Tutti gli articoli relativi a: lavoro

Bersani: "Il lavoro per noi è centrale", di Maria Zegarelli

Il segretario: non ti fa solo mantenere la famiglia, è la tua dignità, è la tua quota di trasformazione del mondo e ne hai diritto. Saranno questi i pilastri del progetto politico attorno ai quali il Partito democratico vuole costruire l’alternativa di governo. «Perché il lavoro non è solo quello che ti fa mantenere la famiglia, è la tua dignità, è la tua quota di trasformazione del mondo e ne hai diritto». E forse è proprio questo uno dei passaggi più applauditi dell’intervento con cui Pier Luigi Bersani ha chiuso ieri a Napoli i lavori della seconda Conferenza nazionale sul lavoro del suo partito. Un intervento che non ha risparmiato critiche al governo, a Silvio Berlusconi (per il patto con l’Ue per il pareggio di bilancio), al ministro Fornero e alla (non) politica della zona Ue e alle non politiche, a iniziare da quella industriale, italiane. A proposito delle liberalizzazioni dell’era Monti il segretario Pd perde la pazienza e si lascia scappare una parolaccia. «Se un anziano ha gli occhi secchi e va a comprare …

"Decreto sviluppo. Ora ci vuole più coraggio", di Patrizio Bianchi*

Alla fine è uscito il decreto sviluppo. Fin dall’inizio abbiamo sostenuto che, accanto all’intervento riguardante la drastica riduzione delle spese pubbliche e l’aumento delle imposizioni, si dovesse porre anche un intervento a forte sostegno della crescita. Non avevamo mai creduto ad una fase uno e ad una fase due. Il decreto approvato in queste ultime ore continua a mettere insieme una varietà di strumenti fra loro molto differenziati, ognuno dei quali sicuramente utile, ma che tuttavia faticano ancora a definire una vera linea di crescita dello sviluppo produttivo. Sicuramente la spiegazione che ne viene data in premessa appare convincente: bisogna attivare molteplici leve non per stimolare la rianimazione di un corpo in coma, ma per stimolare le forze interne ad un’economia da troppo tempo assopita. Da oltre 20 anni infatti l’Italia cresce meno di altri Paesi proprio perché nei processi di apertura internazionale e di globalizzazione il nostro sistema produttivo si è divaricato segnando una frattura netta fra le imprese che hanno saldamente afferrato il treno della globalizzazione e quelle che invece lo hanno subito, …

"Sindacati uniti oggi in piazza con giovani e precari", di Marco Tedeschi

«Lavoro», «welfare», «crescita» e «fisco», sono le parole d’ordine che tengono uniti i sindacati confederali, oggi a Roma per la manifestazione nazionale dal titolo «Il valore del lavoro». Cgil, Cisl e Uil, si troveranno in piazza della Repubblica (Esedra) alle 10,30. Il corteo arriverà un’ora dopo in piazza del Popolo, da dove parleranno i tre segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Di pomeriggio sarà la volta dei precari legati nella rete «Il nostro tempo è adesso», che manifesteranno contro la riforma Fornero e per «La meglio gioventù» che resta in Italia. Si ritroveranno dalle 18 alle 22 in piazza Farnese, sempre nella capitale. Una giornata di mobilitazione, inizialmente prevista per il due giugno e poi rimandata per via del terremoto in Emilia, che ieri è stata anticipata dalle dichiarazioni dei tre leader sindacali, intervenuti alla seconda conferenza nazionale del Pd sul Lavoro: «Dovremo annunciare mobilitazioni e nuovi scioperi contro l’insopportabile iniquità con cui si è esercitato il rigore», ha premesso Camusso. Gli organizzatori prevedono una grande partecipazione e segnalano l’arrivo nella capitale …

Fassina: Nostro obiettivo etico e politico è la persona che lavora

Relazione introduttiva di Stefano Fassina Seconda conferenza Nazionale per il Lavoro. La nostra Seconda Conferenza Nazionale per il Lavoro cade in una fase difficilissima per l’Italia e per l’Europa. Il nostro pensiero e il nostro abbraccio va innanzitutto agli uomini e alle donne dell’Emilia colpiti da un terremoto infinito. Siamo con voi, vi siamo vicini con solidarietà fattiva. Per ricostruire. Per produrre speranza. Per riaprire il futuro, vostro e dell’Italia. È trascorso un anno esatto dalla nostra prima Conferenza Nazionale per il Lavoro a Genova. Il quadro europeo si è aggravato. Le scelte sbagliate dei conservatori tedeschi e francesi, sostenute da larga parte delle tecnocrazie di Bruxelles, Francoforte e Parigi, hanno acutizzato le tensioni finanziarie sulle economie periferiche dell’Eurozona. La Grecia è al collasso politico e economico perché il Memorandum è insostenibile. Sarebbe stato utile un segnale di disponibilità da parte dei leader dell’area euro per rivedere il Memorandum in vista delle elezioni di domenica prossima. Purtroppo, non e arrivato. A metà Novembre scorso, grazie in particolare al Pd, è nato il Governo Monti. L’Italia …

"Precari, un concorso vinto non basta", di Mariagrazia Gerina

“Papà Cococò”, lo chiama il figlio, che ha un anno e mezzo. «È bene che impari subito come vanno le cose in questo Paese: quando sarà grande però farò di tutto perché se ne vada all’estero, come avrei dovuto fare io», si rammarica Alberto, 39 anni, ricercatore precario, che, esasperato, si chiede fino a quando dovrà scontare sulla sua pelle l’ennesimo paradosso italiano che si scarica sulla sua generazione. Perché il governo, impegnato nella spending review, non trova neppure il tempo di firmare il via libera ad un migliaio di vecchie assunzioni. L’arretrato risale al 2009 e precede di poco il blocco del turn over deciso con la finanziaria Berlusconi-Tremonti di tre anni fa. Quei mille posti, quindi, lasciati vuoti da altrettanti ricercatori andati in pensione, sono gli ultimi sfuggiti alla tagliola della legge 133. Tutti i posti che si libereranno in seguito saranno soggetti alla regola che fissa il ricambio generazionale a venti assunzioni ogni cento pensionamenti. Più che un ricambio uno stillicidio. Tanto per dare una idea della sproporzione: i precari che lavorano …

"Europa, va a scuola da Keynes", di Amartya Sen

La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni: se questa massima avesse bisogno di una conferma, potremmo trovarla nella crisi europea. Le intenzioni, indubbiamente apprezzabili ma non lungimiranti, dei politici dell’Ue appaiono inadeguate al compito di risanare l’economia europea. Provocando anzi condizioni di miseria, confusione e caos. E ciò per due ragioni. Innanzitutto, a volte anche le intenzioni più rispettabili mancano di lucidità: di fatto, i fondamenti dell’attuale politica di austerità, in un contesto di rigidezza come quello dell’Unione monetaria europea (in assenza di un’unione fiscale) non costituiscono certo un modello di coerenza e sagacia. In secondo luogo, un’intenzione fine a se stessa può confliggere con una priorità più urgente, che in questo caso è quella di salvaguardare un’Europa democratica e impegnata per il benessere sociale. Sono questi i valori per i quali l’Europa si è battuta per molti decenni. È indubbiamente vero che alcuni Paesi europei avrebbero dovuto adottare da tempo comportamenti economici e gestionali più responsabili. In questo campo si pone però il problema cruciale dei tempi di attuazione: occorre distinguere tra le …

Quota 96, Bastico e Ghizzoni hanno presentato un disegno di legge

Depositato un Ddl di modifica della riforma Fornero: interessa un centinaio di modenesi. Le parlamentari modenesi del Pd Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni proseguono nella loro battaglia a fianco del personale della scuola ingiustamente penalizzato dalla riforma pensionistica Fornero. Oggi hanno presentato, in contemporanea al Senato e alla Camera, un disegno di legge per modificare la normativa in modo da tenere conto della specificità del settore scolastico. “In difesa di un diritto – dicono Bastico e Ghizzoni – non certo di un privilegio”. E’ stato depositato, in mattinata, contemporaneamente al Senato e alla Camera, per iniziativa delle parlamentari modenesi del Pd Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni, un disegno di legge in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico del personale scolastico, in modo da modificare la riforma Fornero laddove non tiene conto della specificità del settore della scuola. Com’è noto, il tema interessa un centinaio di persone nel modenese e ben 3.500 in tutto il paese: la riforma pensionistica del Governo Monti salvaguardava la cosiddetta “Quota 96” (60 anni di età anagrafica e 36 …