«Ideal Standard, così può rinascere una fabbrica», di Andrea Bonzi
«Metteremo Ideal Standard davanti alle proprie responsabilità. Siamo determinati e abbiamo le professionalità perpartire».A parlare è Gian Mario Petozzi, presidente della neonata cooperativa «Ceramiche Ideal Scala». Da questa società – a cui hanno aderito 18 soci – i lavoratori dello stabilimento di Orcenico (in provincia di Pordenone) intendono ripartire, rilevando un ramo d’azienda del colosso ceramico che, pochi giorni fa, ha confermato la chiusura e la relativa messa in mobilità di 399 dipendenti. MARTEDÌ INCONTRO DECISIVO Il progetto è ambizioso, e non sarà facile portarlo a termine: il primo passo, infatti, è che domani mattina, quando si terrà l’incontro alMinistero dello Sviluppo Economico sulla vertenza, ci sia la concessione della cassa integrazione speciale fino a fine anno e Ideal Standard non metta il bastone fra le ruote ai lavoratori. «A quel punto, la responsabilità del mancato accordo sarà tutta sua – osserva Petozzi -, credo che abbia l’obbligo morale di accettare l’allungamento degli ammortizzatori». Questa la cronaca finora. Ma vale la pena raccontare come sia nato questo nuovo tentativo di workers’ buyout, ovvero quelle cooperative …