Dario Franceschini: discorso ai Giovani del Sud
Arrivare al Sud è difficile. Andarsene è molto, troppo facile. Tra tutti i dati che disegnano il profilo della crisi italiana ce ne sono alcuni che mi hanno colpito. E che invece sono stati pressoché ignorati nel dibattito pubblico. Sono quelli che recentemente lo Svimez ha fornito sull’ultima grande migrazione. Dal 1997 al 2007 quasi settecentomila persone hanno lasciato il Sud, dirette verso zone più prospere del Paese o anche all’estero. La stragrande parte di questo popolo è fatta di giovani. Tra questi quasi il 38 per cento dei laureati meridionali con il massimo dei voti. Una ferita che ha reso più povero il nostro Mezzogiorno. Che ha reso più debole e incerto il suo futuro. Una storia che non cambia. Emigranti sono stati i nonni di questi giovani. Emigranti i padri. Sulle spalle di quelle generazioni l’Italia ha costruito la sua fortuna. Il suo miracolo. Il suo benessere. Sulla fatica, sulla forza, sull’intelligenza di quelle persone, spesso sfruttate, umiliate e offese, si è costruita la ricchezza del resto del Paese. Anche di quella parte …