Tutti gli articoli relativi a: interventi

“Olocausto, una nuova generazione di testimoni”

Giornata della Memoria, una riflessione dell’on.Manuela Ghizzoni “La visita della seconda carica dello Stato a Carpi onora la città” L’on. Ghizzoni apprezza la scelta del presidente del Senato Schifani di visitare l’ex campo di concentramento di Fossoli e il Museo Monumento al deportato politico e razziale di Carpi. E ribadisce la necessità di educare una nuova generazione di custodi della memoria. Ecco di seguito la sua dichiarazione “Dopo la polemica sul patrocinio al Treno per Auschwitz, conclusa positivamente con la concessione dell’importante riconoscimento da parte del Ministero, non posso che compiacermi per l’attenzione mostrata dal Presidente del Senato Schifani ai luoghi di memoria nazionale come l’ex campo di concentramento di Fossoli e il Museo Monumento al deportato politico e razziale. La visita della seconda carica dello Stato a Carpi onora la città e costituisce un’occasione importante per riflettere sulla pagina più nera e vergognosa della nostra storia. Non potrò essere presente alla visita del Presidente Schifani – sarò impegnata a Roma per il convegno promosso dalla Camera dei Deputati “Memoria: dalle testimonianze dirette al Museo …

Intervento alla Camera di Walter Veltroni per la dichiarazione di voto sul Decreto Anticrisi

Signor Presidente, ieri questa Camera ha votato per la decima volta la fiducia al Governo, un Governo che ha varato trenta decreti-legge contro i diciotto che, nello stesso periodo, aveva varato il Governo Prodi. La decima questione fiducia è stata posta dal Governo in presenza di 115 emendamenti, 63 della maggioranza e 28 dell’opposizione. Dunque, è evidente che la questione di fiducia è stata posta per affrontare il problema che gli interventi che abbiamo ascoltato in quest’Aula hanno squadernato, ossia il problema delle divisioni interne alla maggioranza. Presidente Fini, lei ha correttamente richiamato la centralità del Parlamento e il suo ruolo, non presentandosi – evidentemente per le ragioni numeriche alle quali ho appena fatto riferimento – quelle condizioni istituzionali minime per le quali si possa impedire al Parlamento di votare un provvedimento di questa importanza, in un momento così drammatico per la storia del nostro Paese. La cosa ancora più paradossale dal punto di vista politico è il fatto che questa maggioranza gode di un ampio consenso parlamentare. La maggioranza precedente, quella che governò tra …

Per la pace

“Quello che sta avvenendo in queste ore in Medio Oriente è estremamente grave: c’è il rischio di una pesante radicalizzazione della situazione con conseguenze drammatiche per la stabilità e la sicurezza della regione oltre che per il gran numero di vite umane già travolte o messe a rischio”. Il leader del Partito Democratico, Walter Veltroni, commenta così la drammatica situazione che ha trovato il suo palcoscenico nella Striscia di Gaza. “Siamo davanti alla conclusione fallimentare della strategia di chi, come l’attuale amministrazione Usa, riteneva che le crisi non vadano affrontate con le armi della politica bensì con la politica della forza. – continua il segretario dei democratici – Una strategia lontana da quella praticata dalle amministrazioni democratiche americane che si era concretizzata in iniziative di pace come Camp David. L’obiettivo rimane quello di una risoluta lotta al terrorismo, che è stato in tutti questi anni una minaccia alla sicurezza dello stato e dei cittadini di Israele, e questo obiettivo passa attraverso il difficile ma necessario reciproco pieno riconoscimento. Chiediamo che l’Italia si muova per un …

Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

«Questa vigilia del nuovo anno è dominata, nell’animo di ciascuno di noi, dallo sgomento per le notizie e le immagini che ci giungono dal cuore del Medio Oriente. Si è riaccesa in quella terra una tragica spirale di violenza e di guerra. Una spirale che va fermata. Lo chiedono l’Italia, l’Unione Europea, le Nazioni Unite, il Pontefice: sentiamo oggi, mentre vi parlo, che questo è il nostro primo dovere, riaprire la strada della pace in una regione tormentata da così lungo tempo. Parto di qui per rivolgere il mio tradizionale messaggio di auguri a voi tutti, italiani di ogni generazione e di ogni condizione sociale, residenti nel nostro paese e all’estero – ai servitori dello Stato, ai civili ed ai religiosi operanti per il bene della comunità, alle forze dell’ordine e alle Forze Armate, e con speciale calore e riconoscenza ai nostri militari impegnati in missioni difficili e rischiose per garantire la pace e sradicare il terrorismo nelle regioni più critiche. Nel rivolgervi questo augurio, non ignoro la forte preoccupazione che ci accomuna nel guardare …

“Tre riforme da difendere. Anzi, da ampliare”, di Livia Turco

Basaglia, aborto e servizio sanitario L’anno che si chiude, questo difficile 2008, porta via con sé tre compleanni importanti. I trent’anni di tre leggi che hanno cambiato la vita delle persone e del nostro Paese. Il 10 maggio 1978 veniva approvata la legge 180 che prevede la chiusura dei manicomi e la presa in carico da parte dei servizi pubblici e della comunità delle persone con disturbi psichici a partire dal riconoscimento della loro dignità. Il 18 maggio 1978 la legge 194 che tutela la maternità, previene e regolamenta l’aborto. Il 23 dicembre 1978 la legge 833 istitutiva del servizio sanitario nazionale. Passare dall’aborto clandestino e dalle mammane alle strutture ospedaliere e al consultorio; dal carcere per chi abortiva alla libertà di scelta verso la propria sessualità; dalla contenzione e dagli elettroshock alla comunità che si prende cura; dalle mutue e dal medico condotto al medico di famiglia e all’ospedale per tutti e alla prevenzione della malattia, realizzare questo passaggio è stato un cambio di civiltà. Dobbiamo esserne consapevoli ed avere anche l’orgoglio di queste …

“Scuola, memoria e integrazione”

Riportiamo l’intervento dell’On. Manuela Ghizzoni in occasione del 64° anniversario dei Fatti d’armi di Limidi del 20 novembre 1944 Domenica 23 novembre sono stata invitata dal Comune di Soliera a celebrare i fatti d’armi di Limidi del novembre 1944, una vicenda forse lontana nel tempo, ma ancora profondamente presente nella memoria della popolazione locale. Tra il dicembre del 1944 e il febbraio del 1945, nonostante la sospensione dell’avanzata alleata, il rinvio dell’attacco alla linea Gotica e l’invito rivolto alle formazioni partigiane dagli alleati di sospendere le operazioni su vasta scala, i partigiani di queste terre non smobilitarono, ma proseguirono il loro impegno contro il nazi-fascismo. In quei mesi si accentuò la recrudescenza delle azioni militari dei tedeschi e dei fascisti. Questi ultimi avevano costituito in estate il corpo delle famigerate Brigate Nere per contrastare le formazioni partigiane e gli episodi di violenza si acuirono. Si entrò in una spirale di odio che ebbe conseguenze tragiche sulla vita quotidiana della popolazione e che segnò gli anni più bui della nostra storia. Uno dei momenti più drammatici …

L’Europa sui ragazzi italiani: «Bamboccioni ma impegnati», di Alessandro Capponi

La sorpresa: appassionati di politica Il futuro non è più quello di una volta: la frase è vecchiotta — del poeta francese Paul Valéry, indirettamente ripresa anche dai Rem che cantano «dov’è finito il futuro che ci avevano promesso?» fino al «no future» dei Sex Pistols — eppure rappresenta perfettamente il punto di vista dei ragazzi italiani. Pessimisti, spesso a casa con mamma e papà perché «è più comodo», con quasi nessuna speranza di mantenersi grazie a sussidi e borse di studio, convinti che tra vent’anni il mondo sarà peggiore, e sarà sempre più difficile comprare una casa, ottenere un buon lavoro nonostante titoli e impegno, e pagarsi le spese sanitarie. Nonostante ciò, l’interesse per la politica non solo è vivo ma è anche superiore a quello dei ragazzi europei. Per carità, è sempre azzardato classificare il pensiero di una generazione, ma la sintesi delle interviste realizzate a luglio dalla Gallup per l’Agenzia nazionale per i giovani — mille interviste a ragazzi tra i quindici e i trent’anni — e confrontate con quelle realizzate a …