchio d’origine obbligatorio. Nell’ultima sessione plenaria di questa legislatura il Parlamento europeo ha infatti approvato il Regolamento per la Sicurezza dei Prodotti al Consumo, incluso l’attesissimo Articolo 7 che impone la denominazione di origine obbligatoria. La battaglia sul «made in» in Europa è stata lunga e ha subito più volte battute d’arresto, sia in Parlamento che in …