Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"La questione morale", di Claudio Sardo

L’Italia perde lavoro, i ceti medi si impoveriscono, i nostri giovani hanno ancora meno opportunità dei loro coetanei in Europa, la Ue è tuttora incapace di compiere i passi necessari per difendere l’euro, ma di fronte a questa crisi – drammatica come mai nel dopoguerra – è immorale fuggire. Non ci si può rifugiare nell’opportunismo, nell’estremismo parolaio, nella demagogia. Bisogna rischiare, mettersi in gioco con un proposta di governo coerente, dare garanzie sugli impegni internazionali del nostro Paese, costruire le alleanze necessarie per modificare le politiche europee, puntare da subito e concretamente sulla crescita possibile, il che vuol dire anzitutto un piano straordinario per il lavoro, per la manifattura, per la ricerca. È una questione morale, che pesa sulla politica non meno della lotta contro la corruzione, contro l’illegalità, contro le logiche di occupazione del potere. Perché la moralità della politica sta in primo luogo nella sua capacità di servizio, e dunque nella sua efficacia. Se oggi la politica è disprezzata, ciò dipende dalla sua impotenza di fronte al dominio della finanza e dei mercati, …

"Ferragosto, esplode la crisi del lavoro", di Rinaldo Gianola

A Taranto c’è l’intervento chiarificatore di un giudice della indagini preliminari che impone la chiusura dell’Ilva come condizione per avviare la bonifica e il risanamento dell’area, con tanti saluti a chi si era illuso di poter continuare a produrre e lavorare nel più grande impianto siderurgico italiano con i suoi 12mila dipendenti. L’Ilva rappresenta il 20% del pil della regione Puglia, se l’impianto viene spento cessano la produzione altri due impianti al Nord e si avvia verso lo schianto un pezzo rilevante del nostro tessuto produttivo. Davanti a Montecitorio, poi, un uomo di 54 anni si è dato fuoco, è in fin di vita, pare per la disperazione di aver perso il lavoro e di essere rimasto senza un reddito. Negli ultimi mesi aveva avuto solo qualche contratto “a chiamata”, un lavoratore “squillo”, poi nemmeno questi. La fredda e parziale contabilità della recessione indica in 290 i casi di suicidio o tentato suicidio riconducibili alla crisi. Quindi c’è il caso di una compagnia privata di voli low cost, la Wind Jet del dottor Pulvirenti proprietario …

"E' ora di un piano straordinario per l'occupazione", di Nicola Cacace

Rischio insolvenza per migliaia di imprese,secondo la BCE, anche per 75 miliari di debiti statali mai onorati malgrado le promesse governative. Centinaia di aziende sull’orlo del fallimento per calo di domanda (tra le ultime la Windjet). E a Taranto il giudice ribalta la sentenza che autorizzava il risanamento con impianti in marcia. Sono solo gli ultimi esempi di una serie di insuccessi, fallimenti, cali produttivi, con effetti occupazionali disastrosi che colpiscono un tessuto economico sfibrato da anni di politiche anti produzione, anti domanda, anti lavoro, anti equità. Non può esistere un’Europa con una Maastricht giustamente rigorosa per i conti pubblici e nessun riguardo per la salute dei popoli. Come non può esistere un contesto finanziario anteposto sempre al mondo economico-produttivo. Questo non può non produrre gli effetti sociali che sono sotto i nostri occhi e che producono il più basso tasso di occupazione europeo e il più alto tasso di diseguaglianza. Quando il 45% della ricchezza è nelle mani del 10% delle famiglie, è delittuoso che si pongano tanti ostacoli ad una patrimoniale per i …

Bersani: "Fedeli all'Europa del rigore, industria fra le politiche prioritarie", di Fabrizio Forquet

«La prima cosa che intendo dire all’Italia e all’Europa è che noi siamo quelli dell’euro, siamo quelli dei governi Prodi, Amato, D’Alema che fecero fede in condizioni difficili a tutti i patti internazionali, europei e occidentali, che siamo quelli di Ciampi e Padoa Schioppa». Pierluigi Bersani sa che la sfida più grande per lui è ormai arrivata. Mancano sette-otto mesi alla chiusura della legislatura, ma ormai la corsa in vista delle elezioni è partita. Chi vuole avere chance per andare al governo deve mettere sul tavolo le carte migliori che ha a sua disposizione. Bersani è tra i più accreditati. Lui lo sa. E ha scelto il Sole 24 Ore per provare a spiegare agli elettori italiani, all’Europa e ai mercati perché devono fidarsi del centro-sinistra dopo i buoni risultati del governo Monti. Bersani, per cominciare, non c’è il rischio che i prossimi mesi siano occupati dalla campagna elettorale, proprio mentre il Paese è ancora chiamato a scelte difficili? «E’ intanto utile, in questi mesi che ci avvicinano fisiologicamente ad un appuntamento elettorale, come avviene …

"Un immigrato su dieci lascia l'Italia per la crisi", di Valentina Santarpia

Operai, badanti, infermieri, perfino prostitute: per colpa della crisi, gli immigrati lasciano l’Italia. A lanciare l’allarme è Giovanni D’Agata, fondatore dello Sportello dei diritti (www.sportellodeidiritti.org ) che rivela: «In quattro anni, si è ridotto di oltre tre quarti il numero di arrivi ed è aumentata notevolmente la quantità di partenze». Il motivo è sotto gli occhi di tutti: chi lascia il nostro Paese cerca di trovare un lavoro dignitoso in zone meno colpite dalla crisi economica, oppure chiede di essere rimpatriato nella propria nazione d’origine, dove negli anni magari le condizioni di vita sono migliorate. «Non è raro incontrare stranieri che affermano che, per loro, in Italia non è rimasto più neanche il lavoro nero», sottolinea D’Agata, puntando il dito sul ricco Nordest, che dopo essere stato per anni meta privilegiata di flussi di migranti in cerca di benessere, ora è il luogo da cui gli stessi stranieri scappano, strozzati dalla mancanza di lavoro e dalla povertà. «Il 20% di quella che era la comunità marocchina nella Marca trevigiana è già andato via — conferma …

"L'Ilva: se chiude Taranto addio anche a Novi e Genova", di Guido Ruotolo

Con il fiato sospeso si aspetta domani, quando il Tribunale del Riesame leggerà il dispositivo della decisione. Sapremo domani se l’Ilva vivrà o se, come ha detto ieri il suo presidente Bruno Ferrante alla Commissione parlamentare bicamerale sui rifiuti, «chiuderà Taranto e con Taranto gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure perché con lo spegnimento degli altoforni è un sistema che viene meno». È l’effetto domino dal primo giorno evocato e solo ieri esplicitato in una sede istituzionale. Ma il solo ricordarlo ha fatto gridare al «ricatto». Gaetano Pecorella, Pdl, presidente della Commissione sul ciclo dei rifiuti, non è tenero con Ferrante: «Non è accettabile il suo discorso. Ci ha detto che o gli lasciamo carta bianca oppure chiudono tutto. È stato deludente, ci aspettavamo un programma di rinnovamento profondo e invece nessuna discontinuità con il passato». Saranno scarcerati gli otto indagati, e i sei impianti dell’area a caldo verranno dissequestrati o comunque saranno cancellati i custodi giudiziari e gli impianti riaffidati ai tecnici e manager Ilva? Se a Taranto, la difesa degli indagati si …

"Italia ed Europa, con pochi giovani la società soffoca", di Carlo Buttaroni*

Tra il 1850 e il 1950 la popolazione del pianeta è cresciuta di 1,3 miliardi d’individui. Nel 2050 si stima che la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi, con un incremento di 6,6 miliardi rispetto a cento anni prima. La crescita della popolazione ha origine essenzialmente nell’aumento dell’attesa media di vita che, negli ultimi cento anni, è più che raddoppiata. Si vive più a lungo, ma in compenso nascono meno bambini (4,3 per donna negli anni Settanta contro i 2,6 attuali). La conseguenza di questo processo demografico è il capovolgimento della piramide delle età, prima caratterizzata da un’ampia base costituita da giovani e che da qualche anno si sta riducendo velocemente. Un fenomeno impetuoso e recente che sta invertendo il segno che aveva fin qui caratterizzato l’equilibrio tra nuove e vecchie generazioni. Nel 2045, per la prima volta nella storia dell’umanità, gli anziani (cioè le persone con più di sessant’anni) e i giovani (con meno di quindici) rappresenteranno la stessa quota della popolazione mondiale. In Europa, il passaggio della staffetta tra giovani e anziani è …