"Gli statali vengono già licenziati. Le norme ci sono" di Massimo Franchi
Licenziare i dipendenti pubblici, naturalmente fannulloni, era il sogno di Renato Brunetta. Passato Berlusconi, giovedì il fuoco alla miccia l’ha riacceso il ministro sbagliato, Elsa Fornero, colei che non ha competenze sui lavoratori della Pubblica amministrazione. Ma sia Brunetta che Fornero non sanno, o fanno finta di ignorare, che licenziare dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato in Italia è possibile. Di più. Accade a centinaia di persone. Stime precise sono quasi impossibili. I più esperti in materia parlano di circa duecento licenziamenti negli ultimi cinque anni. Persone che hanno perso cause giudiziarie, spesso come tali diventate eclatanti. L’unico dato preciso e certificato è fornito direttamente dalla Ragioneria generale dello Stato. E riguarda i cosiddetti “cessati”, lavoratori che hanno lasciato la Pubblica amministrazione, al netto di chi si è dimesso. Ebbene, il Conto annuale del 2010 alla voce “Altre cause” ne conta ben 39.458 nell’intero settore pubblico (scuola, università, forze armate ed enti di ricerca inclusi) di cui 16.811 nella Pubblica amministrazione strettamente intesa. Si tratta dunque della cosiddetta mobilità in uscita. Quella che smentisce la …