Tutti gli articoli relativi a: economia

"La deriva del capitalismo", di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini

Le mille argomentazioni per spiegare la crisi in cui sono immersi i paesi occidentali da cinque anni a questa parte non ci appaiono molto convincenti e, come ha ricordato Vladimiro Giacché, riportano alla mente le giustificazioni di John Belushi nel film dei Blues Blothers. Per convincere l’ex fidanzata abbandonata sull’altare a non ammazzarlo, Belushi dice: «Quel giorno finì la benzina. Si bucò un pneumatico. Non avevo i soldi per il taxi! Il mio smoking non era arrivato in tempo dalla tintoria! Era venuto a trovarmi da lontano un amico che non vedevo da anni! Qualcuno mi rubò la macchina! Ci fu un terremoto! Una tremenda inondazione! Un’invasione di cavallette!». Alle mille spiegazioni della crisi, noi ne aggiungiamo un’altra: la liberazione del movimento dei capitali, che, all’inizio degli anni ’80, pose fine al grande compromesso di Bretton Woods fondato appunto sul divieto di circolazione dei capitali a cui faceva da contrappeso la libertà di circolazione delle merci. Lo strappo effettuato dai due leader conservatori, Reagan negli Stati Uniti e Thatcher in Inghilterra, determinò un completo rovesciamento …

"Marchionne e quella proposta indecente", di Raffaella Cascioli

Cassa integrazione in deroga per superare la fase di transizione e aiuti europei in funzione anticrisi per “sterilizzare” il mercato comunitario. La “proposta indecente” che l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne si accingerebbe a mettere sul tavolo del governo nell’incontro di sabato con il presidente del consiglio Mario Monti presenta più di un’incognita, sia in tema di copertura finanziaria sul possibile accesso a nuovi ammortizzatori sociali sia sul fronte della strategia comunitaria. Nel primo caso, con la cassa integrazione ordinaria e straordinaria agli sgoccioli e già “prenotata” per il prossimo ottobre in diversi siti produttivi, quel che Sergio l’amerikano si accinge a chiedere al governo con il ricatto occupazionale della chiusura di uno o più stabilimenti, è un sostegno nella fase di transizione. Una fase che rischia di prolungarsi ben oltre la fine di quest’anno visto che anche per il prossimo c’è chi vede nero per il mercato dell’auto. E non solo. I modi del top manager, stile uno «che non deve chiedere mai», non devono trarre in inganno visti i sussidi incassati negli Usa …

"Marchionne e quella proposta indecente", di Raffaella Cascioli

Cassa integrazione in deroga per superare la fase di transizione e aiuti europei in funzione anticrisi per “sterilizzare” il mercato comunitario. La “proposta indecente” che l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne si accingerebbe a mettere sul tavolo del governo nell’incontro di sabato con il presidente del consiglio Mario Monti presenta più di un’incognita, sia in tema di copertura finanziaria sul possibile accesso a nuovi ammortizzatori sociali sia sul fronte della strategia comunitaria. Nel primo caso, con la cassa integrazione ordinaria e straordinaria agli sgoccioli e già “prenotata” per il prossimo ottobre in diversi siti produttivi, quel che Sergio l’amerikano si accinge a chiedere al governo con il ricatto occupazionale della chiusura di uno o più stabilimenti, è un sostegno nella fase di transizione. Una fase che rischia di prolungarsi ben oltre la fine di quest’anno visto che anche per il prossimo c’è chi vede nero per il mercato dell’auto. E non solo. I modi del top manager, stile uno «che non deve chiedere mai», non devono trarre in inganno visti i sussidi incassati negli Usa …

"Tasse, si apre uno spiraglio per la proroga", da Gazzetta di Modena

Il governo disponibile a valutare una ulteriore sospensione. Revisioni anche sulle richieste dell’Imu. Potrebbe aprirsi uno spiraglio sul possibile ulteriore rinvio del pagamento delle tasse per le zone terremotate al 30 giugno 2013. Ieri, in commissione Tesoro al Senato, il sottosegretario alle Finanze Vieri Ceriani ha lasciato intendere un’apertura. Ha assicurato «l’attenzione del Governo al tema di un’ulteriore proroga della sospensione dei termini tributari, che potrà essere affrontato già in sede di esame dei prossimi provvedimenti di bilancio, anche per quanto riguarda i profili attinenti alla copertura finanziaria». Il sottosegretario ha anche ricordato che a metà agosto l’Agenzia delle entrate, ha ricordato che le agevolazioni valgono per contribuenti con residenza, sede legale o operativa nei Comuni delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio, Mantova e Rovigo. Per chi rientra in queste categorie, «la sospensione in parola rimane confermata subordinatamente alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità dell’abitazione, dello studio professionale o dell’azienda, verificata dall’autorità comunale». L’Agenzia delle entrate ha anche affermato che la sospensione degli adempimenti fiscali non include «l’effettuazione ed il versamento delle ritenute …

"Tasse, si apre uno spiraglio per la proroga", da Gazzetta di Modena

Il governo disponibile a valutare una ulteriore sospensione. Revisioni anche sulle richieste dell’Imu. Potrebbe aprirsi uno spiraglio sul possibile ulteriore rinvio del pagamento delle tasse per le zone terremotate al 30 giugno 2013. Ieri, in commissione Tesoro al Senato, il sottosegretario alle Finanze Vieri Ceriani ha lasciato intendere un’apertura. Ha assicurato «l’attenzione del Governo al tema di un’ulteriore proroga della sospensione dei termini tributari, che potrà essere affrontato già in sede di esame dei prossimi provvedimenti di bilancio, anche per quanto riguarda i profili attinenti alla copertura finanziaria». Il sottosegretario ha anche ricordato che a metà agosto l’Agenzia delle entrate, ha ricordato che le agevolazioni valgono per contribuenti con residenza, sede legale o operativa nei Comuni delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio, Mantova e Rovigo. Per chi rientra in queste categorie, «la sospensione in parola rimane confermata subordinatamente alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità dell’abitazione, dello studio professionale o dell’azienda, verificata dall’autorità comunale». L’Agenzia delle entrate ha anche affermato che la sospensione degli adempimenti fiscali non include «l’effettuazione ed il versamento delle ritenute …

"La solidarietà che serve all'Italia", di Stefano Lepri

Risanare l’Italia sarà un lavoro lungo, e il mondo non ci aiuta. Le nuove previsioni economiche approvate ieri dal governo sono onestamente cupe, una scelta di verità. Confermano che l’uscita dalla recessione è lontana; i primi segni di recupero li vedremo l’estate prossima. E’ purtroppo inevitabile che altri posti di lavoro spariscano. Il piano Draghi ha salvato l’area euro dal tracollo, ma è arrivato troppo tardi per frenare una caduta dell’attività che prosegue in tutti i Paesi membri, meno grave soltanto in Germania. Negli Usa la ripresa continua a stentare, e non va bene nemmeno la Cina, il cui modello di sviluppo travolgente ormai mostra crepe difficili da rappezzare. In questa crisi epocale, l’Italia è uno dei punti di maggiore fragilità. Le speranze non sono perdute: il ritorno in attivo dei conti con l’estero prova che di dinamismo nel nostro sistema produttivo ce n’è ancora; e delle difficoltà causateci dalla moneta comune si può probabilmente intravedere la fine. Ma, appunto, c’è ancora moltissimo da fare per rimettersi in piedi. Si può discutere se Mario Monti …

"La solidarietà che serve all'Italia", di Stefano Lepri

Risanare l’Italia sarà un lavoro lungo, e il mondo non ci aiuta. Le nuove previsioni economiche approvate ieri dal governo sono onestamente cupe, una scelta di verità. Confermano che l’uscita dalla recessione è lontana; i primi segni di recupero li vedremo l’estate prossima. E’ purtroppo inevitabile che altri posti di lavoro spariscano. Il piano Draghi ha salvato l’area euro dal tracollo, ma è arrivato troppo tardi per frenare una caduta dell’attività che prosegue in tutti i Paesi membri, meno grave soltanto in Germania. Negli Usa la ripresa continua a stentare, e non va bene nemmeno la Cina, il cui modello di sviluppo travolgente ormai mostra crepe difficili da rappezzare. In questa crisi epocale, l’Italia è uno dei punti di maggiore fragilità. Le speranze non sono perdute: il ritorno in attivo dei conti con l’estero prova che di dinamismo nel nostro sistema produttivo ce n’è ancora; e delle difficoltà causateci dalla moneta comune si può probabilmente intravedere la fine. Ma, appunto, c’è ancora moltissimo da fare per rimettersi in piedi. Si può discutere se Mario Monti …