Tutti gli articoli relativi a: interventi

“Il premier salvato dal lodo Alfano”, di PIERO COLAPRICO

Da avvocato parlava con competenza di “equilibrismi” e “svicolare”, ma alla fine quello che ha svicolato è stato l’altro. E come accade non di raro in ogni paese del mondo, il pesce piccolo è finito nella padella e il pesce grosso nuota forse non felice, ma di certo libero dalla rete. David Donald Mills Mac Kenzie, avvocatone inglese, è stato condannato ieri per aver accettato una “regalia” in dollari e aver detto più d’una bugia ai magistrati italiani. Ma chi, stando alle accuse, e stando alla sentenza di primo grado emessa ieri, ne ha tratto i maggiori profitti e benefici, e cioè Silvio Berlusconi, si è dileguato negli abissi. Come non raramente gli è accaduto, negli ultimi quindici anni. C’è una storia, è sempre la stessa storia, nessuno la narra più. Qualcuno ricorda Bettino Craxi, il suo amico ristoratore Giorgio Tradati e una sigla curiosa, All Iberian? In breve. Tradati, quando incontra suo malgrado i magistrati nel pieno di Mani Pulite, non può che confessare almeno un po’ di quello che sa. è uno dei …

“Se nasce la biopolitica”, di Carlo Galli

Ora che Eluana non c’è più – sfuggita, com’era sua volontà, al dominio degli oltranzisti della vita – , la decenza e la pietà ci impongono il silenzio sullo straziante caso personale. Tuttavia, la questione politica che si è aperta non può essere frettolosamente richiusa. Il cosiddetto caso Englaro ci ha posto, infatti, e continua a porci, di fronte a una questione di sovranità. Siamo davanti a quello che alcuni giuristi e alcuni filosofi definiscono “caso d’eccezione”, cioè a quel punto in cui il sistema delle norme e delle istituzioni è minacciato, e lascia vedere, sotto le maglie lacerate della legalità, il nucleo originario della politica: il nesso fra corpo umano e corpo politico, in cui si mostra che la politica ha a che fare, primariamente, con la vita e con la morte degli esseri umani, e che la sovranità è la decisione che opera su questa materia incandescente. Un tempo era prerogativa del sovrano decidere se mettere a morte o lasciare in vita un uomo (o una donna): oggi, al contrario, si è trattato …

“Il pudore e l’amore di un padre”, di Walter Veltroni

Lettera a “Il Corriere della Sera” Caro direttore, sono giorni che penso che questa vicenda lascerà un segno profondo nella coscienza civile del Paese. Non so dire, ora, se essa avrà prodotto, attraverso la «cognizione del dolore», l’effetto di far fermare l’opinione pubblica, di farle sospendere, per un’ora o per un giorno, la bulimica corsa verso il niente che spesso riempie la solitudine di senso del nostro tempo. Il corpo di una ragazza, di quella ragazza sorridente, viva, allegra. Diciassette anni fa. Quel corpo che noi ricordiamo così. Noi, che l’abbiamo vista solo così. Il corpo di quella ragazza che il dolore e l’assenza di relazione vitale, che un tempo trascorso senza la gioia di sentire il rumore dei propri passi e di quelli degli altri, della propria voce e di quella degli altri, avrà reso irriconoscibile. Il pudore e l’amore di un padre hanno salvaguardato la riservatezza della mutazione di quel corpo. Anche al rischio che si potesse pensare, nel fuoco della orrenda campagna politico-mediatica, che Eluana fosse quel sorriso, quella vita neanche cominciata, …

L’intervento di Umberto Veronesi al Senato per il no al Ddl su idratazione e alimentazione artificiali

Signor Presidente, cari colleghi, in questi mesi, come è mia abitudine, ho molto ascoltato. Ma oggi mi sento moralmente in dovere di prendere la parola. Vi parlo per ciò che sono io, per quello che rappresento per i cittadini: un medico, un uomo di scienza che, per più di cinquant’anni, è stato vicino ai malati di cancro (che ha aiutato a guarire e a vivere a lungo, molto a lungo), ma vicino anche alla sofferenza, al dolore, alla morte. Per questo da molti anni ho lanciato il movimento per il testamento biologico e, su questo argomento, ho scritto quattro libri (non uno, ma quattro libri), per un totale di 2.000 pagine. Perché il tema è complesso, è difficile, è delicato. Per questo sono sconvolto oggi. Sono sconvolto dalla singolare, direi assurda, procedura cui stiamo assistendo. Una legge dello Stato, che riguarda la libertà individuale (Applausi dai Gruppi PD e IdV), verrebbe sbrigativamente approvata sull’onda delle emozioni sollevate da un caso mediatico. Perché questo è il caso di Eluana: un caso mediatico, perché non ha nulla …

“Giornata nera per la Repubblica”, di Stefano Rodotà

È una pessima giornata per la Repubblica. Siamo di fronte ad un conflitto costituzionale davvero senza precedenti. E cioè ad un governo che sfida il Presidente della Repubblica che si era fatto fermo difensore delle ragioni della Costituzione e dei diritti fondamentali delle persone. La gravissima decisione del Governo di intervenire con un decreto nella vicenda di Eluana Englaro, dopo che Giorgio Napolitano aveva pubblicamente motivato le ragioni del suo dissenso, sovverte gli equilibri istituzionali, apre una fase in cui si va ben oltre quella “tirannia della maggioranza”, di cui ci ha parlato in modo eloquente il liberale Alexis de Tocqueville, e si entra in una “terra incognita” dove la partita politica è dominata non dal senso dello Stato, ma dalla brutale volontà del presidente del Consiglio di offrire rassicurazioni agli esponenti di una potenza straniera a qualsiasi costo, anche quello dello sconvolgimento della stessa democrazia costituzionale. È così, anche se una affermazione tanto netta può sembrare brutale. Con una sola mossa vengono colpiti molti bersagli. La Costituzione, unica carta dei valori democraticamente legittimata, vera …

“Il ministro della paura. Trapianti e trapiantati”, di Paolo Soldini

Il ministro della Paura ha colpito ancora. Ora ha scoperto il traffico di organi dei bambini, profughi ed emigranti, che approdano a Lampedusa. I media gli sono andati dietro, appecoronati comme d’habitude quelli di regime, un po’ spaesati gli altri. Nessuno che si sia dato la briga di approfondire il parere di chi sa di che cosa si sta parlando, come i medici che fanno i trapianti e l’Aido, l’associazione che se ne occupa istituzionalmente. Se lo avessero fatto, non avrebbero avuto il minimo dubbio: il ministro responsabile (?) dell’Interno ha sparato l’ennesima cannonata acchiappaconsensi. Le «evidenze di traffici di organi di minori» di cui Maroni ha parlato emergerebbero, infatti, dall’incrocio dei dati sulle denunce nei paesi in cui si presume che venga praticato l’espianto a scopo di lucro e la scomparsa di ben 400 dei 1320 minorenni arrivati a Lampedusa. Ora, mentre la scomparsa dei 400 è un fatto circostanziato (sul quale il ministro farebbe bene a disporre indagini), le denunce – non potrebbe essere altrimenti – riguardano espianti già avvenuti. Se il traffico …

“Eluana e il dovere di discuterne”, di Pier Luigi Bersani

Caro Direttore, nella discussione sul drammatico caso Englaro e sul testamento biologico c’è ancora qualcosa di ambiguo e di faticoso, e si capisce perché. Da un secolo ormai la morte è diventata un oggetto filosofico o letterario da corteggiare mentre la morte concreta (il morire) veniva allontanato dal nostro sguardo impaurito e dalla nostra esperienza domestica. Adesso siamo costretti a parlarne perché il morire è stato pressoché totalmente affidato ai moderni servizi sanitari e sociali. Tali servizi agiscono per via di una formalizzazione delle procedure contenuta in norme, in linee guida, in regole di organizzazione, in deontologie. Grande parte della formalizzazione è affidata al legislatore e all’amministratore. Eccoci dunque a fare discussioni che non vorremmo fare. Il nostro problema è: a che cosa deve essere ispirata la formalizzazione? Questa domanda pretende una risposta che venga prima dei quesiti sulle singole norme. Per rispondere, non possiamo ignorare quello che gli storici ci certificano. Fino ad un secolo fa il morire è stato un rito domestico e di vicinato, con il moribondo protagonista, con una trasmissione di …