Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Lavoratrici madri, ecco alcune cose che dovete sapere", di Teresa Bellanova*

Qualche giorno fa la rievazioe periodica dell’Istat su occupati è tornata ad accendere i rifettori sullo stato del mercato del lavoro nel nostro Paese, e in particolare sulle donne. Puurtroppo, ancora, nessuna novità: le donne faticano a essere presenti nel mercato del lavoro, scontano difficoltà diverse e di diversa natura, dai differenziali retributivi, al tetto di cristallo, alle illegalità perpetrate utilizzando il vergognoso strumento della firma delle dimissioni in bianco. Su queste ultime il Parlamento si è espresso in maniera forte proprio di recente, approvando una legge moderna e avanzata. Tuttavia, più spesso e più semplicemente parliamo di carenza di politiche e di servizi alle famiglie e all’infanzia, che comporta l’impossibilità per le donne, in particolare per le madri, di tenere insieme lavoro e vita privata. È un Paese paradossale, il nostro, nel quale grande importanza si attribuisce al ruolo della famiglia nella società, e giustamente, e si rischia poi di trascurare i modi e gli strumenti con i quali questo ruolo può essere sostenuto. Un Paese nel quale il 22% delle donne occupate in …

"Lavoro, sprofondo rosa: boom di donne disoccupate", da L' Unità

Attestata nel nostro Paese su livelli record ormai da mesi, la disoccupazione non accenna minimamente ad un’inversione di tendenza. Anzi, come certificato dai dati diffusi ieri, il costo della vita ritorna persino a salire, un andamento che per Susanna Camusso dimostra «come in assenza di politiche per la creazione di lavoro è difficile pensare che la disoccupazione si riduca». Ed un’ulteriore brutta notizia sta nell’incremento del numero di donne prive di un posto di lavoro, un dato in netta controtendenza rispetto a quello maschile, tanto da attestarsi nel mese di maggio su livelli da primato. Dunque, il tasso di disoccupazione a maggio è lievemente cresciuto, atte- standosi sul 12,6% (12,5% in aprile), con un incremento dello 0,1% su mese e dello 0,5% su anno. In questo modo l’indice è tornato ai livelli di marzo, vicino ai massimi storici del 12,7% registrati sia a gennaio che a febbraio. Numeri diffusi dall’Istat che ha quantificato in 3.222.000 il numero dei disoccupati, in aumento dello 0,8% su mese (pari a 26mila in più) e del 4,1% su base …

Allarme cassa integrazione “Per quella in deroga manca ancora un miliardo”, di Roberto Mania

Il governo non sta preparando alcun intervento di correzione sui conti pubblici, ma entro quest’anno dovrà, tra l’altro, reperire un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che ancora non è stata presa una decisione su come attuare quella parte della riforma Fornero sul mercato del lavoro che fissa criteri più rigidi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga (quelli pagati dalla fiscalità generale e non dai versamenti delle imprese) e ne limita la durata anche con l’obiettivo di ridurne gli abusi. La Cgil stima che, da qui alla fine dell’anno, c’è il rischio che perdano il sostegno al reddito circa 50 mila persone. Si aggraverebbe ulteriormente la situazione occupazionale. Fronte delicatissimo anche sul piano politico. Poletti ribadisce che il Jobs Act non prevede alcun intervento diretto sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori come invece propongono alcuni settori della maggioranza. E alla affermazioni del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, ex presidente dei Giovani di Confindustria, secondo cui la legge …

"Made in Italy, la nostra forza in Europa", di Valeria Fedeli

Siamo vicini a profondi cambiamenti, ed è il momento di incidere sulla nuova fase partendo da chi siamo e da quello che sappiamo fare. Ma l’Italia non può immaginare di isolarsi. Dobbiamo avere il coraggio di lanciare davvero un dibattito sugli Stati Uniti d’Europa Legalità, etica, innovazione, ricerca, sostenibilità, paesaggio, bellezza, comunità, coesione: sono parole d’ordine che ispirano una visione di futuro legata al rilancio del “Sistema paese”, ai nostri talenti, alla qualità che è e deve essere il nostro principale biglietto da visita. Abbiamo faticato troppo, come paese, a riconoscere che la competizione si gioca oggi, nei mercati globali, sulla reputazione, sulla credibilità, sulla qualità come fattore reale, complesso, vincente. Lo raccontano le esperienze di tutte quelle imprese e produzioni che hanno continuato a crescere anche durante la crisi, grazie alla capacità di stare nei cambiamenti e nei mercati internazionali puntando proprio sui valori e sulla qualità dei prodotti made in Italy e sulla forza con cui raccontano il nostro paese, la nostra bellezza, quello stile di vita che noi non riusciamo a valorizzare …

"Le nuove geometrie delle disuguaglianze", di Chiara Saraceno

Un benessere fragile, poco equo, perciò difficilmente sostenibile. È il quadro che emerge dal secondo rapporto, appunto, sul Benessere equo e sostenibile preparato dall’Istat e dal Cnel sulla base di 134 indicatori distribuiti su 12 aree rilevanti per il benessere degli individui e la tenuta della società. È un benessere fragile, non solo perché non si vede ancora la fine della crisi, l’occupazione continua a diminuire e la povertà, specie tra i minori, i giovani e le loro famiglie tende ad aumentare. Anche i miglioramenti che pure ci sono stati, ad esempio sul piano dell’istruzione, con l’aumento dei diplomati e laureati, o nell’utilizzo delle nuove tecnologie, sono insieme troppo lenti per colmare il gap con gli altri paesi europei, che anzi continua ad allargarsi, e non sostenuti da investimenti in ricerca e innovazione che consentano di valorizzarli. È un benessere poco equo perché la crisi ha rafforzato le disuguaglianze tradizionali nel nostro paese — a livello territoriale e di classi sociali — e ne ha create di nuove. La disoccupazione ha colpito più duramente il …

"Occupazione, la politica è debole", di Walter Passerini

Pessima notizia quella del flop del bonus assunzioni per gli under 29 che, nonostante la ricca dotazione (quasi 800 milioni di euro), non riesce a decollare. Vi sono almeno due ragioni: la prima è la mancata risposta del Mezzogiorno, a cui è dedicata gran parte della provvista (500 milioni), segno del distacco sempre più marcato del Sud rispetto al resto d’Italia, i cui vagoni sono lontani dalla locomotiva, per quanto lenta sia; la seconda è un campanello d’allarme per il decollo dell’altro provvedimento, sempre per under 29, che si chiama Garanzia giovani, che a due mesi dall’avvio registra notevoli ritardi da parte delle Regioni e l’assenza di una cabina di regia nazionale e di una rete di servizi all’impiego, in grado di reggere l’obiettivo di coinvolgere 900 mila giovani, nonostante la dote ricca di 1,5 miliardi. Il flop del bonus, che qualcuno propone di usare a questo punto anche per la Garanzia giovani, rivela la debolezza di una politica del lavoro basata su incentivi temporanei, che non riesce ad affrontare i nodi strutturali dei costi …

"Cosche all’ombra dei campanili", di Guido Ruotolo

«Mentre gran parte dell’opinione pubblica è incline a pensare che il trasferimento dei clan al Nord sia guidato dalle opportunità di impiego di capitali di provenienza illecita nella Borsa e nella finanza, da cui il primato di Milano come piazza finanziaria per eccellenza, in realtà la diffusione del fenomeno mafioso avviene soprattutto attraverso il fittissimo reticolo dei comuni di dimensioni minori, che vanno considerati nel loro insieme come il vero patrimonio attuale dei gruppi e degli interessi mafiosi». È la cronaca in presa diretta della colonizzazione del Nord della ’ndrangheta. Sembra la trama di un film di fantascienza sugli alieni che si impossessano della Terra, il primo rapporto trimestrale sulle aree settentrionali – che non lascia molte speranze – dell’Osservatorio Criminalità organizzata dell’Università degli studi di Milano, coordinato da Nando Dalla Chiesa, commissionato dalla Commissione Antimafia guidata da Rosy Bindi, che sarà presentato oggi a Torino. Il lavoro di ricerca si basa su fonti sostanzialmente giudiziarie e istituzionali: il censimento dei beni confiscati; il numero delle «locali» (è la struttura intermedia che mette insieme diverse …