"La questione morale", di Claudio Sardo
L’Italia perde lavoro, i ceti medi si impoveriscono, i nostri giovani hanno ancora meno opportunità dei loro coetanei in Europa, la Ue è tuttora incapace di compiere i passi necessari per difendere l’euro, ma di fronte a questa crisi – drammatica come mai nel dopoguerra – è immorale fuggire. Non ci si può rifugiare nell’opportunismo, nell’estremismo parolaio, nella demagogia. Bisogna rischiare, mettersi in gioco con un proposta di governo coerente, dare garanzie sugli impegni internazionali del nostro Paese, costruire le alleanze necessarie per modificare le politiche europee, puntare da subito e concretamente sulla crescita possibile, il che vuol dire anzitutto un piano straordinario per il lavoro, per la manifattura, per la ricerca. È una questione morale, che pesa sulla politica non meno della lotta contro la corruzione, contro l’illegalità, contro le logiche di occupazione del potere. Perché la moralità della politica sta in primo luogo nella sua capacità di servizio, e dunque nella sua efficacia. Se oggi la politica è disprezzata, ciò dipende dalla sua impotenza di fronte al dominio della finanza e dei mercati, …