"La resa dei conti in Germania", di Andrea Bonanni
C’è una doppia partita che si sta giocando sul futuro dell’euro in vista di un settembre che si preannuncia caldissimo. La prima riguarda la Grecia e la possibilità che Atene resti nella moneta unica. La seconda, molto più importante, riguarda il ruolo e il margine di azione della Bce, dopo che Draghi ha annunciato che la Banca centrale interverrà «con tutti i mezzi» a difesa della moneta unica e per contenere la speculazione sugli spread. Attorno a queste due questioni si stanno mobilitando le cancellerie europee con un calendario di colloqui e di incontri molto intenso. Giovedì ci sarà un vertice Merkel-Hollande. Venerdì un incontro della Cancelliera con il premier greco. Poi a fine mese la visita di Monti a Berlino. I ministeri dell’economia dei diciassette membri della zona euro sono in contatto quotidiano, e così pure i ministeri degli esteri. Peccato però che, nonostante la grande fibrillazione nelle capitali europee, le due partite si giochino di fatto tutte in territorio tedesco. E che i falchi d’Oltralpe schierati nell’ultima battaglia contro l’euro stiano usando la …