Tutti gli articoli relativi a: interventi

Dallo sfregio di Dachau un invito a coltivare la memoria – Manuela Ghizzoni 03.11.14

Un fatto di cronaca? Il rischio è che rimanga tale, dopo le dovute manifestazioni di sdegno. Il rischio è che rimanga relegato alla voce “passato”. Il rischio è che non si vogliano riconoscere nel mondo le stesse radici, mai seccate, di odio, razzismo, fanatismo. I testimoni dell’Olocausto sono sempre meno, ma la memoria è un esercizio di costante attualità che va coltivato ogni giorno. Esattamente come i principi della democrazia, da non dare mai per scontati. Oggi, a scuola, si potrebbero chiudere i libri e aprire i giornali. Ne risulterebbe una bella lezione.     Il commento di Adriano Sofri su  La Repubblica del 3.11.14  NUOVO OLTRAGGIO ALL’ OLOCAUSTO di ADRIANO SOFRI La nuova impresa è il furto dell’intera porta-inferriata di Dachau, col motto “AR-BEIT MACHT FREI” (il lavoro rende liberi), che là fu inaugurato e poi si diffuse alla maggioranza dei campi di concentramento e di sterminio nazisti. Sdegno suscitato dalla profanazione, esecrazione: ci mancherebbe altro. Universali , sentiti? Chissà. Dopotutto, è passato tanto tempo, la specie dei testimoni superstiti è quasi estinta, anche sul sacro incombe …

L'abilitazione scientifica nazionale fra TAR e attendismo – Manuela Ghizzoni 31.10.14

Giovedì ho avuto risposta all’interrogazione presentata al Ministero in merito ai ricorsi avanzati al TAR da moltissimi candidati dell’abilitazione scientifica nazionale. La risposta, come si può leggere, è ponderata ma non soddisfa. Il Ministero ha deciso di attendere i pronunciamenti definitivi del giudice amministrativo, ed eventualmente quelli di annullamento, invece di definire una chiara “via d’uscita” alle tante criticità della prima tornata dell’abilitazione scientifica nazionale. Da parte del Governo ci si aspettava, oltre che un’azione di autotutela, una volontà politica, che non c’è stata, per intraprendere la strada indicata dalla Commissione Istruzione già nella primavera scorsa. Si sarebbe potuto così alleggerire nei tempi e nei numeri il lavoro dei TAR (le sentenze arriveranno nell’autunno 2015), si sarebbero evitati probabili costi per il Ministero e si sarebbe chiarita più  velocemente la sorte di tanti aspiranti abilitati. Ho apprezzato, invece, che nella risposta si riconosca positivamente il lavoro svolto dal Parlamento per introdurre modifiche alle procedure dell’abilitazione a partire dalla prossima tornata.   5-03549 Ghizzoni: Sui lavori delle commissioni per l’abilitazione scientifica nazionale dei professori universitari. TESTO …

Legge di stabilità, tra i tagli il teatro si salva – Manuela Ghizzoni 29.10.14

Nonostante i tanti sacrifici richieste alle spese dei ministeri dalla legge di stabilità, una buona notizia c’è: il Fondo Unico per lo Spettacolo non subirà tagli (come invece è accaduto con frequenza negli anni passati). Il finanziamento della grande fucina di idee, produzioni e laboratori dello spettacolo dal vivo italiano viene riconosciuto e sostenuto dal governo. In Emilia Romagna i fondi assegnati per il 2014 hanno confermato l’ importanza del sistema Ert come una realtà dinamica da sostenere con risorse cospicue che tengono conto anche dell’acquisizione bolognese dell’Arena del Sole. Ora si dovrà mantenere questo livello anche per il futuro, quando troverà applicazione il nuovo regolamento per il riparto del FUS, illustrato a Modena non più tardi di una settimana fa dal direttore generale dello spettacolo dal vivo, Salvatore Nastasi. Nuove regole che ci auguriamo riusciranno a valutare ancora di più l’esperienza di gestione e di produzione di Ert e del circuito teatrale dell’Emilia Romagna.  2014_RipartoFUS_Teatro

Regolamentazione master universitari, la risposta del ministro – Manuela Ghizzoni 27.10.14

La risposta alla mia interrogazione sulla regolamentazione dei master universitari mi ha lasciata perplessa. Il Ministero, infatti, affida la soluzione del problema al futuro accreditamento sulla base degli indicatori definiti dall’ANVUR, l’agenzia di valutazione del sistema universitario, che dovrebbe assicurare i requisiti didattici, strutturali, organizzativi e di qualità dei corsi proposti dagli atenei. Un modo per non rispondere alla nostra interpellanza che, nel rispetto dell’autonomia universitaria, più semplicemente chiedeva al Ministero se e come intendesse sollecitare i singoli atenei ad adottare nei regolamenti didattici la programmazione, il coordinamento e la valutazione dei propri master. In altre parole si chiedeva al Ministero se intendesse “governare” il principio della responsabilità e dell’autovalutazione da parte degli atenei. Mi pare che la sollecitazione mossa dall’interrogazione non sia stata colta, eppure essa resta valida, per assicurare qualità ed efficacia agli studenti che investono denaro e attese nei master, per mantenere uno standard omogeneo con i paesi europei ed anche evitare accuse che spesso gettano discredito sul nostro sistema universitario. http://www.camera.it/leg17/824?tipo=A&anno=2014&mese=10&giorno=23&view=&commissione=07#data.20141023.com07.allegati.all00040

"Sì significa sì", la lezione della California contro gli stupri – Manuela Ghizzoni 30.09.14

Lo stupro è forma di violenza le donne antica. Una violenza che si nutre degli stereotipi patriarcali e sessista,  diffusi nelle società democratiche occidentali più di quanto non siamo portati a credere, perché è più comodo per la nostra coscienza credere che la libertà e la dignità delle donne sia oltraggiata solo dalle “altre culture”. Non c’è dubbio sul fatto che la  violenza alle donne sarà sconfitta grazie ad un profondo lavoro culturale, in grado di rimuovere stereotipi e modelli che pongono la donna in un ruolo subordinato.  Ma il cammino è lungo e per accelerarlo ben vengano anche strumenti giuridici “estremi”, come la legge Usa  contro gli stupri nei campus universitari. Pronunciare un no e un si è un atto di libertà e autodeterminazione, tanto che provenga da una donna o da un uomo. Ma poiché questo facile principio non pare sia condiviso da tutti, allora è giusto che sia la legge a sancirlo. La Repubblica 30.09.14 Sacramento. Il provvedimento contro le violenze sessuali nei college si chiama “Sì significa sì” Mette fine a insabbiamenti …

Sulla ricerca si faccia chiarezza – Manuela Ghizzoni 26.09.14

Serve un chiarimento urgente. Sui quotidiani odierni appaiono due notizie contrastanti. E non mi riferisco alle posizioni interne al PD sull’art.18 (mentre sugli altri e non meno importanti contenuti della delega, cioè le politiche attive di reinserimento al lavoro ed l’ estensione a tutti i lavoratori delle tutele sociali, cala un silenzio assordante), bensì alle risorse per la ricerca. Da un lato si apprende, positivamente, della imminente approvazione del Piano nazionale della Ricerca. Scomparso dai radar della politica da oltre 8 mesi, oggi assurge ai titoli dei quotidiani. In esso si stabiliscono gli assi prioritari e le linee strategiche per fare ricerca e innovazione nel nostro Paese, da qui al 2020. Il Governo si impegna ad azioni concrete per portare le risorse pubbliche e private, da investire in ricerca e sviluppo dall’attuale infimo 1,1% del PIL ad un più europeo 2,5%. Si annuncia di fare affidamento anche sulle ingenti risorse europee. Ma come pensiamo di accaparrarci questi finanziamenti se abbiamo un terzo dei ricercatori e rispetto a paesi nostri vicini la percentuale cala paurosamente? Sarebbe …

Sì della Camera al reato di depistaggio, atto di giustizia per le vittime delle stragi – Manuela Ghizzoni 24.09.14

Oggi la Camera ha approvato la proposta di legge per l’introduzione del reato di depistaggio e inquinamento processuale. La norma prevede fino a quattro anni di reclusioneper chiunque distrugga o manometta prove al fine di impedire indagini o processi. con aggravanti se a depistare è un pubblico ufficiale e se il reato riguarda processi per stragi e terrorismo, mafia e associazioni segrete. Una battaglia vinta da Paolo Bolognesi, deputato e presidente del’Associazione familiari delle vittime della strage del 2 agosto, insieme alle altre associazioni di vittime e ai 30.000 cittadini che hanno firmato la petizione per portare la legge in Parlamento. Sono orgogliosa di essere stata fra i firmatari di questa proposta perché oggi, dopo ben quattro legislature di “niente di fatto”, abbiamo reso un atto di giustizia verso i familiari, verso la memoria delle vittime  e verso la verità. Quella verità troppo spesso occultata dagli apparati dello Stato.   Ecco l’intervento di Paolo Bolognesi nell’Aula della Camera: ” Signor Presidente, come primo firmatario di questa proposta di legge, desidero intervenire per ricordare a quest’Aula che …